MODENA – Dal 7 al 10 maggio al Teatro dei Segni e in altri luoghi teatrali e non convenzionali di Modena, il teatro entra in carcere con due spettacoli per i detenuti e la cittadinanza al Sant’Anna. I debutti di Lo Sicco/Civilleri e di Industria Indipendente; anteprime, concerti, incontri e laboratori di formazione per un’officina creativa a cielo aperto. Un Laboratorio di Teatro in spazi urbani tenuto da Carrozzeria Orfeo, Civilleri/Lo Sicco, Leviedelfool, Scenica Frammenti e Teatro dei Venti. Continua l’esperienza della Konsulta, progetto di formazione del pubblico under 25 che seguirà un laboratorio di social media storytelling con Simone Pacini / fattiditeatro.
#Trasparenze3 hashtag per seguire il festival sui social. Giunto alla sua terza edizione continua a portare il teatro nei luoghi della vita sociale, aprendo il suo programma con due spettacoli all’interno del Carcere di Modena. “Stasera sono in vena” di Oscar De Summa (7 maggio ore 18.30) e di “Ulisse – indagine su un uomo al di sopra di ogni sospetto” di Scenica Frammenti” (8 maggio ore 18.30). Gli spettacoli sono stati selezionati per chiamata diretta della Direzione Artistica e attraverso un bando che ha visto protagonista la Konsulta – il gruppo di ragazzi tra i 16 e i 25 anni che negli anni si è consolidato come avanguardia del pubblico attivo. Leviedelfool con “Luna Park”, Gli Omini con “La famiglia Campione” e VicoQuartoMazzini con “Amleto Fx”, sono le tre compagnie entrate nel cartellone del Festival attraverso il Bando e la visione della Konsulta.
Il 7 maggio la compagnia Lo Sicco/Civilleri, debutterà in prima nazionale con lo spettacolo “Boxe”, una produzione Fondazione Teatro della Toscana in collaborazione con Associazione UDDU, Scenica Frammenti e Teatro Biblioteca Quarticciolo; il 9 maggio il debutto di Industria Indipendente con “I ragazzi del cavalcavia”; il 10 maggio Teatropersona presenterà in anteprima il suo nuovo lavoro “L’ombra della sera”. Completano il programma i Sacchi di Sabbia con “Sandokan”, Mario Barzaghi/Teatro dell’Albero con la dimostrazione di lavoro “Il tallone d’Achille del Kathakali”, Nerval Teatro con “Canelupo Nudo” Teatro Akropolis con “Morte di Zarathustra” e Vittorio Continelli con “Discorso sul mito” accompagnato in una performance musicale da Le Canaglie (un progetto dell’attore e musicista Massimiliano Setti di Carrozzeria Orfeo). Spazio agli intervalli musicali dal pomeriggio e ai concerti serali con La Banda di Piero, La Rappresentante di Lista, Le Canaglie, Eusebio Martinelli & Gipsy Orkestar.
“TEATRO SOSPESO” – gli incontri
Incontri di riflessione e confronto tra addetti ai lavori (e pubblico) con gli appuntamenti di “Teatro sospeso”, a cura di Silvia Mei. Venerdì 8 maggio (ore 14:00/17.00) plurali sguardi e prospettive critiche saranno convocati per penetrare i linguaggi e le estetiche della “nuova scena”. Sabato 9 maggio, una giornata, promossa dal coordinamento Andante (di cui Trasparenze Festival fa parte), ospiterà anche una sessione di Rete Critica e la presentazione del secondo numero della rivista “Quaderni di Teatro Carcere” (ed. Titivillus). Domenica 10 maggio (ore 14:00 – 17:00) gli incontri si chiuderanno col primo festeggiamento dei dieci anni del Teatro dei Venti, ricorrenza sotto il cui segno si svolge questa edizione del festival Trasparenze. Affiancatori, amici e spettatori saranno chiamati a portare una testimonianza della loro esperienza e vicinanza al Teatro dei Venti.
LABORATORI
Laboratori di Teatro Urbano – progetto Rito dal 6 al 10 maggio, tenuto dai registi di Carrozzeria Orfeo, Lo Sicco/Civilleri, Leviedelfool, Scenica Frammenti e Teatro dei Venti, un progetto che transiterà anche da altri festival dell’estate fino a costituire un grande spettacolo-invasione nella cità di Mirandola in provincia di Modena.
Dal 6 al 10 maggio il laboratorio per video-maker che affronterà le specifiche del linguaggio documentario sotto la guida di Raffaele Manco ; l’8-9-10: Fotografia – tra scena e retroscena tenuto da Chiara Ferrin.
Per la Konsulta, il gruppo di ragazzi dai 16 ai 25 anni sarà attivo un laboratorio di social media storytelling tenuto da Simone Pacini/fattiditeatro, che li porterà ad essere reporter dell’evento, creatori di contenuti e spettatori attivi. Nella Casa Protetta San Giovanni Bosco si svolgerà il laboratorio della danzatrice Marcella Mancini, rivolto agli anziani.
“Trasparenze è giunto alla terza edizione, e il Teatro dei Venti ha compiuto 10 anni – dice Stefano Tè, regista della compagnia modenese e direttore artistico del Festival – e vuole offrire al pubblico un bagaglio di progetti e incontri in corso. Per questo abbiamo scelto di cominciare il programma con l’ingresso in Carcere.
Il Carcere è per noi un luogo di lavoro stabile, quasi quotidiano. In Carcere il Teatro riesce a svolgere al meglio il suo compito di strumento sociale di comunicazione tra le persone, che si alimenta dal corto circuito generato dal rapporto tra privazione e creazione. Il Teatro dovrebbe sempre mettere in contatto ‘dentro e fuori’, lo spazio dello spettacolo e il mondo circostante. A questo vogliamo tendere. Con tutti gli eventi in programma vogliamo dar vita ad un’officina creativa a cielo aperto, a una drammaturgia in azione, che si manifesta in tutta la sua poetica, nella contaminazione tra le forme più diverse della messa in scena, i luoghi e le persone. Un laboratorio di danza contemporanea in una casa protetta, un’altro condotto da 7 registi in contemporanea, all’aperto, tra la gente. Spettacoli, conferenze e ogni sera un concerto, a ricordarci che l’armonia tra le diversità è la vera meta di ogni ricerca e che questa si alimenta di intraprendenza e partecipazione.”