Va in scena in prima nazionale sabato 24 marzo alle 21 al Teatro Paisiello di Lecce, Divenire animale, uno spettacolo per Fabio Tolledi.In scena recitano gli attori della Compagnia Astràgali Lenia Gadaleta, Roberta Quarta, Serena Stifani, Fatima Sai, Antonio Palumbo, Gaetano Fidanza, Iula Marzulli, Manuela Mastria, Eleonice Mastria, Francis Léonési, Tiziana Pezzuto, Simonetta Rotundo, Stefania Romano, Chiara Verardi. Consulenza filosofica: Benedetta Zaccarello. Musiche: Canio Fidanza e Gaetano Fidanza. Regia di Fabio Tolledi.
Lo spettacolo debutta nell’ambito della Giornata mondiale del Teatro organizzata dall’ ITI, di cui il regista Tolledi è il nuovo presidente italiano. Liberamente tratto da Uccelli di Aristofane e da Il verbo degli Uccelli di Attar, Divenire animale riflette sull’ umana condizione contemporanea e lo fa riconquistando lo spazio della commedia, che (lontano dalle formule televisive) rivendica la necessità di dire delle categorie del politico, chiamando in causa il tema della sovranità, della crisi della città e della forma- stato.
E se Lysistrata (il lavoro precedente) della Compagnia Astràgali, indagava il nesso potere – oscenità – riso attraverso una risata sfrenata, qui la vista si opacizza e si eleva, lo sguardo si apre alla trasformazione e alla germinazione. Cosa significa “divenire animale” nella crisi della città? E ancora si può “divenire animale” in una prospettiva deleuziana, scevra dall’addomesticamento o dall’ assoggettamento?
Questi interrogativi rimangono aperti, sono appunto in divenire. Trasformarsi significa allora riconquistare la dimensione prometeica del desiderio, della sfida al sistema e alle istituzioni, laddove il molteplice trova accoglienza e le categorie dicotomiche di uomo e donna, giusto e sbagliato cadono. Il coro tesse lo sviluppo drammaturgico della vicenda attraverso delle songs, di chiara derivazione brechtiana (musiche originali di Fabio Tolledi e Canio Fidanza)
Dalle songs, all’ attenzione per l’immagine. La loro potenza evocativa si declina attraverso luce e trasparenza. Ma se la materia è quanto mai compatta, l’azione scenica punta ad essere semplice ed essenziale, i corpi sono corpi danzanti, corpi che librano in una ricerca d’attore dove è possibile praticare il suono presso il proprio senso.
Nelle sue note di regia, Fabio Tolledi spiega che «c’è una questione sostanziale, quella della consapevolezza del fallimento della città. Che è propria di un momento così significativo di crisi. Dire c’è crisi, significa affermare con evidenza la crisi della politica. La polis per vivere ha bisogno di una forma di governo, la politica è l’esercizio della polis. Nella dialettica che esiste tra cittadino e barbaro, tra colui che è all’interno del ruolo di cittadino e colui che ne è escluso, è chiara la relazione tra ciò che è riconosciuto ed ha statuto di esistenza e colui che non è riconosciuto, che è reso muto, non-persona».
Promo dello spettacolo
http://www.youtube.com/watch?v=IIGgPP-YIEk&feature=share
Repliche successive: 21 aprile Teatro Comunale di Nardò
15 giugno Teatro Traetta di Bitonto
www.astragali.org
Tel. 0832 306194
press@astragali.org
Il nuovo Centro Italiano dell’International Theatre Institute (ITI), che ha sede a Lecce presso Astràgali Teatro e presieduto dal regista Fabio Tolledi, promuove una serie di iniziative legate al 50° anniversario della Giornata Mondiale del Teatro, tra cui la lettura del Messaggio internazionale.
Ogni anno il 27 marzo una personalità del mondo del teatro è invitata a condividere le proprie riflessioni sul tema del Teatro e della Pace tra i popoli. Questo “messaggio internazionale”, è tradotto in diverse lingue ed è, poi, letto davanti a decine di migliaia di spettatori. La lettura del Messaggio è inserita all’interno di una serie di iniziative promosse da artisti, attori, operatori culturali e intellettuali di tutto il mondo che danno vita ad un fitto calendario di spettacoli e incontri presso tutti i Centri ITI nel mondo e in tutti i teatri che sposano l’iniziativa. Quest’anno la redazione del Messaggio è affidata all’attore John Malkovich, che ne darà lettura durante la cerimonia ufficiale che si svolgerà il 22 marzo presso la sede UNESCO dell’ITI a Parigi.
Tra gli autori del messaggio Jean Cocteau, Arthur Miller, Luchino Visconti, Eugène Ionesco, Wole Soyinka, Peter Brook, Ariane Mnouchkine.