Culture — 23/10/2014 at 23:01

Al Teatro Olimpico di Vicenza va in scena il Premio Rete Critica e il convegno “Cretinismo e spettacolo”

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VICENZA – Il Premio Rete Critica 2014 è in dirittura d’arrivo con la finale e l’assegnazione delle tre categorie premiate che avverrà domenica 26 ottobre al Teatro Olimpico di Vicenza. Le segnalazioni finaliste sono il frutto di precedenti voti che ben 27 siti e blog di informazione e critica teatrale, hanno disegnato la mappa di quello che di nuovo e interessante sta accadendo sulle scene: italiane a partire dagli spettacoli, compagnie, attori o attrici, ma da questa edizione sono state incluse due nuove categorie: la progettualità/organizzazione; le strategie comunicative virali.
Quella che risulta dalla lettura delle candidature è un’inedita mappa del nuovo, grazie anche alla curiosità e alla sensibilità di una rete di osservatori e studiosi diffusa in tutta Italia, in grado dunque di anticipare e intercettare il cambiamento. I finalisti dell’edizione 2014 dell’edizione 2014 del Premio Rete Critica sono per la categoria Compagnia/spettacolo: Tindaro Granata (5 voti); Carrozzeria Orfeo (4 voti); CollettivoOCinetico (4 voti); Opera Pezzentella di Mimmo Borrelli (4 voti). Per la categoria Organizzazione/Progetto: Archivio Zeta (5 voti) E la volpe disse al corvo… (Socìetas Raffaello Sanzio e Comune di Bologna con 4 voti), IT Festival (4 voti). Terza categoria è quella della Strategia di comunicazione virale: InBox (Straligut Teatro) (5 voti), RomaEuropa (5 voti), Volterra Teatro (5 voti). Il primo risultato analizzato è la provenienza territoriale dei finalisti che appare in maggioranza appartenente al Nord della penisola, con alcune presenze al Centro Italia, per appartenza, residenzialità e formazione. Archivio Zeta si posiziona tra la Toscana e l’Emilia Romagna, Straligut Teatro ha residenza nella regione Toscana, Tindaro Granata se pur di origini siciliane, è milanese per formazione ed esperienza artistica, Carozzeria Orfeo è di Mantova in Lombardia, Volterra Teatro e Armando Punzo, originario di Napoli ha casa e lavoro a Volterra e quindi Toscana. La Societas Raffaello Sanzio è una realtà di nascita emiliana, mentre RomaEuropa si posiziona sulla capitale. Resta Borrelli a “difendere” un caposaldo del teatro al Sud, essendo napoletano.

olimpico

LABORATORIO OLIMPICO: ALL’ODEO OLIMPICO DI VICENZA

TRE GIORNI FRA «CRETINISMO E SPETTACOLO»,

WORKSHOP PER GIORNALISTI E PREMIO RETE CRITICA

L’evento, giunto alla nona edizione, è un percorso dell’Accademia Olimpica realizzato d’intesa e col sostegno del Comune di Vicenza e in collaborazione con Rete Critica

«Cretinismo e Spettacolo». Questo il curioso titolo scelto per il convegno di apertura della IX edizione di Laboratorio Olimpico in programma nell’Odeo del Teatro Olimpico di Vicenza da venerdì 24 a domenica 26 ottobre: percorso dell’Accademia Olimpica – ideato dal vicepresidente Cesare Galla e dall’accademico Roberto Cuppone, che ne è il direttore artistico – realizzato d’intesa e col sostegno del Comune di Vicenza e in collaborazione con Oliviero Ponte di Pino, Rete Critica (associazione di blog e testate online) e, per la parte organizzativa, Theama Teatro.

Il tema sarà discusso nell’intera giornata di venerdì (dalle 10 alle 19) e nella mattinata di sabato (dalle 9.30) fra relazioni, dibattiti e performances, con la partecipazione degli studenti delle Scuole superiori di Vicenza e in videoconferenza con alcune Università italiane. Interverranno tra gli altri i giornalisti Gian Antonio Stella e Giulio Giorello, il sociologo Ilvo Diamanti, lo scrittore ed editore Oliviero Ponte di Pino, i docenti Vincenza Di Vita, Philip Goudard, Paolo Puppa e Paolo Vidali, gli operatori teatrali Enrico Castellani di Babilonia Teatri (di scena all’Olimpico il 25 e 26 ottobre con la nuova produzione “Jesus”), Marco Martinelli del Teatro delle Albe (in videoconferenza per la prima assoluta di “Una vita agli arresti”) e Mario Perrotta. Arricchiranno il programma performances di Vasco Mirandola, Paolo Puppa e Alessandro Renda.

Roberto Cuppone
Roberto Cuppone

«L’aggettivo “cretino” – spiega il direttore artistico Cuppone – deriva dal provenzale crétin, letteralmente “cristiano”, con una doppia valenza: quella di “povero cristo”, vittima della crudeltà della vita; e quella spregiativa, ad indicare l’inadeguatezza (e forse la ribellione) a una vita sempre più “intelligente” e complicata. Forse proprio per questa ambivalenza – continua Cuppone – il “cretinismo” è atteggiamento sempre più praticato nella nostra cosiddetta società dello spettacolo: dal teatro, cui da sempre ha prestato figure archetipiche, è passato a tutti i media alla ricerca di quel facile consenso che l’ingenuo suscita da sempre, per essere comico e tragico nello stesso tempo. Ma in questo uso crescente del “cretinismo” nello spettacolo e in genere nella comunicazione di oggi, chi inganna chi? È lo spettatore che si prende gioco del “cretino”, o è l’attore/il mercato che, facendo sentire superiore lo spettatore, lo consegna alla sua impotenza e incapacità di partecipare veramente del destino degli altri?».

Concluso il convegno, nel pomeriggio di sabato 25 (dalle 15 alle 19) il Laboratorio proseguirà con un workshop per giornalisti dal titolo «Il giornalismo culturale tra carta e rete: strumenti, evoluzione, deontologia», corso di aggiornamento a cura di Rete Critica in collaborazione con l’Accademia Olimpica. Al centro della discussione saranno le trasformazioni dell’informazione culturale in un ambiente reso sempre più complesso dalla compresenza di media tradizionali e via web. Il corso è gratuito, con un massimo di 50 iscritti, più eventuali uditori. Tra gli interventi, quelli di Anna Bandettini, Marzio Breda, Francesca De Sanctis, Cesare Galla, Laura Gemini, Massimo Marino, Oliviero Ponte di Pino e Roberto Rizzente.

Nella mattinata di domenica 26 ottobre (dalle 10) si procederà infine all’assegnazione del Premio Rete Critica, giunto alla terza edizione.

Per informazioni, Accademia Olimpica (0444 324376), Ufficio Theama Teatro (0444 322525) e Rete Critica (retecritica.wordpress.com).

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