All’insegna del dialogo e dell’incrocio fra le diverse arti della scena, Sienafestival 2012 si presenta come un laboratorio in cui rappresentare il confronto con l’alterità, la rilettura contemporanea della memoria, la contaminazione dei linguaggi. Dal 22 settembre al 14 ottobre 2012 Siena ospita la prima edizione de festival delle arti performative che raggruppa teatro, musica, fotografia, cinema e danza, mettendo in comune le esperienze di Contemporaneamente Barocco, Voci di Fonte e TeatrInScatola.
L’inaugurazione è riservata alla musica con Figaro il barbiere di Elio (23 settembre 21.30, Teatro dei Rinnovati), di Roberto Fabbriciani, con musiche ridotte da “Il barbiere di Siviglia” di Gioacchino Rossini, al flauto, Fabio Battistelli (clarinetto), Massimiliano Damerini (pianoforte). Alla musica di Rossini, nella riduzione originale dell’epoca, si unisce la narrazione di Elio che racconta i momenti salienti e introduce i personaggi.
Anche il bello deve morire! (29 settembre 21.30, S.Maria degli Angeli), Simone Vallerotonda eseguirà musiche scritte per tiorba e chitarra barocca, composte tra il Sei e il Settecento, in un itinerario che tocca Roma, Parigi, verso il Nuovo Mondo di Città del Messico, fino ai confini dell’Occidente.
Simone Vallerotonda
Il viaggio verso l’Oriente delle missioni gesuite sarà lo sfondo di Musa Indiana (2 ottobre 21.30, Palazzo del Governo, Sala dell’Aurora), concerto di Paola Erdas, Shyamal Maitra, Fabio Accurso, in cui il suono del clavicembalo incontrerà gli strumenti della tradizione indiana. Il linguaggio dei raga e i modi musicali delle sonate in voga nelle corti latine e conservate nei bauli delle navi mercantili spagnole e portoghesi.
Il clavicembalista Frédérick Haas eseguirà le Variazioni Goldberg (6 ottobre 21.30, Teatro dei Rozzi),il suo è un ritorno sul capolavoro di J.S. Bach, combinando un profondo sguardo analitico attento a illuminare le sue prodigiose architetture musicali con l’idea di recuperare il gusto eclettico di un compositore che, pur consumando l’esistenza nella Germania centro-orientale, ha saputo interpretare lo spirito dell’intera civiltà musicale del suo tempo, fino a diventare “universale”.
L’arpista e liutista Christina Pluhar (13 ottobre 21.30, Teatro dei Rozzi), e l’ ensemble “L’Arpeggiata”, indagherà sulle antiche radici comuni fra danze barocche e musica tradizionale con il concerto La Tarantella. Con il suono degli strumenti antichi e la voce di Vincenzo Capezzone, le emozioni che accompagnavano i riti legati alla cura dal morso del ragno troveranno la loro espressione musicale incarnando i ritmi e le forme barocche delle passioni.
Christina Pluhar
Teatro
Debutta in prima nazionale Il principe Amleto di Danio Manfredini (28 settembre 21.30, Teatro dei Rozzi) in cui per la prima volta l’artista si confronta con un testo del repertorio classico. L’Amleto di Manfredini è un uomo che sogna, immagina, fantastica, vive il reale filtrato dalle sue sensazioni, sentimenti, amplifica alcuni aspetti, ne deforma altri.
Il principe Amleto
Un dj set fatto di irriverenti incursioni, un discorso dissacrante su noi stessi è Il Sacro della Primavera di Balletto Civile (5 ottobre 21.30, Teatro dei Rozzi), liberamente tratto da Le Sacre du Printemps di Igor Stravinskij, vincitore del Premio Roma Danza 2011, in cui Stravinskji viene mescolato al resto dei suoni del mondo, dissacrando la vecchia “Sagra” per reinventare un nuovo “Sacro”.
Sacro della Primavera
Ad bestias, il Plauto di Francesco Pennacchia (7 ottobre 18.30, Supercinema di Monteroni d’Arbia), una produzione laLut in cui i princìpi di forza della drammaturgia plautina saranno indagati e rimessi in gioco attraverso una scrittura di scena originale, occasione per una riflessione sulla figura del servo plautino che agisce contro chi rappresenta il potere economico, politico e militare. I Tre Atti unici da Anton Cechov, L’orso, La domanda di matrimonio, L’anniversario, della Compagnia Costanzo/Rustioni (11 e 12 ottobre 19, Sala Lia Lapini), ideazione e regia di Roberto Rustioni, vaudeville perfetti, meccanismi comici irresistibili, scatole comiche che la Compagnia si prefigge di aprire per scovare immagini naturali, squarci di vita che si aprono e chiudono in un lampo.
Tre Atti Unici
Il 10 ottobre alle 19 Sala Lia Lapini Andrea Cosentino in Esercizi di rianimazione di e con Andrea Cosentino
Tema comune di questi esercizi: una riflessione comica eppure serissima su stato e statuto dell’arte. Gli strumenti sono oggetti d’uso comune, stoffe e parrucche, ma anche giocattoli e cineserie, così come i vertici dell’artigianato teatrale, ovvero maschere, marionette e burattini. Gli uni accanto agli altri, senza gerarchie, per sperimentare nuovi linguaggi. Il titolo Esercizi di rianimazione si riferisce a una linea di sperimentazione, che volta a volta si sostanzia in atti performativi diversi, pensati per agire in differenti contesti. La rianimazione si riferisce alla necessità di reinventare le forme dello spettacolo assieme ai suoi contesti di produzione e fruizione, anche passando per la torsione o la messa a morte delle forme standardizzate. Una sorta di logo contenitore di esperimenti (para)teatrali che mirano però al successo degli esperimenti stessi, e ad una effettiva e “popolare” efficacia spettacolare.
Aldo morto scritto, diretto ed interpretato da Daniele Timpanova in scena mercoledì 10 ottobre alle 21.30 alla Sala Lia Lapini. “Desolato, io non c’ero quando è morto Moro. Aldo è morto senza il mio conforto. Era il 9 maggio 1978. Non avevo ancora quattro anni. Quando Moro è morto, non me ne sono accorto. Ma dov’ero io quel 9 maggio? E cosa facevo? A che pensavo? E soprattutto a voi che ve ne importa? È una cosa importante cosa facevo e che pensavo io a tre anni e mezzo? Aldo è morto, poveraccio. Aldo Moro, lo statista. Che un certo Moro fosse morto l’ho scoperto alla televisione una decina di anni dopo, grazie a un film con Volontè. Un film con Aldo morto”. Un attore nato negli anni ‘70, che di quegli anni non ha alcun ricordo o memoria personale, partendo dalla vicenda del tragico sequestro di Aldo Moro, trauma epocale che ha segnato la storia della Repubblica italiana, si confronta con l’impatto che questo evento ha avuto nell’immaginario collettivo. In scena, assieme al suo corpo e a pochi oggetti, solo la volontà di affondare fino al collo in una materia spinosa e delicata senza alcuna retorica o pietismo.
Aldo Morto
Prova aperta con dibattito e happening con L’amore é un cane blu. La conquista dell’est, di Paolo Rossi (12 ottobre 21.30, Teatro dei Rinnovati), accompagnato dalle musiche composte ed eseguite dal vivo da Emanuele Dell’Aquila, in cui il comico narra di un tragico smarrimento e di una comica rinascita, in un paese dove la passione è scomparsa ovunque e dove il caos regna principesco sia nei rapporti economici che in quelli affettivi.
Danza
Il 5 ottobre 18.15 all’ Enoteca Italiana evento dedicato alla danza realizzato insieme alla Fondazione Toscana Spettacolo che prevede un aperitivo con riflessione sulla danza intitolata Arte e danza a 15 gradi – alla quale parteciperanno Rodolfo Sacchettini, critico teatrale, Alberto Salvadori, docente all’Università di Torino e Alessandro Pontremoli, direttore del Museo Marino Marini di Firenze A seguire saranno presentanti frammenti provenienti da Anticorpi Xplo: Centro Artistico Il Grattacielo con Dialogo di Claudia Caldarano, Cab008 con Non so come stare di Francesca Duranti, ASS.CULT.QualiBò con N-esimo progetto fallimentare di Maristella Tanzi e Carlo Quartararo.
L’1 ottobre alle 19, Aula Magna Rettorato) la compagnia di Singapore Odyssey Dance Theatre presenta Hi Heaven!, il 2 ottobre ( 21.30, Teatro Alfieri di Castelnuovo Berardenga) Hi Heaven! The Art of Faking, coreografie di Danny Tan, in collaborazione con la rassegna Move Off 2012 di Motus Danza.
Premio Lia Lapini 2011 e In-Box 2012
Sienafestival presenta anche il lavoro del vincitore del Premio Lia Lapini 2011: Effetto Larsen presenta Innerscapes. Paesaggi Interiori (11 ottobre 21.30, Teatro del Popolo di Rapolano Terme), ideazione e regia Matteo Lanfranchi – una storia d’amore mostrata attraverso la creazione degli spazi attorno ai due amanti, collocando i vari momenti della storia in diversi ambienti. Segnalazioni speciali di In-Box 2012: Biancofango con Porco Mondo (9 ottobre 21.30, Sala Lia Lapini) regia Francesca Macrì, con Aida Talliente e Andrea Trapani, apologo sulla violenza dei desideri interiori di una coppia fino all’orrore della pedofilia. Andrea Cosentino con Esercizi di rianimazione (10 ottobre 19, Sala Lia Lapini), una delle figure di spicco del panorama teatrale italiano in una sorta di luogo contenitore di esperimenti (para)teatrali che mirano al successo degli esperimenti stessi e ad una effettiva e “popolare” efficacia spettacolare. Daniele Timpano con Aldo morto (10 ottobre 21.30, Sala Lia Lapini), in cui l’attore, partendo dalla vicenda del tragico sequestro di Aldo Moro, trauma epocale che ha segnato la storia della Repubblica italiana, ma di cui lui non ha alcun ricordo personale, si confronta con l’impatto che questo evento ha avuto nell’immaginario collettivo.
Mercoledì 10 ottobre alle 15 (l’Aula Magna Storica del Rettorato) si svolgerà il Meeting In-Box 2013, una rete di sostegno per la circuitazione del nuovo teatro su prospettive di sviluppo, ampliamento della rete, progettualità Europea che coinvolgerà operatori e giornalisti.
Per Informazioni www.sienafestival.it – info@sienafestival.it
Prenotazioni
Prenotazioni spettacoli e visite guidate tel. 392 8319892 (orario: 9-12/15-19).
Ingresso libero: mostre fotografiche, incontri, proiezioni cinematografiche, visite guidate e a tutti gli eventi che riportano la dicitura “ingresso libero”.