Danza — 23/08/2024 at 18:01

L’Aquila si veste di stelle della danza per la Perdonanza Celestiniana

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RUMOR(S)CENA – L’AQUILA – Eleonora Abbagnato e altre étoiles illuminano questo sabato il palco del capoluogo abruzzese, dove ai piedi della Basilica di San Bernardino si svolgerà un gala di danza ispirato a grandi figure femminili.

L’Aquila sarà illuminata dalle stelle questo sabato 24 agosto, dove sul palco montato ai piedi della scalinata della Basilica di San Bernardino si svolgerà la quarta edizione del Gala di Danza, coordinato da Ornella Cerroni con la consulenza della giornalista Francesca Bernabini.

Eleonora-Abbagnato-e-Michele-Satriano-in-Carmen-di-Amedeo-Amodio-crediti foto -Enrico-Ripari

Madrina speciale dell’evento, inserito nel cartellone della 730ma edizione della Perdonanza Celestiniana, sarà l’étoile Eleonora Abbagnato, protagonista delle due figure femminili iconiche al centro del Gala: Giovanna D’Arco, celebrata in un assolo disegnato per lei da Ermanno Sbezzo sulle note e la voce di Fabrizio De Andrè, e un passo a due dalla storica Carmen di Amedeo Amodio, che Eleonora interpreta affiancata da Michele Satriano, intenso primo ballerino dell’Opera di Roma di cui Abbagnato è direttrice dal 2015.

Iana-Salenko-e-Marian-Walter-Lago-dei-Cigni crediti foto-Tarkan-Serengul

Altre stelle concorrono ad accendere il palco de L’Aquila, dove per la prima volta arriva la grazia cristallina di Yana Salenko accanto a Marian Walter, compagno di vita e d’arte già principals all’Opera di Berlino. A L’Aquila portano il celeberrimo passo a due del Cigno Nero dal Lago dei cigni di Petipa e Not any more, un piccolo duetto gioiello creato per loro nel 2009 dal coreografo tedesco Raimondo Rebeck, incentrato sulle difficoltà di una coppia in crisi..

E ancora l’eterea Maia Makhateli e il brasiliano Victor Caixeta dal Dutch National Ballet, la cubana Marlen Fuerte Castro, stella dell’Opéra National du Capitole assieme al brasiliano Yuri Marquest, solista dello Scottish Ballet, interpreti del sognante passo a due Shelter, creato dal brasiliano Guilherme Maciel sul brano di Camille Saint-Saens, estratto dal Carnevale degli animali e già ampiamente noto per essere stato colonna sonora de La morte del cigno di Fokine e Pavlova. Sfavillante invece il secondo passo a due, Rubies, tratto dal capolavoro di Balanchine, Jewels.

. Ma “L’Aquila si veste di stelle” sarà anche l’occasione di vedere due artisti italiani che brillano all’estero: Francesco Costa, già solista dell’Opera di Vienna e oggi free lance, interprete qui di due brillanti e virtuosistici

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