Teatro lirico — 19/03/2025 at 13:12

Giulio Cesare di G.F. Händel diretta da Ottavio Dantone al Teatro Comunale di Bolzano

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RUMOR(S)CENA – BOLZANO – Con Giulio Cesare, l’opera italiana di Georg Friedrich Händel più rappresentata sui palcoscenici moderni, si conclude il cartellone operistico 2024/25 della Fondazione Haydn. Il capolavoro di Händel, il “dramma per musica” che coniuga profondità emotiva a raffinatezza musicale, andrà in scena venerdì 21 marzo 2025 alle ore 20.00 al Teatro Comunale di Bolzano, in replica domenica 23 marzo alle ore 16.00,con la regia di Chiara Muti. Le scene sono firmate da Alessandro Camera, i costumi da Tommaso Lagattolla e il Lighting design da Vincent Longuemare. Sul podio dell’Orchestra Haydn sale Ottavio Dantone, tra i massimi esperti della prassi esecutiva del periodo barocco, nonché Direttore musicale dell’Orchestra Haydn, mentre il cast vocale accoglierà alcuni tra i più apprezzati e attesi giovani interpreti sulla scena internazionale. Il nuovo allestimento di Giulio Cesare è una produzione del Teatro Alighieri di Ravenna, in coproduzione con Fondazione Haydn Stiftung, Fondazione Ravenna Manifestazioni, Fondazione Teatro Comunale di Modena, Fondazione Teatri di Piacenza, Fondazione I Teatri di Reggio Emilia e Teatro del Giglio di Lucca.

Giulio Cesare ©Zani-Casadio
Giulio Cesare ©Zani-Casadio

«Il Cesare barocco è un simbolo di marmorea giustizia e temperanza- afferma la regista Chiara Muti. Non ha nulla di ambivalente e si disumanizza per glorificare, nell’apoteosi di Roma, le virtù dell’illuminato monarca, vale a dire Giorgio I e la nuova dinastia regnante degli Hannover, a cui il compositore intendeva rendere omaggio con l’opera presentata proprio al King’s Theatre di Londra nel 1724. Grazie all’intensità delle linee vocali e al dinamismo cromatico orchestrale, Händel riscatta la staticità dell’azione e arricchisce di senso i caratteri. Scavando nella materia umana e svelandone la complessità di contrasti, ci offre momenti di tale tensione emotiva da farci dire che raggiunse, con la musica, le vette che Shakespeare toccò con la parola. La regia, avvalorata dalla melodia, si piega dunque alla dimensione simbolico-evocativa».

Giulio Cesare ©Zani-Casadio

Le rappresentazioni di Giulio Cesare saranno precedute da Oper.a Talk, il consueto appuntamento di introduzione all’opera che si terrà nel foyer del Teatro Comunale di Bolzano alle ore 19.00 (venerdì 21marzo) e alle ore 15.00 (domenica 23 marzo).

Giulio Cesare ©Zani-Casadio

L’opera

Nel 1719 Georg Friedrich Händel diventa direttore musicale della Royal Academy of Music, che nel 1724 produce il suo Giulio Cesare in Egitto, con il contraltista castrato Senesino nel ruolo principale. All’epoca l’opera in lingua italiana aveva spodestato il teatro musicale dominato a Londra da Purcell. Il nuovo mondo operistico era una fabbrica di sogni con supereroi, lotte sanguinose, scenari esotici, macchine del vento e lastre del tuono come effetti speciali, e con i cantanti italiani castrati osannati come moderne pop star. La trama dell’opera, incentrata sul potente Cesare, la subdola seduttrice Cleopatra e il re egizio Tolomeo, scaltro e godereccio, si sviluppa in un profondo intrigo amoroso. Händel e il suo librettista Nicola Francesco Haym danno vita ai loro personaggi con arie maliziose, appassionate, combattive e tenere. La cinica Cleopatra scopre l’amore, mentre il conquistatore Cesare rimpiange, davanti all’urna del rivale Pompeo assassinato, la fragilità della vita.

Giulio Cesare ©Zani-Casadio

Il cast vocale

In uno spazio metafisico, le cui tinte ricordano l’oro delle sabbie e dei metalli preziosi d’Egitto e degli enigmatici volti delle maschere dei faraoni, il ruolo di Giulio Cesare è affidato a Raffaele Pe, Cleopatra è Marie Lys, mentre Delphine Galou veste i panni della moglie di Pompeo, Cornelia. Tolomeo, fratello e rivale di Cleopatra per il trono d’Egitto, è Rémy Bres-Feuillet che si unisce alla produzione in esclusiva per le recite di Bolzano insieme a Nicolò Balducci nei panni di Sesto. Completano il cast Davide Giangregorio come Achilla, Andrea Gavagnin come Nireno e Clemente Antonio Daliotti come Curio.

Descritto come “a baroque star” dal «Times», artista di riferimento e infaticabile promotore della cultura barocca, il controtenore Raffaele Pe abbraccia un repertorio che spazia dal Recitar cantando a opere contemporanee create su misura per la sua voce. È ospite dei maggiori teatri, come il Teatro alla Scala di Milano, Teatro dell’Opera di Roma, il Teatro La Fenice di Venezia, la Staatsoper under den Linden di Berlino, il Theater an der Wien di Vienna, e collabora con i più grandi direttori e registi.

Vincitrice di vari Concorsi Internazionali, il soprano Marie Lys si fa notare a livello internazionale dopo aver sostituito Cecilia Bartoli nel ruolo della protagonista in Alcina di Händel al Maggio Musicale Fiorentino. collabora con direttori d’orchestra come Ottavio Dantone, Christophe Rousset, Emmanuelle Haïm, Fabio Biondi, Diego Fasolis e Laurence Cummings, e registra diversi dischi per l’etichetta Naïve.

Specializzata nel repertorio barocco, il contralto Delphine Galou è invitata regolarmente nei maggiori teatri europei: dal Théâtre des Champs-Élysées al Covent Garden di Londra, dal Teatro alla Scala di Milano al Staatsoper Berlin. Incide per le maggiori etichette discografiche e il suo recital con Ottavio Dantone e l’Accademia Bizantina Agitata (Alpha) vince nel 2018 il prestigioso Gramophone Award.

Con la compagnia Théâtre NoNo, Rémy Brès-Feuillet conduceun lavoro di ricerca intorno alla voce del controtenore. Nel settembre 2023 debutta al Festival Barocco di Bayreuth (Flavio, Ré di Longobardi), nonché all’Opera di Parigi nel ruolo di Nireno (Giulio Cesare) nel febbraio 2024, in una produzione di Laurent Pelly.

Il sopranista Nicolò Balducci è uno dei giovani controtenori più in vista della scena europea. Tra gli impegni recenti, Giulietta e Romeo di Zingarelli all’Opéra Royal de Versailles, dove interpreta anche il Messiah di Händel, Nerone in Incoronazione di Poppea con l’ensemble Les Épopées. Dal 2020 incide in esclusiva con BIS e l’Ensemble Dolce Affetti diretto da Dan Laurin.

Dopo gli studi al Conservatorio di Venezia e al Conservatoire Royal de Bruxelles, il controtenore Andrea Gavagnin si impone in diversi Concorsi Internazionali e fonda il gruppo Prattica di musica, dedicato alla riscoperta della musica vocale del XVI e XVII secolo. Incide diversi titoli per le maggiori etichette discografiche.

informazioni e biglietti sul sito www.haydn.it

FondazioneHaydnStiftung/videos/

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