LONDRA
National Theatre – Olivier Theatre
Peter Pan Dalla regista dell’applaudito Jane Eyre, il nuovo spettacolo di attori e pupazzi ispirato al notissimo romanzo di JM Barrie. Tutti i bambini crescono, tranne uno, Peter Pan, capo indiscusso dei Lost Boys, i Ragazzi perduti, che perde la sua ombra durante uno dei suoi giri volanti a Londra. Ma Wendy (l’attrice Madeleine Worrall, interprete già di Jane Eyre) lo aiuta a recuperarla. In cambio riceverà da Peter l’invito assieme a Michel e Peter di volare nel cielo fino a Neverland, L’isola che non c’è, dove li aspettano la fatina Tinker Bell, per gli italiani Campanellina, e il vendicativo Capitan Hook, Capitan Uncino (fino al 4/2/2017)
MILANO
Teatro alla Scala
Il Mozart comico sublime Con le travolgenti Nozze di Figaro, una nuova produzione scaligera, debutta sul podio della Scala uno dei principali direttori mozartiani, Franz Welser-Moest, mentre la regia è firmata dal trentenne Frederic Wake-Walker, affermatosi nel 2014 al festival di Glyndebourne; le scene sono di Antony McDonald. Nei ruoli principali del cast figurano: Diana Damrau/La contessa, Marianne Crebassa/Cherubino, Golda Schultz/Susanna e Markus Werba/Figaro. Nel ruolo del Conte si alternano Carlos Alvarez e Simon Keenlyside(fino al 27/11)
ROMA
REF RomaEuropaFestival
Il nuovo spettacolo di Deflorian e Tagliarini dal titolo Il cielo non è un fondale parte dal fenomeno irreversibile dell’urbanizzazione dei paesaggi e dei modi di vivere. Quando siamo al riparo, al caldo, cosa pensiamo dell’uomo là fuori, sotto la pioggia? Da un’osservazione di Albert Camus, secondo cui siamo inclini a scambiare la nostra vita interiore per la nostra d’interni, quattro performer frugano, abitano, esplorano la nostra condizione urbana nel tentativo di stanare un problema ecologico, etico, collettivo. Senza artificio, aprono un dialogo tra finzione e realtà, figura e sfondo, interno e esterno(dal 23 al 27 novembre)
LUGANO
LAC
Ballet Béjart Lausanne Diretto da Gil Roman in quattro coreografie: emblematiche come “Boléro”– originale reinterpretazione dell’opera di Ravel – e altre create di recente come “Piaf”, sui brani della celebre cantautrice francese, o “Bhakti III”, un’armoniosa danza su musica tradizionale indiana. Coreografo da vent’anni, il direttore artistico arricchisce il repertorio con i suoi lavori, come “Impromptu…”, balletto sulle musiche di Franz Schubert e “Citypercussion” che illustra differenti prospettive coreografiche, dall’eleganza degli assoli e dei passi a due, all’energia degli ensemble (il 26 e 27/11)
MILANO
CRT – Teatro dell’Arte
Casa Ghizzardi: Mi richordo anchora Il pubblico è condotto da Silvio Castiglioni in un viaggio teatrale tra le opere originali dell’artista Pietro Ghizzardi e della sua autobiografia. Sono ritratti di donne, omaggi a personaggi storici, leggende popolari e storie sacre che dialogano con l’autore, evocato col supporto della tecnologia e di materiali d’archivio della Casa Museo “Pietro Ghizzardi”. Un racconto poetico, la storia di una missione e di una necessità: quella di esprimersi, di affermare la propria esistenza attraverso l’arte e, dopo una vita di esclusione, trovare un veicolo di comunicazione con l’umanità (fino all’11/12)
MODENA
Teatro delle Passioni
Il mito di Prometeo Quadro finale del Prometeo di Eschilo, And it burns, burns, burns, di Simona Bertozzi e Marcello Briguglio, è il nuovo lavoro della coreografa, danzatrice e performer con anni di attività nella compagnia di Virgilio Sieni, a Modena dopo il debutto a Reggio Emilia. Dedicato alla trasposizione nella contemporaneità del mito di Prometeo, il semidio che rubò il fuoco per darlo agli uomini, è un dialogo in cui il corpo di ballo – Anna Bottazzi, Arianna Ganassi, Giulio Petrucci, Giacomo Reggiani, Aristide Rontini, Stefania Tansini e la stessa Bertozzi – trova nella danza un luogo di condivisione, socialità e vitalità(dal 24 al 26/11)
PARIGI
Theatre du Rond Point
Le cirque invisible Undici rappresentazioni eccezionali del più incredibile e romantico circo che esista, creato con la fantasia e la poesia: è quello inventato da Aurélia Chaplin, figlia di Charlie e Oona, e dal marito Jean-Baptiste Thierrée che coinvolge anche i loro figli. Le due figure si moltiplicano attraverso oggetti misteriosi, acrobazie fisiche, giochi di prestigio e di alta formazione teatrale, passando dalla delicatezza orientale di ombrelli di carta e di costumi preziosi indossati dalla Chaplin alla clownerie più ironica e giocosa affidata a Thierré (fino al 27/11)
claudia.provvedini@gmail.com