PARMA – Il Festival internazionale di Performing Arts Natura Dèi Teatri, diretto da Maria Federica Maestri e Francesco Pititto di Lenz Fondazione, giunto alla sua 22 esima edizione amplia la sua programmazione con una sezione estiva e una autunnale. Dal 16 giugno al 3 luglio mentre la seconda si svolgerà dal 17 novembre al 3 dicembre. Natura Dèi Teatri continua il progetto dedicato all’artista visivo Richard Serra. Porte, Punto cieco e Scia sono i temi concettuali del triennio 2015-2017, il cui campo di indagine si orienta sul macrotema della Materia del Tempo nei linguaggi della creazione contemporanea: «Punto Cieco è la suggestione dell’edizione 2016 – spiegano i direttori artistici – e coincide con una riflessione sul luogo in cui la visione si arresta o moltiplica le sue strade. Non c’è entrata, non c’è uscita. C’è solo un’ombra della visione».
IL programma: Lenz Fondazione (Italia), Simon Mayer (Austria), Ilaria Drago (Italia), Janek Schaefer (Regno Unito), Paul Wirkus (Polonia), Lillevan (Germania), Carla Delfrate (Italia), Boris Kadin (Croazia), Tim Spooner (Regno Unito), Claudio Rocchetti (Italia) e Andrea Azzali (Italia). Trentaquattro repliche per tredici spettacoli – di cui otto prime assolute – Il Furioso (2) e Macbeth di Lenz Fondazione, Il Furioso – Mindful Madness di Simon Mayer, Reflections in the rear view mirror di Janek Schaefer, Hyperion di Paul Wirkus/Lenz Fondazione, Music performance di Lillevan, Romeo and Juliet di Carla Delfrate/Lenz Fondazione e Macbeth – Blindspot di Tim Spooner, Sons of Sissy di Simon Mayer, Que serra serra di Boris Kadin, Verdi Re Lear – Blindness di Lenz Fondazione. Tre residenze internazionali: Simon Mayer, Paul Wirkus e Tim Spooner. Una residenza nazionale: Andrea Azzali. Luoghi di spettacolo: il Tempio per la Cremazione di Valera, il Museo Bocchi, la ex chiesa di San Quirino e Lenz Teatro.
Natura Dèi Teatri apre con la presentazione degli ultimi quattro episodi del progetto biennale di Lenz Fondazione Il Furioso, che celebra i cinquecento anni del poema di Ludovico Ariosto: dopo i primi quattro episodi messi in scena nel 2015 – La Fuga e l’Isola di Alcina ambientati al Museo Guatelli e L’Uomo e Il Palazzo all’ex Padiglione Rasori dell’Ospedale di Parma, Natura Dèi Teatri presenta in prima assoluta giovedì 16 giugno (repliche 16,17,18, 23,24,25 giugno ore 21.30) dei capitoli L’Illusione, La Follia, La Morte e La Luna. Lo spettacolo è al Tempio per la Cremazione di Valera, uno spazio di valore storico-architettonico e l’architetto Paolo Zermani spiega: «È un teatro della luce: una prima luce accoglie il corpo mentre una seconda, diversa, lo accompagna, quasi benedicendolo. Il corpo scompare così nella luce,non nella tenebra». Francesco Pititto: «Accolto dal colonnato monumentale della facciata, il pubblico attraverserà insieme agli attori la solenne e austera sala del commiato, per giungere attraverso il passaggio “inevitabile” della sala macchine del crematorio al campo lunare del cinerario comune, dove si concluderà il viaggio di Orlando».
Maria Federica Maestri: «La nuova installazione trova luogo in un palazzo che comprende tutti e quattro i temi, con interni ed esterni per la follia più grandiosa, il passo più importante, un nuovo palazzo d’Atlante dell’illusione conclamata e poi svelata, cioè la vita vera, dove paladini e donne in fuga non si riconoscono l’un l’altro se non nel reciproco trapasso, nell’incessante “cercare senza mai trovare”, con gli occhi sulla Luna a guardarsi sulla Terra a dimenarsi invano». Il Furioso (2) è interpretato dall’ensemble degli attori sensibili di Lenz, realizzata in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale dell’AUSL di Parma: «Gli attori armati del vivere di ogni giorno, corazzati e al contempo sensibili al passato e al presente, già impressi nel corpo e nella mente gli eroi cavallereschi , maghi e maghe loro stessi, fanciulle in fuga senza direzione e senza sosta attivano trasmettitori dell’invenzione e del gesto essenziale, e la grande opera diventa affresco senza tempo».
Domenica 26 giugno prima nazionale di Macbeth, Lenz Fondazione in collaborazione con Ausl – Rems con Sandra Soncini e attori ospiti degli ex Ospedali Psichiatrici Giudiziari, trasformate in Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza Sanitaria (REMS): «È a questi ospiti sensibili, in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale dell’AUSL di Parma, che il progetto sul Macbeth si è rivolto per una collaborazione alla creazione imagoturgica e performativa – spiega Francesco Pititto – i loro volti sono diventati il transfer visivo (sociale, emozionale) per gli spettatori del Macbeth e la questione della follia e delle visioni di Lady Macbeth e del suo consorte diventano materia vivente, atto violento rimembrato e rielaborato, allucinazione rimessa a fuoco in un contesto drammaturgico e di rappresentazione dell’opera reinterpretata dal compositore Andrea Azzali. L’impianto tragico shakespeariano può essere ridefinito da una scrittura performativa, visuale e scenografica che traduca al presente la necessità della sua rappresentazione».
Maria Federica Maestri «Sull’inesorabilià, inconsolabilià, decisione e irreparabilià delle proprie azioni sono state ricercate le linee interpretative, linguistiche e musicali di questa nuova opera di Lenz, attraverso gli indispensabili impulsi di chi, rinchiuso per decenni in carceri senza nemmeno la consolazione (o la tortura) del senso di colpa, ci ricorda senza finzione che la vita è davvero un’ombra che cammina e l’attore un povero idiota che fatica a raccontarci il niente».
Il performer e coreografo Simon Mayer da questa edizione in residenza a Lenz Teatro per il triennio 2016-2018, presenterà in prima assoluta Il Furioso – Mindful Madness, esito performativo della residenza internazionale realizzata per indagare alcune suggestioni del poema ariostesco. La performer , attrice e regista Ilaria Drago, tra le più sensibili, ispirate e colte della scena contemporanea italiana, presenterà Simone Weil – concerto poetico, rilettura contemporanea di una delle più grandi pensatrici, filosofe del secolo scorso, racconto con live electronics in forma di lunga lettera che la poetessa scrive al suo unico amico Padre Perrin, ripercorrendo le tappe principali della sua breve vita. Il compositore elettronico e architetto Janek Schaefer in Reflections in the rear view mirror, concerto realizzato per Natura Dèi Teatri 2016.
Giovedì 17 novembre prima assoluta di Hyperion di Paul Wirkus/Lenz Fondazione e di Macbeth – Blindspot di Tim Spooner, il ri-allestimento di Romeo and Juliet di Carla Delfrate/Lenz Fondazione, Macbeth e Verdi Re Lear – Blindness di Lenz Fondazione, Sons of Sissy di Simon Mayer e di Que serra serra di Boris Kadin e i live electronics di Lillevan e Claudio Rocchetti-Andrea Azzali.
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