RUMOR(S)CENA – FIRENZE – «Alla vigilia dell’inaugurazione di “90BUSSOTTI | Ascolti e visioni su Sylvano Bussotti”, la cinque giorni che la città di Firenze stava preparando per celebrare l’artista in occasione dei suoi 90 anni, il celebre artista è morto a Milano, nell’istituto dove era ricoverato da tempo. Non è riuscito ad arrivare al suo compleanno, che sarebbe stato il primo ottobre, ma la manifestazione in suo onore si terrà ugualmente. A maggior ragione, per ricordarlo insieme a tutti i suoi amici di sempre».
In occasione dei 90 anni di Sylvano Bussotti, nato a Firenze il primo ottobre 1931, dal 20 al 25 settembre 2021, nell’ambito dell’Estate Fiorentina : 90BUSSOTTI. Ascolti e visioni su Sylvano Bussotti, dedicati alla sua poliedrica produzione, pensati per festeggiare simbolicamente la figura dell’artista e dell’uomo scomparso oggi 19 settembre. Il progetto curato da Fabbrica Europa, Fondazione Culturale Stensen, Florence Queer Festival, Tempo Reale, Maschietto Editore, in collaborazione con Maggio Musicale Fiorentino, Bussotti Opera Ballet e Museo Marino Marini, con il contributodel Comune di Firenze – Estate Fiorentina 2021 e con il coordinamento di Culter.
Compositore, uomo di teatro, pittore, scenografo e costumista, Sylvano Bussotti ha incarnato una totalità artistica dal talento indiscusso. Nei suoi lavori, con spregiudicatezza e libertà, le arti si incrociano, i segni si sovrappongono in forme diverse e originali, all’insegna di una visione in cui provocazione queer e rigore formale si fondono perfettamente. 90BUSSOTTI affronterà in particolare tre aspetti: la produzione filmica e sonora, le occasioni coreografiche e il contesto storico artistico in cui il compositore fiorentino fu attivo.
«Una rassegna completa e variegata per riscoprire il talento di Sylvano Bussotti in occasione dei suoi 90 anni. – ha detto l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi – Bussotti è un’artista a 360 gradi, capace di spaziare dalla pittura alla musica passando per arte scenica e coreografie, dedicandosi a cinema, televisione. Ha lasciato il segno nelle più svariate discipline, mantenendo sempre la sua cifra stilistica originale e il suo sguardo anticonformista e anticipatore dei tempi. Siamo felici all’interno dell’Estate Fiorentina di dare spazio a questa figura così importante per l’arte e la cultura della nostra città».
Llunedì 20 settembre al PARC Performing Arts Research Centre (ore 19), nell’ambito del Festival Fabbrica Europa,conferenza di Luca Scarlini “I mille volti del desiderio: fantasmi di Fedra nell’opera di Bussotti”. Fedra è figura centrale dell’opera di Bussotti, a partire dalla suggestione della tragedia di Jean Racine, affrontata nella musicalissima traduzione di Giuseppe Ungaretti, con lavori per teatro, danza, musica. Nel 1980 andò in scena alla Piccola Scala “Le Racine”, di cui Silvia Lelli e Roberto Masotti hanno raccontato con una documentazione fotografica inedita la costruzione di questo lavoro, che ambienta il dramma raciniano in un caffè fatto di specchi e segreti, in cui si svolge la tragedia sotto lo sguardo complice, eppure distaccato del pianista del locale.
Mercoledì 22 settembre, alla Fondazione Culturale Stensen (ore 21), proiezioni e performance, all’interno del Tempo Reale Festival. Nell’ottica di quell’idea di opera d’arte totale che Sylvano Bussotti incarna in tutto il suo percorso, il cinema gioca un ruolo da protagonista. Insieme all’esperimento d’avanguardia assoluta che è stato “Rara Film” (1965-69), il lungometraggio “Apology” ne costituisce uno dei tasselli più significativi. Realizzato a Berlino nel 1972, con la musica di Sylvano Bussotti, è una rarità, da lungo tempo in attesa di un processo significativo di sonificazione. Un quintetto di interpreti: Monica Benvenuti, voce, Luca Paoloni, violino, Umi Carroy, pianoforte, Jonathan Faralli, percussioni e Francesco Giomi, elettronica, abituati al confronto con la musica di Bussotti“. 5 Videogiornali della sestina musicale 91”, videoclip realizzati nel 1991 per la Sezione Musica della Biennale di Venezia, in cui Bussotti si relaziona con alcuni personaggi emblematici della cultura pop italiana del tempo: Maurizio Costanzo, Alvaro Restrepo, Patty Pravo, Moira Orfei e Moana Pozzi.
Giovedì 23 settembre per il Florence Queer Festival (cinema teatro La Compagnia, ore 18), la proiezione del film “Bussotti par lui même” (1975), un lungometraggio realizzato da Carlo Piccardi per la Televisione della Svizzera Italiana, in collaborazione con il compositore. Il film è un documento e un manifesto poetico che mette in evidenza lo stretto intreccio tra suono e gesto teatrale presente nell’opera bussottiana. Con Elise Ross, Giancarlo Cardini, Italo Gomez, Romano Amidei e Rocco Quaglia, una breve introduzione al film con Luca Scarlini e Bruno Casini.
Sabato 25 settembre: al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino (ore 17.30), si terrà la presentazione del libro di Renzo Cresti “Sylvano Bussotti e l’opera geniale”, per i tipi di Maschietto Editore. Il volume racconta l’infanzia fiorentina di Bussotti, il suo rapporto con lo zio ed il fratello, entrambi pittori, grazie ai quali cominciò ad essere l’artista che è diventato; narra del suo incontro con Alberto Arbasino, Aldo Braibanti, John Cage, Carmelo Bene, Umberto Eco e Pier Paolo Pasolini; raccoglie un suo inedito ed una selezione di sue partiture, vere e proprie opere d’arte in cui la tradizionale notazione si alterna a una esperienza pittografica; contiene un’intervista a Rocco Quaglia, coreografo, ballerino, collaboratore e compagno di Bussotti dagli anni Settanta e un CD con brani di Bussotti interpretati da Monica Benvenuti e Francesco Giomi. Il giornalista Gabriele Rizza ne parlerà con l’autore, Rocco Quaglia e il Maestro Vincenzo Saldarelli, che al termine eseguirà “Ultima rara (pop song)”. Per l’occasione il Maggio Musicale Fiorentino esporrà bozzetti e figurini realizzati da Bussotti e conservati nel suo archivio.
Al Museo Marino Marini (ore 20.15) “Ermafrodito”, concerto-coreografia narrato da Luca Scarlini con la musica di Sylvano Bussotti (Ermafrodito Gran Fantasia mitologica per chitarra, 1997). “Ermafrodito”è una scrittura per chitarra e danza intorno a una figura centrale dell’immaginario di Sylvano Bussotti, cantore di un mondo queer di desideri, epifanie e fantasmi. Il chitarrista Alberto Mesirca si confronterà con la danza di Luisa Cortesi nella composizione di un originale lavoro sull’oscurità del corpo e sui suoi rituali. A ritmare la composizione spunti dalle opere letterarie, dalle poesie e dai diari, solo parzialmente editi nel libro I miei teatri, con prefazione di Umberto Eco. L’evento sarà ad ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria.
Gruppo progettuale: Monica Benvenuti, Maurizio Busia, Michele Crocchiola, Maria Caterina Frani, Francesco Giomi, Luca Scarlini.