Tweet- intervista a Oliviero Ponte di Pino
Un piccolo pomodoro rosso scandisce il tempo. Un contaminuti da cucina, traslato dal suo habitat d’uso al tavolo della sala consiliare di un antico palazzo comunale in una giornata calda di luglio. Misura e circoscrive la durata degli interventi dei relatori nell’incontro dedicato a Franco Quadri organizzato da Kilowatt Festival 2011. Appartiene a Oliviero Ponte di Pino, moderatore dell’incontro, che proprio attraverso questo oggetto all’apparenza surreale, organizza e amministra il suo potere, ricordando che il tempo sta per scadere. Finalmente un incontro interessante che non tracima, fagocitando ore in discorsi prolissi e spesso inutili – penso – rivedendo in una carrellata mentale i convegni disorganizzati e disordinati ai quali mi era accaduto di assistere negli ultimi mesi.
Oliviero Ponte di Pino dal 1978, per dieci anni, ha lavorato come redattore al fianco di Quadri alla Ubulibri, la prima casa editrice a vocazione teatrale e cinematografica nata in Italia, per la quale ha curato dal 1982 fino al 1988 il volume “Teatro”del celebre “Patalogo. Annuario dello spettacolo”, che è stato per operatori, artisti e pubblico, non solo fotografia ma anche faro per comprendere lo stato del teatro italiano, tra gli anni 80 e i primi anni ’00, in cui era particolarmente frammentato e variegato. Il suo approdo alla Ubulibri non è peregrino: in tempi in cui la formazione nelle professioni organizzative in ambito teatrale avveniva sul campo, attraverso la “sola” pratica, Ponte di Pino aveva conseguito un diploma come operatore teatrale alla Civica Scuola d’Arte Drammatica di Milano.
L’esperienza alla Ubu getta i semi insieme per la prosecuzione della carriera nell’editoria – dal 1991 lavora in Garzanti di cui è attualmente direttore editoriale – e per lo sviluppo di un pensiero critico nell’ambito del teatro, sotto il profilo dell’estetica e dei linguaggi della scena quanto delle dinamiche relative alla produzione, organizzazione e diffusione nello spettacolo.
La sua bibliografia è sterminata, con volumi, articoli e saggi che hanno toccato molti dei temi nevralgici degli ultimi trent’anni della scena teatrale e editoriale italiana. “Il nuovo teatro in Italia 1975-1988”, “Enciclopedia pratica del comico”, “Chi non legge questo libro è un imbecille”, “I mestieri del libro” sono alcuni dei volumi di cui è autore. Suoi articoli sono stati pubblicati sul “il manifesto”, “Ciak”, “Comix”, “Panorama”, “l’Unità”, “Diario”, “Progetto teatro”, “Vogue”, “PM”, “El Publico”, “Teatro in Europa”, “Sipario”, “Diario”.
Appassionato del web, nel 1998 crea www.olivieropdp.it, sito militante, blog, spazio aperto per l’attività critica e per un’attività creativa – la c.d. web art – , al quale affianca nel 2001 www.ateatro.it, webzine di cultura teatrale, che cura in collaborazione con Anna Maria Monteverdi, critica e studiosa di teatro contemporaneo e in particolare di Digital Performance. Ateatro.it, che ha ricevuto nel 2005 il Premio Hystrio – Alte Muse, si è connotato negli anni come luogo di riflessione e di studio attento alle problematiche anche più recenti legate al rapporto tra performing arts, nuove tecnologie e culture digitali.
Nel 2004 assieme a Mimma Gallina, già compagna di studi alla Scuola Civica e di altre avventure teatrali, e a Franco D’Ippolito, dà vita alle Buone Pratiche del Teatro (BP), progetto unico nel panorama italiano, dedicato all’organizzazione teatrale, all’economia e alla politica della cultura, occasione di incontro, informazione e confronto autonoma e indipendente per artisti, operatori, critici e studiosi. La prossima edizione, la numero 8, intitolata “Movimenti e istituzioni”, si svolgerà a Genova il prossimo 25 febbraio.
Sono tutti questi i motivi che mi hanno spinta a proporre a Oliviero Ponte di Pino una Tweet-intervista.
L’appuntamento con Oliviero Ponte di Pino è sulla piattaforma Twitter, sempre più frequentata anche dai teatranti, per una Tweet-intervista in 10 domande e risposte in cinque giorni dal 20 al 24 febbraio, in cui proveremo con i limiti e le potenzialità di Twitter a entrare nella realtà delle performing arts e dell’editoria (ma non solo) al tempo della mediasfera, del web 2.0, il nostro tempo.
Istruzioni per seguire l’intervista
1. Se non lo avete già, dovete crearvi un account su twitter.com
2. Diventate follower di Simona Polvani (http://twitter.com/simonapolvani) e Oliviero Ponte di Pino (http://twitter.com/olivieropdp ).
3. Siete invitati a connettervi ogni giorno, o comunque nel modo più regolare possibile. Per cinque giorni (dal 20 al 24 febbraio), Simona Polvani pubblicherà sulla sua pagina Twitter due domande per Oliviero Ponte di Pino, che risponderà il giorno stesso dalla sua pagina. Per permettere al lettore di seguire il filo dell’intervista, ogni giorno i tweets già pubblicati saranno re-twittati. L’intervista sarà in italiano e francese. Simona Polvani provvederà a tradurre domande e risposte e a re-twittarle sulla sua pagina.
blog simonapolvani.wordpress.com