PARIGI
Odéon Théâtre de l’Europe
Riccardo III La regia di Thomas Jolly, anche in scena nel ruolo protagonista del sovrano crudele e deforme con gesti e canzoni da rockstar (che fanno pensare al Freddy Mercury dei Queen), sceglie nel grande serbatoio scespiriano elementi della dark comedy più che della tragedia: i sicari si muovono come clowns, i proiettori robot suggeriscono un mondo disumano. Nel cast Bruno Bayeux, Nathan Berat
(fino al 13/2)
BERLINO
Volksbühne Großen Haus
Judith La tragedia del tedesco Friedrich Hebbel datata 1840 su di un personaggio biblico apocrifo, la donna prigioniera che taglia la testa al pagano Oloferne, fa da elemento di partenza alla regia di Frank Castorf: dalla vicenda si ricavano riferimenti ai rapporti Est-Ovest, ai fatti terroristici di oggi. Con Jasna Fritzi Bauer, Stefan Kolosko, Birgit Minichmayr, Mex Schlüpfer, Martin Wuttke
(fino al 28/1; dal 12 al 25/2)
MILANO
Piccolo Strehler
Gaudeamus A un quarto di secolo dal debutto torna l’opera cult del regista russo Lev Dodin con la compagnia del Maly Teatr e giovani attori dell’Accademia di San Pietroburgo: il piccolo contingente militare protagonista già allora, all’epoca della Caduta del Muro di Berlino, rappresenta ora il rapporto dei singoli tra loro e con il sistema, giusto o ingiusto che sia, e la violenza della vita
(dal 27 al 31/1)
MILANO
Teatro Franco Parenti
Una casa di bambola di Henrik Ibsen. Con Filippo Timi, Marina Rocco La regia di Andrée Ruth Shammah capovolge la tradizionale lettura: ad essere indagato è l’universo maschile (i cui personaggi vengono “condensati” nell’interpretazione di Timi) andato in crisi perché tradito dall’improvviso cambiamento di Nora che lo aveva reso suo prigioniero, appunto, in una casa di bambola
(dal 28/1 al 24/2)
http://www.teatrofrancoparenti.it
UDINE
Teatro Palamostre
Viva Pasolini! Debuttano lo stesso giorno “Il treno” ideato e diretto da Rita Maffei che, in complessive 6 ore divise in 6 episodi, ripercorre assieme al pubblico il viaggio di Pier Paolo Pasolini dal Friuli amato all’avventura di Roma nel 1950. Invece, Ricci/Forte nel loro “Ultimo inventario prima di liquidazione” indagano sul presente con lo stesso bisogno provocatorio di verità dello scrittore poeta
(dal 28/1)
BOLOGNA
Teatro Comunale
Attila Opera giovanile di Giuseppe Verdi, ambientata ad Aquileia. Dirige Michele Mariotti, regia di Daniele Abbado. L’allestimento si muove tra omaggio alla natura e politica, mentre la figura del protagonista, il re degli Unni, si rivela, in contrasto con la vulgata storica, autentica portatrice di valori. Attila è affidato a Ildebrando D’Arcangelo, Odabella è Maria José Siri
(fino al 31/1)
BERLINO
Schaubühne
Die Mutter La Madre, dramma didattico di Bertolt Brecht scritto nel 1932 e ispirato all’omonima novella di Maxim Gorki. La protagonista, Pelagea Vlassova, diventa “madre” del movimento di rivolta dei giovani rivoluzionari e non smette di combattere anche dopo la morte del figlio Pavel. Musiche di Hanns Eisler. Regia di Peter Kleinert, con e attori dell’Accademia d’Arte drammatica
(fino al 7/2)
scrivere a claudia.provvedini@gmail.com
