Danza — 23/01/2018 at 00:51

Romeo e Giulietta: rinasce sui palcoscenici la danza dell’amore impossibile

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GENOVA – Rinnovato nell’allestimento e nel cast, torna in scena Giulietta e Romeo, una delle produzioni di maggior successo della compagnia del Balletto di Roma, firmata dal coreografo e regista Fabrizio Monteverde. A trent’anni dalla creazione, la danza dell’amore impossibile rinasce sui palcoscenici italiani, ricca della saggezza del tempo e dell’energia. Nella sera in cui va in scena al Politeama Genovese, si percepisce un’aspettativa grande per il nuovo allestimento della prima opera (che debuttò quasi trenta anni fa ), di uno de i coreografi più rappresentativi della scena contemporanea italiana. E già dal titolo rovesciato comprendiamo che non siamo in presenza della versione tradizionale del balletto tratto dalla tragedia di Shakespeare, e ne abbiamo conferma scena dopo scena. Le donne sono protagoniste assolute, la loro passione, dedizione, malvagità e determinazione svetta su i compagni maschili della vicenda, i quali si fanno manipolare a loro insaputa come burattini. Le madri delle due famiglie, una autoritaria e fredda e l’altra isterica paralizzata su di una sedia a rotelle, dirigono con calcolo come abili registe le azioni e le passioni de i loro familiari, credendo di potervi riuscire. Cercano di plasmare una Giulietta capricciosa e viziata ed un Romeo che appare quasi timido e solitario. Non sanno che tali trame porteranno i due giovani ad amarsi ancor più e che a causa di tale cocente passione, ancor più esasperata dagli ostacoli, si giungerà ad un epilogo tragico.

 

Il coreografo Fabrizio Monteverde ha saputo imprimere una matrice filmica ad un’opera teatrale giocando con un disegno luci ed una scenografia quasi post bellica da profondo Sud, di notevole impatto visivo. Giulietta non si affaccia dal conosciuto balcone veronese, ma armata delle sue scarpette a punta scende dalle mura del palazzo-rudere dove vive, come una perfetta acrobata e raggiunge l’estasiato Romeo. Giulietta danza dentro al letto di metallo che è vuoto come fosse una premonizione di sciagura e che poi la vedrà appassionata amante nell’unica notte che l’amore le concederà. E’ sempre lei che si rivolge al suo padre spirituale e che si immerge nello stratagemma che la farà apparire morta e che le permetterà di non sposare Paride, promesso sposo imposto dalla famiglia. Ed è ancora lei che si risveglia dal lungo sonno della pozione e che trova il suo amato Romeo esangue, a i suoi piedi e danza così la sua morte, vera, pugnalandosi tra le braccia inerti del suo perduto Amore: una interpretazione commovente, delicata, davvero struggente.

 

I danzatori del Balletto di Roma perfetti interpreti del neo-classicismo cinico e vitale di Monteverde. Tra loro, Azzurra Schena, Giulietta nella versione del 2008 e nella tournée di successo in Cina del 2011, oggi nuovamente protagonista accanto a Luca Pannacci, esperto solista al debutto nei panni di Romeo.

Per il coreografo Fabrizio Monteverde, un ritorno alle origini dell’ispirazione: “All’epoca della creazione (1989) si trattava per me della prima produzione a serata intera per una compagnia di base classica (il balletto di Toscana; scelsi di sfidare la tragedia di Shakespeare, opera d’amore e morte, e mi confrontai con la partitura di Prokof’ev, rispettandone i toni e le sequenze narrative. Oggi torno a quella versione che composi a trent’anni, riscoprendo il senso delle mie scelte estetiche e drammaturgiche, ma rimodellandole su nuovi interpreti. Un’esperienza intensa, emotivamente e artisticamente, che coinvolge il mio passato e il mio presente”.

 

Esploso negli anni Novanta, Monteverde è unanimemente considerato uno dei migliori rappresentanti della coreografia italiana degli ultimi trent’anni; unico nel segno registico e drammaturgico, è stato autore di riletture e capovolgimenti di grandi classici della letteratura e del balletto (Otello, La Tempesta, Bolero, Il lago dei cigni), trovando nel racconto l’origine e il completamento della propria ispirazione. Tra visioni cinematografiche e nodi psicoanalitici, Monteverde ha dato vita negli anni ad un proprio caratteristico linguaggio coreografico, stilisticamente ed esteticamente dirompente.

Nuovo Allestimento 2017 (versione originale 1989)

Balletto in due atti liberamente ispirato alla tragedia di William Shakespeare

Credits

coreografia e regia Fabrizio Monteverde

assistente Anna Manes

musiche Sergej Prokof’ev

scene Fabrizio Monteverde

lighting design Emanuele De Maria

 

Ruoli e interpreti:

Romeo: Luca Pannacci

Giulietta: Azzurra Schena

Mercuzio: Raffaele Schicchitano

Tebaldo: Adrian Marcos Becerra

Benvolio: Dino Amante

Lady Capuleti: Roberta De Simone

Lady Montecchi: Monika Lepisto

Paride: Stefano Zumpano

Sorelle: Valentina Pierini, Eleonora Pifferi

Nutrice: Eleonora Peperoni

 

 

Visto al Politeama Genovese il 18 Gennaio 2018

Prossime date:

Giulietta e Romeo

03 febbraio 2018

Foggia, Teatro Gio

23 febbraio 2018

Verona, Teatro Camploy

 

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