GHIACCIAIO DELLA MARMOLADA (Belluno) – Una cerimonia inaugurale per festeggiare la riapertura del Museo della Grande Guerra sulla Marmolada è in programma il 27 giugno prossimo. Il Museo più alto d’Europa è stato rinnovato e ampliato e raccoglie testimionianze della Prima Guerra Mondiale: l’evento rientra nelle manifestazioni per il Centenario del conflitto 1914-1918. Un museo a tremila metri ubicato nella zona monumentale sacra che si trova alla stazione a monte della funivia di Serauta . L’inaugurazione sarà riservata alle personalità delle istituzioni pubbliche e museali e alla stampa. Da domenica 28 giugno sarà consentita la visita al pubblico. Uno spazio espositivo ampliato per accogliere memorie, documenti, cimeli, fotografie, al fine di permettere di tramandare la menoria per non dimenticare una guerra atroce e combattuta tra i ghiacci. Proprio sulla Marmolada nel 1916 i genieri dell’esercito austroungarico crearono dentro il ghiaccio una rete di gallerie per collegare le postazioni in quota che venivano bombardate dall’artiglieria italiana. Lo slittamento del ghiacciaio nel corso degli anni ha cancellato i dieci chilometri di gallerie che in lingua tedesca veniva chiamata Eisstadt ovvero Città di Ghiaccio.
I soldati italiani si distinsero per lo sforzo al fine di conquistare il sito e le installazioni del nemico, in una sorta di guerra sotterranea, pericolosa, dove gli uomini morivano non solo per effetto delle armi ma anche sotto le slavine, di freddo e di stenti. L’allestimento strutturale e grafico è di grande impatto e corredato da documentazione che racconta la guerra sulla Marmolada valorizzando l’aspetto umano. Grazie a un percorso interattivo e multisensoriale, i visitatori potranno immedesimarsi in modo realistico nelle situazioni estreme vissute dai soldati a oltre 3000 metri, il più alto in Europa e si trova a poca distanza dal fronte bellico e dai luoghi dove si combatteva. Solo sul fronte dolomitico persero la vita quasi 15.000 morti. Dalla fine di maggio del 1915 all’inizio di novembre del 1917, il possesso del massiccio della Marmolada costituì un elemento strategico particolarmente importante perché controllava la strada alla Val di Fassa e allaVal Badia, e quindi al Tirolo.
Si può visitare gratuitamente negli orari di apertura e contiene 800 reperti (con didascalie in italiano e tedesco) che testimoniano la vita del soldato in trincea e nella “Città di Ghiaccio”, ricostruita in miniatura con un plastico.Nell’agosto 2009 furono ritrovati i resti di un soldato italiano nella zona circostante la stazione del Serauta. Allestito con il sostegno della società Marmolada S.p.A, il Museo è stato inaugurato la prima volta il 9 Giugno del 1990 con la partecipazione delle autorità militari e di associazioni combattentistiche italiane ed austriache.
Il nuovo progetto museografico, frutto di una notevole raccolta di reperti e cimeli e di un approfondito studio dei documenti storici, ha l’obiettivo di tramandare la memoria, far rivivere e comprendere le difficoltà di una guerra combattuta non solo tra uomini, ma anche tra questi e le insidie dell’alta montagna, attraverso un allestimento strutturale e grafico di grande impatto emotivo e un approccio narrativo esperienziale che racconta la guerra sulla Marmolada valorizzando l’aspetto umano. Il museo Marmolada Grande Guerra sarà inoltre dotato di una sala ristorante-self service con vista panoramica sulle Dolomiti e 120 posti a sedere. Un vero e proprio punto di riferimento a livello internazionale per ricercatori, storici, appassionati di montagna, studenti, famiglie e operatori turistici.
“La cruda dimostrazione
della vita del combattente in alta montagna,
mostrata in questo museo, vuol essere una
esortazione alla pace e all’amicizia tra i popoli.”
www.museodellaguerra-marmolada.com