Contributi critici, Culture, Pensieri critici — 23/11/2015 at 21:43

La critica verso quali scenari futuri: carta e web a confronto

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MILANO . Con “Media e spettacolo: informazione ormai virtuale?” si è dato titolo e obiettivo il Convegno indetto il 20 a Palazzo Sormani di Milano dalla Fondazione Paolo Grassi e dalle Associazioni Nazionali Critici Teatro (ANCT) e Critici musicali (ANCM). Si è voluto verificare la possibilità di un dialogo tra mondo della comunicazione in genere e performing arts in particolare, che sia “reale”, pur nell’era virtuale, e “civile”, pur nella riduzione di spazi dedicati che incoraggia la compressione apodittica del messaggio. Ai lavori, aperti dal maestro Riccardo Chailly e da Davide Rampello e spartiti in sette tavoli tematici, hanno dibattuto editor e critici sia della carta stampata, tra cui i presidenti delle rispettive Associazioni, Giulio Baffi e Angelo Foletto – che ha notato più sensibilità  sugli spazi dell’on-line da parte di teatro e danza rispetto alla musica – sia del web, tra cui antesignani di siti come Oliviero Ponte di Pino con il sito “ateatro”.
Pur a fronte di amministrazioni virtuose (Carlo Fuortes sovrintendente dell’Opera di Roma) si è lamentata la strozzatura del sostegno statale (Elio De Capitani) e si è fatto appello a una maggiore apertura da parte delle istituzioni culturali italiane a modalità e situazioni internazionali (Giorgio Zanchini Radio Rai, il critico Andrea Porcheddu, il compositore Luca Francesconi).
La necessità, riaffermata da Ferruccio de Bortoli, ex direttore del Corriere della Sera, del permanere della funzione intermediatrice del critico, on paper/on web, e l’esigenza di una continua relazione tra Media e Spettacolo sono diventate mozione del Convegno.

convegno Milano

Abstract:  On (Chorus) Line

La linea di separazione, reale e/o virtuale, tra scena e platea si è ridotta, il rapporto tra chi fa e chi vede è sempre più diretto, senza mediazioni di altre figure (autore, regista, critico), per fruire di uno spettacolo dal vivo –teatro, danza, musica- postdrammatico, non più rappresentazione di un testo, ma presentazione PRESENZA, evento che in un dato spazio e tempo comunica al ricettore la propria natura fisica, sensoriale; o PARVENZA per la natura cibernetica, virtuale del mezzo di trasmissione. Se lo spettatore è più autonomo nelle scelte, questa sua fruizione “diretta” genera caotici terreni espressivi, un “wild web” di siti, blog, tweet tra gli stessi spettatori.
Credo che invece il CHORUS LINE debba restare, incarnato dal critico professionista, non giudice (il verbo greco “krinein” significa osservare, scegliere e da ultimo giudicare), ma approfonditore e garante dell’evento successo, custode dell’opera. E che proprio questo tipo di mentalità critica possa alimentare i giornali on paper per farne luogo di pensiero più che di informazione.

convegno Milano 1

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