BRINDISI – Levano il tendone la compagnia di nouveau cirque El Grito dopo quindici giorni di permanenza nello splendido scenario naturale del lungomare di Brindisi. Un evento con numeri da capogiro: 2500 spettatori, 11 compagnie in scena, 29 repliche, 26 sold out. Teatro performativo, circo contemporaneo, musica danza e letteratura gli ingredienti per la soddisfazione unanime del pubblico pagante. Due gli spettacoli a chiusura nell’ultimo fine settimana di permanenza della compagnia romano/belga. Scratch e stretch di El Grito e La Geste dei LaRuspaRocket.
Una drammaturgia silente sottende le scene e i linguaggi di Scratch e stretch, un allestimento dalla composizione ad altra fruibilità assemblato secondo le caratteristiche delle partiture consuete all’arte circense: un insieme di quadri e numeri susseguiti in apparente unità acronica ma tenute insieme dal legaccio intenso dell’armonia fra sonoro, corporeo, mimico e performativo. Numeri di giocoleria – a ricamare scene dal forte imprinting sociale e di riconoscimento collettivo (il gioco di coppia, l’interazione razziale, lo scambio fra individui) -; esibizioni di acrobatica – metafora dell’evasione, della fuga artistica e esistenziale – ; la gag – l’utilizzo del comico quale poetica di risoluzione all’empasse di tempi cronici; il mancato utilizzo di dialettica per composizioni mute e (per questo) dalla corposa libertà interpretativa – metafora del silenzio al caotico, e inutile, frastuono. Prendersi il tempo per gustare scene e introiettarsi in un tempo di trasbordo, raccogliersi in sé per fuoriuscirne rinnovati. Caratterizzante l’elemento evocativo sistemato in una sintesi di meccaniche e gestualità teatrali. Un’ora di leggerezza e stupore, riflessione e evasione. Una regia sobria struttura quadri dalla pulizia estetica destinando alla prova d’attore la brillantezza dell’approdo. Successo di pubblico e di responso.
Di diverso stile lo spettacolo La Geste della compagnia belga LaRuspaRocket. Il concettuale reso in materia acrobatico/visuale per definire un’indagine sull’uomo e la sua evoluzione suggerendo un ritorno all’originario, all’animale in contrapposizione a nuovo iconografico e modelli esistenziali in chiave pop. La drammatizzazione dell’oggetto è chiave di lettura dei codici di linguaggio scenico: un cumulo di terra che diventa spazio d’azione, scenografia e elemento metaforico relativo ad esigenze di scene. Tre attori performer interattivi in mutamenti di meccanica corporea, dialoghi a botta e risposta frammentati nell’esecuzione globale di immagini silenziose e in movimento, travestimenti e tableaux vivents per un’ora abbondante di continuo dinamismo in un unico ‘atto’ in progressione. Ne consegue una fruibilità per l’approcciarsi profondo nel delineare contenuti, etica e estetica. Applausi a scena aperta.
Scratch e Stretch di e con: Fabiana Ruiz Diaz e Giacomo Costantiniluci: Domenico De Vita
scenografie: Alex Theniè
produzione: Circo El Grito
sostenuto da: Espace Catastrophe La Geste di e con: Laura Trafiletti, Julien Pierrot, Valentin Pythoud coreografie:Jorge Jauregui Allue, Isael Cruz, Piergiorgio Milano costumi: Fanny Gautreau e Magali Castellane musiche: Pino Basile luci: Alex Veillon regia: Laurence Boute produzione: Espace Catastrophe (BE), Flic, scuola di circo (IT), Centre culturel du brabant-Wallon (BE) Visto a Brindisi ne “La festa del circo contemporaneo” – Chapiteau El Grito