Il mese di luglio è tradizionalmente costellato di festival teatrali sparsi un po’ ovunque sul territorio nazionale. Si va da Castiglioncello (Livorno) con Inequilibrio/Armunia Festival Costa degli Etruschi, dedicato alla nuova scena tra teatro e danza, dal 1 al 10 luglio (www.armunia.it). Dalle coste tirreniche si passa all’Adriatico dove ci attende Santarcangelo (Rimini) con il suo Festival internazionale del teatro in piazza, 8 – 17 luglio (www.santarcangelofestival.com) Risalendo verso nord troviamo Pergine Spettacolo Aperto (1 -23 luglio) a Pergine (Trento) con la sua 36 esima edizione è il festival più longevo del Trentino (www.perginefestival.it). A est prende il via dal 30 giugno al 2 luglio Omissis Festival del teatro contemporaneo a Gradisca d’Isonzo, Gorizia. (www.omissisfestival.com) Ritornando in Trentino dal 22 al 30 luglio non si può perdere il Festival Drodesera Centrale di Fies a Drò (Trento), (www.centralefies.it) Dal 28 giugno al 3 settembre il Bassano Opera Festival a Bassano del Grappa e in tutto il Veneto. (www.operaestate.it). Un’offerta ricca di programmi e proposte, spettacoli e debutti nazionali, produzioni nate specificatamente per i luoghi teatrali che li ospitano. Colpisce lo sforzo organizzativo, produttivo ed economiche delle direzioni artistiche, costrette a fare i conti con bilanci e finanziamenti decurtati, ridotti a poche migliaia di euro in certi casi, per una volontà bieca della politica che ritiene sia poco “produttivo” fare cultura, investire sul teatro e in particolar modo su quello contemporaneo. Eppure questi festival sono la prova lampante che la creatività e la passione di centinaia di artisti, registi, compagnie teatrali, organizzazioni culturali, non intendono cedere. Faticosamente sopravvivono ma ciò che fanno è vitale e carico d’energia. L’Italia migliore è questa.