VOLTERRA – RIGENERAZIONE UMANA – CAPITALECULTURA2022- In data 16 novembre 2020 il comunicato ufficiale inviato ai media comunicava che Volterra entrava nella short list per proseguire il suo cammino verso il 2022 candidata al titolo di Capitale italiana della cultura. Volterra è stata indicata nella decina finalista e unica città toscana, scelta tra le 28 candidate di cui sono stati valutati i dossier progettuali dalla Commissione nominata dal Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo presieduta da Stefano Baia Curioni. La candidatura di Volterra la vede come protagonista insieme all’intero territorio (oltre 50 Comuni hanno partecipato o aderito al progetto) ed è intitolata Rigenerazione umana, tema che qui ha radici profonde, a partire dalle esperienze della Compagnia teatrale nata nel Carcere della Fortezza e dell’ex Ospedale psichiatrico. Volterra ha dato l’immediata disponibilità a collaborare con le altre città finaliste per costruire un palinsesto comune che possa diventare una vera occasione di rete tra le città italiane di media e piccola dimensione.
«Siamo molto contenti del risultato che è il frutto di un lavoro costante costruito in questi mesi di candidatura. Il dossier è uno strumento che ci servirà anche per gli anni futuri – commenta il sindaco di Volterra Giacomo Santi – e vogliamo chiedere al ministro Dario Franceschini e al presidente della Commissione Baia Curioni di convocare quanto prima una riunione tra tutte le città finaliste. Il nostro intento è quello di proporre di costruire una vera e propria rete di Sindaci per il 2022, con un palinsesto comune che rimandi da una città all’altra e possa coinvolgere anche le città non ammesse alla candidatura finale: desideriamo superare l’Italia dei campanilismi»
Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, che ha scelto di tenere tra le sue deleghe anche quella alla cultura, sottolinea: «Mi associo alla soddisfazione di tutta la Toscana per questo risultato, Volterra in questa competizione è il baluardo dell’intera Regione. La capitale dell’Etruria ha tenuto il passo dimostrando una grande vitalità culturale e oggi diviene l’espressione di un intero territorio, grazie al quale il percorso di candidatura può manifestarsi nei modi migliori attraverso una città che diventa essa stessa il simbolo della cultura».
Nel comunicato ufficiale si legge anche la dichiarazione di Paolo Verri, direttore della candidatura di Volterra 2022 dove sottolinea: «In linea con il progetto New Generation EU, vogliamo essere una piattaforma capace di accogliere i progetti di tutte le città che hanno lavorato in vista del 2022 e credono nella cultura come motore di sviluppo dei territori. Sicuramente, emergenza Covid-19 permettendo, vorremmo invitarli tutti a Volterra per l’inaugurazione dell’installazione natalizia in alabastro realizzata dagli artigiani alabastrai insieme alla designer internazionale Luisa Bocchietto».
RIGENERAZIONE UMANA uno slogan un Progetto di Area vasta local Toscana ed Europea
Un complesso lavoro fra Enti pubblici e privati capace di aver contribuito al successo del Progetto di Volterra Capitale della Cultura. Cittadina di 10 mila abitanti in provincia di Pisa, unica in Toscana (con l’esclusione persino del capoluogo Pisa e di Lucca), è stata scelta dal Ministero del Turismo e Spettacolo, fra le dieci candidate per il 2022 al ruolo di Città Italiana della Cultura. Un asso nella manica per il futuro della città di fama internazionale per il Museo Etrusco Guarnacci, la collocazione strategica nella zona collinare dell’Etruria toscana che richiama turismo da tutto il mondo in un territorio che si estende fra le province di Pisa, Livorno e Siena, che vanta iniziative culturali di spessore internazionale a cominciare dal lavoro trentennale di Armando Punzo e Cinzia de Felice con la Compagnia della Fortezza con l’auspicato progetto di realizzare un Teatro in Carcere. Senza dimenticare la Rems di Volterra. Un successo considerevole per la giunta guidata dal sindaco Giacomo Santi e per l’assessore alle Culture Dario Danti. Ne abbiamo parlato con tre figure professionali che hanno lavorato col Comune alla progettualità di Volterra Capitale
Massimiliano Zane, veneziano, manager progettista culturale, consulente strategico per lo sviluppo e valorizzazione del patrimonio, è coordinatore della stesura del Dossier per la candidatura di Volterra città della Cultura 2022- Living Lab 21x21x21
«Volterra, il Comune più piccolo in corsa, è tra le 10 città finaliste candidate a Capitale italiana della cultura 2022, una bellissima notizia per tutti coloro che hanno reso possibile questo bel (primo) risultato. Lo spirito più sincero della Capitale Italiana della Cultura, il dossier di Volterra 2022, è stato costruito dai cittadini per i cittadini, in un moto volto a favorire l’inclusione e la crescita individuale e comunitaria. In questo senso il processo di partecipazione è stato centrale nello sviluppo del dossier e ha coinvolto l’intera comunità che ha abbracciato il progetto con entusiasmo, responsabilità e la fiducia. Non è stata solo una ‘chiamata alle arti’, ma anche e soprattutto voler proporre un nuovo modello di relazioni fra comunità e stakeholder. Lo abbiamo fatto mettendo in campo strategie di rete innovative e vincenti, definendo una nuova modalità di progettazione attraverso un momento di comunanza attiva, di formazione e condivisione dei saperi e dando luogo a una esperienza di innovazione sociale a partire dalla cultura e attraverso la co-progettazione. Perché, parafrasando un noto spot: Per fare grandi progetti non servono città grandi ma grandi città,e Volterra ne è l’esempio».
Ledo Prato è segretario generale dell’Associazione MECENATE 90, senza fini di lucro con sede a Roma che opera da oltre 30 anni in consulenze di Progetti culturali a livello nazionale
«Il Comune di Volterra ci ha chiamato come consulenti per il progetto Ri-Generazione umana. Abbiamo lavorato per corredare il dossier progettuale non solo sul Comune di Volterra, ma anche sui territori di Area più vasta. Abbiamo collaborato con 50 Comuni per un Piano strategico d’Area per la realizzazione del Dossier. Mecenate 90 è una agenzia culturale di facilitatori in progetti culturali, noi costruiamo insieme alle nuove generazioni. Credo che il fatto che la Giuria del Ministero abbia segnalato 4 Comuni non capoluogo di Provincia, fra le dieci possibili Capitali, sia una segnale molto importante. Si tratta di una Giuria molto innovativa per le scelte che ha fatto e testimonia la volontà di valorizzare risorse non esplorate per la ripresa economica. Indirizza una strada possibile per rilanciare lo sviluppo del nostro Paese intero. Col Progetto Matera Capitale europea iniziato nel 2019, si erano già creati dei modelli di sviluppo. La rete allora era fra Matera e altri sei Comuni.
A prescindere dai risultati che e se ci saranno, a Volterra stiamo provando a investire sulle Vocazioni territoriali. Anche in linea con direttive ONU. Non basta più oggi la politica ordinaria. I progetti vanno radicati dentro la Storia del territorio. E comunque il piano strategico per Volterra Capitale, accompagna e va oltre il Progetto attuale. Entro il 18 Gennaio 2021 sarà deciso quale Città italiana sarà Capitale della cultura 2022. Se lavoreremo cosi di questo passo, potremmo anche superare nel 2021 il lavoro fatto a Matera nel 2019, in una previsione dei prossimi cinque anni. La realizzazione del Progetto avrà a disposizione 1 milione di euro, oltre a Fondi New generation found e nel Recovery fund 2 miliardi per la Cultura e una nuova creatività.
Il Team Progetto è stato creato dal Sindaco Giacomo Santi a Volterra nel 2019. Oggi per essere competitivi della iniziativa ministeriale bisogna lavorare sulla qualità dei progetti. La strada possibile: rivedere le linee guida per la Cultura per l’ intero Paese nel post Covid. Oggi ci chiediamo: coinvolgere tutti i Comuni o pensare ad un Piano più ristretto? In quale direzione dobbiamo andare? Il testo non è stato scritto da noi come Mecenate 90, ma in collaborazione. Non abbiamo ancora il piano strategico. L’ obiettivo è definire area strategica fra Comuni, che si realizzi o meno il progetto Volterra Capitale nel 2021, questo Piano va collocato dentro una visione di medio periodo. L’Amministrazione di Volterra ha accompagnato il processo sul futuro sviluppo economico sociale dell’ intero territorio toscano».
Paolo Verri già direttore Fondazione Matera Basilicata. Attualmente collabora col Comune di Genova per il sindaco Marco Bucci. Ha lavorato con Parma capitale della Cultura, Expo di Milano e nell’Editoria
«Sono 21 i giovani come da Bando, che hanno partecipato alla scrittura del dossier di candidatura per Volterra Capitale, una città che ha solo10 mila abitanti. Per Volterra Capitale la logistica era quella di esprimere sensibilità, dare bellezza e visibilità ai territori, dare loro voce. Dovevano essere coinvolte le Piccole Città ma fare di Volterra la capofila. Il Progetto è dentro una visione europea che delinea il ripensare i territori, la cultura e il turismo secondo la linea legislativa del Bando MIBACT2017-2022 , Direzione Generale del Turismo».
#VolterraCapitaleItalianaDellaCultura2022
Volterra Capitale Cultura 2022 (volterra22.it)
Le altre città finaliste candidate a Capitale della cultura Ancona, Bari, Cerveteri (Roma), L’ Aquila, Pieve Di Soligo (Treviso), Procida (Napoli), Taranto, e Trapani, Verbania (Verbano-Cusio-Ossola).