Il Festival Primavera dei Teatri di Castrovillari rischia la cancellazione per l’evidente cecità degli amministratori pubblici, incapaci di gestire un bene collettivo della cultura italiana, in una delle zone più depresse economicamente in Italia. Il festival è diventato un punto di riferimento per la drammaturgia contemporanea e d’avanguardia la creatività del Sud e rappresenta un luogo di incontro in cui artisti provenienti da diversi percorsi di vita possono scambiare le proprie esperienze Nel corso degli anni, Primavera dei Teatri ha contribuito all’affermazione di numerose compagnie. Nel 2010 il festival è stato insignito del Premio Speciale UBU, Organizzato e diretto da Verticale Scena per la direzione di Saverio La Ruina e Dario De Luca
Pubblichiamo di seguito l’accorato appello di Renato Palazzi, critico teatrale del Sole 24 Ore e di My Word.
Alla cortese attenzione di Mario Caligiuri, assessore alla Cultura della Regione Calabria
Gentile Assessore,
Apprendiamo con incredulità che il festival “Primavera dei Teatri”, dopo dodici anni di continua crescita, non potrà svolgersi nel periodo previsto, a causa di un ritardo nella pubblicazione del bando di accesso ai finanziamenti. Ci auguriamo che questo non comporti una sua definitiva soppressione: ma va pur sempre rilevato che per una manifestazione dall’andamento ciclico, quale è un festival, la collocazione in uno stesso periodo temporale, destinato a restare sempre quello, è un requisito comunque indispensabile.
È un dato di fatto che “Primavera dei Teatri”, nelle sue dodici precedenti edizioni, ha fatto di Castrovillari la sede deputata di uno dei più importanti appuntamenti della stagione teatrale, una vetrina prestigiosa e un fondamentale punto di riferimento soprattutto per i gruppi del Sud – che ne sono stati valorizzati e imposti all’attenzione del pubblico e degli operatori – ma anche per le realtà più vivaci dell’intero panorama nazionale.
Siamo tutti consapevoli delle difficoltà del momento. Ma non è coi tagli alla cultura che il Paese uscirà dalla crisi. Un’iniziativa come “Primavera dei Teatri”, pur nelle ristrettezze e nelle incertezze politiche attuali, non può e non deve essere considerata come un di più, una ciliegina sulla torta: da quando il festival esiste, ha sicuramente avuto delle significative ricadute sul territorio, ha incrementato le risorse del turismo, ha positivamente inciso sui bilanci di alberghi e ristoranti.
Ha contribuito inoltre a sostenere l’attività imprenditoriale di quelle piccole aziende che sono, non dimentichiamolo, le compagnie e gli organismi teatrali: ha incoraggiato le produzioni, ne ha alimentato la circuitazione, ha creato o mantenuto posti di lavoro. Ha inoltre fatto vivere la fantasia e il pensiero in un’area che altrimenti ne sarebbe stata esclusa. Ha dato una prospettiva, e ha offerto forse una speranza nel futuro, a tanti giovani attori e spettatori.
Proprio per tutte queste ragioni, sapere che “Primavera dei Teatri” rischia di essere cancellato per mancanza di fondi sarebbe doloroso. Ma scoprire che esso è seriamente messo in forse da un semplice rallentamento burocratico, da una trascuratezza, da un’incuria risulterebbe del tutto inaccettabile.
Fiduciosi in una qualche pronta soluzione del problema, vi porgiamo i più cordiali saluti.
Renato Palazzi
Hanno aderito:
Antonio Audino, Anna Bandettini, Caterina Barone, Claudia Cannella, Gianfranco Capitta, Sara Chiappori, Rodolfo Di Giammarco, Renzo Francabandera, Francesca Gambarini, Roberto Giambrone, Maddalena Giovannelli, Maria Grazia Gregori, Gianni Manzella, Enrico Marcotti, Massimo Marino, Simone Nebbia, Valeria Ottolenghi, Renato Palazzi, Magda Poli, Andrea Porcheddu, Francesca Serrazanetti, Marino Sinibaldi, Lisa Gilardino (Performing arts producer and curator), Andrea Pocosgnich, Sergio Lo Gatto, Roberto Rinaldi.
Le adesioni all’appello di Renato Palazzi vanno indirizzate a:
direttore@rumorscena.it
redazione@teatroecritica.net
redazione@iltamburodikattrin.com