Danza — 22/08/2014 at 15:36

B.Motion Danza: Il corpo umano e la sua psiche che scava nel profondo

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BASSANO DEL GRAPPA – Cinque spettacoli e cinque prime nazionali per il secondo giorno di B.Motion, sezione dedicata ai linguaggi del contemporaneo di Operaestate Festival. Una seconda giornata che è un viaggio tra Israele, con la coreografa Iris Erez, Olanda, con la funambolica Katja Heitmann, Francia, con Maxence Rey/Betula Lenta, Italia con Francesca Foscarini e di nuovo Olanda con il duo Hilde Elbers/Lea Martini.

Iris Erez presenta in prima nazionale, il 22 agosto alle 14.30 e alle 16.30 presso il Museo Civico, “First Body Many” una coreografia che appare come un reality indisciplinato, in cui due donne esplorano la possibilità di un cambiamento costante e della pluralità dei loro corpi. Corpi che contengono infiniti altri corpi, sia in senso fisico che metaforico. Un viaggio attorno alle tante identità che ogni persona contiene. Attraverso la pratica dell’empatia e dell’alienazione, le due danzatrici tentano di sfuggire all’omologazione e di ambire all’unicità, attraverso una forte componente autobiografica: la maternità di Iris Erez, che stimola la riflessione sulle tante identità assunte da una donna nella sua vita. Due gli artisti di riferimento: il Jerome Bel di “Shirtology”, e la Meg Stuart di “No one is watching”.

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Con il lavoro del 22 agosto alle 15.30, in prima nazionale presso il Garage Nardini, Katja Heitmann dà forma a concetti come “movimento sincero” e “corpo onesto”. Frasi all’apparenza bizzarre ma che assumono senso se inserite nell’ambito di una ricerca che nega ogni azione coreografata. “Eggs are good for your hair” utilizza in modo non acrobatico ma fortemente concettuale lo “slacklining”, la pratica di derivazione circense dello stare in equilibrio sulla corda. Afferma l’autrice – Dal mio punto di vista la vita di ogni giorno è come un’esperienza di auto-messa in scena in cui ognuno di noi introduce degli ostacoli per mettersi alla prova cercando di superarli. E il ruolo della coreografia è quello di smascherare il trucco dell’equilibrio e quello della vita quotidiana, con un personaggio destabilizzante ed equilibrista.

Maxence Rey con Betula Lenta presentano, il 22 agosto alle 21.00 presso il Teatro Remondini, in prima nazionale un lavoro capace di evocare il femminino, le sue immagini, e di trasformarle in densità carnali. Un viaggio onirico, un’esperienza fisica. Carne che diventa materia prima da scolpire, in costante evoluzione tra pudori, indecenze, frenesie e abbandoni in una costante rivelazione del corpo della donna e delle sue tensioni tra bellezza, enigma e aberrazione. “Sous ma peau” prende spunto dall’utilizzo del corpo femminile come fonte di ispirazione nella storia dell’arte, e citando l’iconografia femminile ne indaga gli strati della femminilità. Scoprendo così l’ambivalenza della figura femminile: divisa tra fascinazione e taboo.

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Vincitrice del Premio Equilibrio 2013 come interprete, Francesca Foscarini invita la coreografa Yasmeen Godder a creare un solo per lei. Nasce così Gut Gift, spettacolo presentato il 22 agosto alle 21.30 al Teatro Remondini: nella ricerca di un processo personale la coreografia gioca a svestire un personaggio socialmente consapevole per metterne a nudo gli impulsi istintivi animali. E così tra le forze della società e quelle dell’istintualità nascono delle incognite: queste forze la beffano? L’aiuteranno a incontrare un inconscio ancora più profondo? Che ruolo gioca il pubblico? E che ruolo hanno gli stereotipi femminili? La Godder ha deciso di partire da una sequenza prestabilita di processi fisici e di usare quest’appendice per svelare alcuni lati della sua personalità di interprete.

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Hilde Elbers e Lea Martini sono legate da una forte affinità che le ha spinte a lavorare assieme; hanno creato dal loro interesse per l’abbandono e la resa la coreografia “The Ainmated”, presentata il 22 agosto alle 22.30 al Garage Nardini. In prima nazionale, è anche il loro primo duello coreografico: un’estenuante maratona di corpi femminili che sono portati quasi al collasso dall’intensità dei loro movimenti. La gioia della danza non crea però movimenti leggeri, ma rudi, imperfetti, forsennati. La coreografia indaga così lo scorrere del tempo, la vita in movimento, alla perenne ricerca di un centro stabile, ricerca che è essa stessa movimento continuo. Fonte di ispirazione è il lavoro del film maker austriaco Martin Arnold, che smonta e rimonta scene quotidiane creando un effetto ritmico straniante.

Informazioni: Biglietteria Operaestate Festival Veneto Via Vendramini 35 – Bassano Del Grappa tel. 0424 524214 – 0424 519811 www.operaestate.it

 

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