RUMOR(S)CENA – MODENA – Trasparenze Festival IX edizione “Abitare Utopie” dal 27 luglio all’8 agosto a Modena, Castelfranco Emilia e Gombola, borgo dell’Appennino modenese: spettacoli, concerti e incontri, per 12 giorni di riflessione e conoscenza del territorio e per costruire una connessione tra Carcere, Città e Appennino.
Un Festival organizzato da Teatro dei Venti e ATER Fondazione, in collaborazione con il Coordinamento Teatro Carcere Emilia Romagna, con il contributo della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Modena e della Fondazione di Modena, con il patrocinio del Comune di Polinago.
Il programma prevede il primo Festival del Coordinamento Teatro Carcere Emilia Romagna, in occasione del decennale della fondazione. Nasce Trasparenze di Teatro Carcere, una panoramica su spettacoli e attività delle compagnie che operano negli Istituti della regione: Teatro del Pratello (Bologna), Teatro Nucleo (Ferrara), Associazione Con…Tatto (Forlì), Cooperativa Le Mani Parlanti (Parma), Lady Godiva Teatro (Ravenna), MaMiMo – Teatro Piccolo Orologio (Reggio Emilia) e Teatro dei Venti (Modena e Castelfranco Emilia), compagnia organizzatrice del Festival e membro fondatore del Coordinamento.
Martedì 27 luglio alle ore 16.00 debutta “Odissea”, progetto biennale del Teatro dei Venti che mette in relazione le Carceri di Modena e Castelfranco Emilia, con repliche il 28, 29 e 30 luglio. Ingresso riservato agli spettatori autorizzati. Alle ore 21.30, la Compagnia del Pratello, porta in scena “PADRE, GUARDAMI! secondo studio”, esito di un laboratorio con ragazzi in carico ai Servizi della Giustizia Minorile e rappresenta la penultima tappa del progetto “Padri e Figli”.
Il reading “Lettere dalla Tempesta”, a cura dell’associazione “Con…tatto”, che porta in scena il progetto epistolare ispirato all’opera Shakespeariana, con la lettura degli scritti dei detenuti della Casa Circondariale di Forlì, a cura di Sabina Spazzoli e Michela Gorini.
Il 28 luglio“Album di Famiglia” del Teatro Nucleo: proiezione del film mediometraggio tratto dallo spettacolo di Horacio Czertok e Marco Luciano con gli attori detenuti della Casa Circondariale “C. Satta” di Ferrara; a seguire “Lo zio Claudio”, monologo spin-off dallo spettacolo “Album di Famiglia”, con Alcide Bravi.
Il 29 luglio presentazione della rivista Quaderni di Teatro Carcere e a seguire il recital “PADRI E FIGLI”
Il 30 luglio alle 20.30 presentazione del progetto SOGNALIBERO, Premio letterario nazionale per le Carceri, promosso da Comune di Modena, Ministero della Giustizia, con il sostegno di BPER Banca.
Odissea e il progetto Freeway
“Odissea”, la nuova produzione di Teatro dei Venti, si sviluppa per una durata di tre ore circa, in diversi luoghi della città: il parco antistante il Teatro dei Segni di Modena, l’edificio teatrale e i suoi spazi interni, un bus navetta, le carceri di Modena e di Castelfranco Emilia, le strade che si attraversano per spostarsi da un luogo all’altro.
“Odissea” nasce all’interno del progetto Freeway, realizzato con i partner aufBruch (Germania), Fundacja Jubilo (Polonia) e UPSDA (Bulgaria) e promuove la creazione artistica, la formazione degli operatori teatrali, l’audience development e lo scambio di buone pratiche di Teatro in Carcere a livello europeo.
Durante le giornate di prove Le giornate di “Odissea” sono l’occasione per il primo meeting di progetto in presenza dall’inizio della pandemia. A Modena si ritroveranno rappresentanti delle realtà partner, degli operatori teatrali e degli spettatori provenienti dai Paesi coinvolti, per partecipare allo spettacolo e per uno scambio di pratiche.
Trasparenze a Gombola
Dal 30 luglio all’8 agosto, il Festival si sposta in Appennino, con l’invito a diventare Spettatori Residenti, una formula ideata per scoprire il borgo di Gombola e il territorio circostante.
Il debutto di “Passione”, spettacolo collettivo creato dal Teatro dei Venti con i cittadini del luogo, attraverso una cooperazione e un percorso di prove iniziati nel febbraio 2021 insieme agli attori del Teatro dei Venti. Drammaturgia e regia Vittorio Continelli e Stefano Tè.
Lo spettacolo nasce dal recupero di una tradizione che appartiene alla comunità, la rappresentazione della Passione, realizzata dagli anni ’30 del Novecento ai primi anni Duemila, per giungere a una rivisitazione contemporanea. Dal 3 agosto alle ore 19.30 fino al 6 agosto.
Domenica 1 agosto alle 11.00 al Mulino di Gombola il libro “Un teatro per il XXI secolo. Lo spettacolo dal vivo ai tempi del digitale” di Oliviero Ponte di Pino, un’occasione per dialogare sui progetti in corso e sulle possibili connessioni con il territorio.
Gli spettacoli nel borgo
Il borgo di Gombola sarà abitato da spettacoli e performance di artisti e compagnie della scena nazionale. Sabato 31 luglio, alle 21.00, Oscar De Summa in “L’ultima eredità”, la storia di un doppio viaggio, geografico ed emotivo. L’1 agosto alle 21.30, “Pragma” di Teatro Akropolis, uno studio sul mito di Demetra. Alle 22 Andrea Cosentino con “Fake Folk”, un progetto di riconquista critico-carnevalesca della piazza e del folklore attraverso le nuove tecnologie e la partecipazione degli abitanti del territorio.
Il 7 agosto il Teatro dei Venti presenta “Polittico della Felicità”, uno studio con la drammaturgia di Azzurra D’Agostino, che insieme a “Odissea”, “Passione” e “Padri e Figli” ( progetto in relazione con le Carceri), è parte di un processo di lavoro che tende verso “Il Figliol Prodigo”, prossimo spettacolo per spazi urbani di grandi dimensioni. Alle 21.00 Accademia Minima presenta “Furore.”, racconti e ballate dal romanzo di Steinbeck, con Matteo Pecorini, Francesco Chiantese e Antonio Speciale; alle 21.30 Leviedelfool riportano in vita il mito di Dioniso, con “Baccanti”, spettacolo di e con Simone Perinelli, aiuto regia di Isabella Rotolo; con gli allievi diplomati dell’Accademia D’arte Drammatica Cassiopea di Roma; musiche originali di Camera. Alle 22.30 Michele Santeramo con “Di Malavoglia”, ispirato al celebre romanzo “I Malavoglia” di Verga. L’8 agosto alle 19.00 Balletto Civile porta in scena “PEZZO ORBITALE”: un happening fisico, un esercizio di ascolto puro tra voce corpo e musica. Alle 21.00, “Radio Clandestina” di Ascanio Celestini, che ricostruisce i giorni che precedono e seguono l’eccidio nazista delle Fosse Ardeatine, nel corso dell’occupazione nazista di Roma.
Musica e concerti
Il 30 luglio alle 22.00 Ambrogio Sparagna artista della musica popolare europea presenta lo spettacolo musicale “Viaggio in Italia – La musica e i balli del Belpaese”. Il 31 luglio la Banda Rulli Frulli, un progetto di musica, integrazione e riutilizzo creativo dei materiali di recupero. Il 1 agosto “Ayom” un mix di suoni brasiliani, tropicali, afrolatini e afrolusitan dopo lo spettacolo di Andrea Cosentino. Venerdì 6 Agosto alle 21.30 la cantautrice Cristina Donà con l’anticipazione del nuovo disco “deSidera”. Sabato 7 agosto, alle 17.00 al Mulino di Gombola, I Violini di Santa Vittoria, nell’ambito del progetto Macinare Cultura con un repertorio di musiche anni Venti/Trenta del Novecento, melodie e ritmi di una cultura popolare e contadina.
Eusebio Martinelli Gipsy Orkestar, l’8 agosto alle 22.30. Un gruppo di solisti in un viaggio musicale dalle sonorità gitane, in un contesto di festa ed energia, pur restando in una dimensione di ascolto.
Performance nel bosco
Il Festival è l’occasione per immergersi nei sentieri che attraversano il territorio, a partire dal 31 luglio alle ore 10.00, con “Abitare la Terra” di Silvio Castiglioni, repliche alle 15.00 e il 1 agosto alle ore 6.00 e 15.00. Un’azione teatrale itinerante per piccoli gruppi di spettatori, pellegrini che si mettono in cammino disposti ad accettare la disciplina del silenzio, secondo una pratica messa a punto nel teatro delle sorgenti da Jerzy Grotowski, al fine di ottenere una mente calma e una buona disponibilità all’ascolto: della terra, dei viventi e della luce. Il silenzio come dono reciproco, in una solitudine condivisa.
“Trekking Coreografico #corposelvatico” di Silvia Gribaudi, domenica 8 agosto alle 16.00 e alle 18.00, è un percorso realizzato nel bosco di Gombola, dopo mesi di pandemia in cui i nostri corpi sono stati dimenticati e vissuti in un modo nuovo, a volte sconosciuto. È un cammino in cui risvegliare i nostri sensi e farci “toccare” da visioni danzanti sparse tra le cortecce di alberi che parlano alla nostra voce più profonda ed antica.
Spettatori residenti
“Spettatori Residenti” per scoprire il borgo di Gombola e il territorio circostante.
La radio
Quest’anno il Festival sarà raccontato dalle incursioni radio della trasmissione “Pionieri dell’Invisibile”, la trasmisisone ideata e condotta da Stefano Tè, in collaborazione con Francesco Chiantese e Vittorio Continelli, su Cosmic Fringe Radio, la webradio di Artisti in Piazza – Pennabilli Festival, sul sito www.cosmicfringeradio.com
Dal 29 luglio due finestre quotidiane di 30 minuti, alle 14.00 e 20.00, a cura di Francesco Chiantese e in diretta, domenica 1 agosto ore 20.00, con la partecipazione dei cittadini di Gombola e Polinago.
Abitare Utopie
«Il titolo della nona edizione di Trasparenze, “Abitare Utopie”, – dichiara Stefano Tè, direttore artistico del Festival e del Teatro dei Venti – rimanda alla cura quotidiana dei luoghi e delle relazioni, al mantenimento di un presidio, che in quest’ultimo anno è stata la nostra pratica necessaria. L’evento Manifesto di questa pratica, il momento in cui la comunità si allarga e accoglie, mettendo in connessione luoghi diversi e diverse sensibilità. Costruito insieme ad ATER Fondazione, che ha sposato il nostro progetto a Gombola, consentendoci di invitare artisti della scena nazionale, insieme al Coordinamento Teatro Carcere Emilia Romagna, che ha scelto Modena per una retrospettiva sull’attività nelle Carceri della regione. Sostenuto da una pluralità di istituzioni e da tante realtà che collaborano alla buona riuscita, in tutti i territori coinvolti. Un Festival immaginato insieme agli Abitanti Utopici, i cittadini che ci affiancano e cooperano nella cura dei luoghi e dei progetti.
Insieme alla nostra comunità ci prendiamo il rischio di sperimentare accostamenti inediti, il contatto con il diverso, la cooperazione creativa. Perché il Teatro ha la funzione di creare un rituale con la comunità, di preparare un’attitudine alla trasformazione dei luoghi, un’attitudine a superare le soglie che ci separano dal diverso. Le Carceri così diventano parte del racconto e parte della Città, come nello spettacolo “Odissea”, che debutterà nell’ambito del progetto europeo Freeway dopo due anni di lavorazione, Gombola diventa un Teatro a cielo aperto per “Passione”, lo spettacolo collettivo creato insieme ai cittadini del luogo, e per tutti gli altri eventi che abiteranno quotidianamente il borgo.
È un Festival che vi invitiamo a vivere da Spettatori Residenti, con una presenza quotidiana, con un ritmo fuori dalla routine. Per sperimentare un Teatro come luogo aperto, capace di lavorare sull’immaginario e di ricucire relazioni interrotte».
L’intesa con Ater
«Trasparenze 2021 s’inserisce nel clima di frenetica ripartenza che ha contraddistinto quest’estate, di riaperture per lo spettacolo dal vivo – dichiara Roberto De Lellis – direttore di ATER Fondazione. Il progetto di quest’anno è contrassegnato dalla nuova intesa siglata tra ATER Fondazione e Teatro dei Venti, che prevede la co-direzione artistica del Festival per la parte che si svolge nel suggestivo borgo di Gombola, sull’Appennino modenese. Tutta la manifestazione è all’insegna del teatro contemporaneo e dell’innovazione, con il forte intento di sottolineare quanto sia importante in questa fase recuperare l’essenza originaria del teatro, la sua capacità unica di costruire relazioni e di ridare senso alla vita di comunità. Un messaggio che riteniamo indispensabile per dare un forte segno di cambiamento, in favore di un teatro partecipato e al servizio della collettività.»