GENOVA – Per coloro che hanno conosciuto i fasti dell’indimenticabile Festival Internazionale del Balletto di Nervi, ma anche e forse soprattutto per chi non ha avuto la fortuna di respirare e vivere quegli anni così elettrizzanti e gloriosi, è in uscita l’ultimo libro di Francesca Camponero, giornalista e critico, Stelle della danza sotto il cielo di Nervi (edizioni Cordero), presentato il 23 giugno presso l’Auditorium del Teatro Carlo Felice di Genova, con il patrocinio dello stesso Teatro e del Goethe Institut ed inserita nel calendario della II edizione del Genova Outsider Dancers 2017.
Il Festival Internazionale del Balletto di Nervi di Genova è stata la prima manifestazione interamente dedicata alla danza nata nell’Italia del dopoguerra e che rimase unica nel suo genere per molti anni. Promotore e creatore del Festival fu Mario Porcile, uomo di alto spessore umano e culturale, il quale oltre ad essere a capo della complessa macchina organizzativa, fu abile nel creare un’atmosfera in cui era piacevole stare e ritornare, un impresario di grande personalità e cultura, stimato da tutti, attivo in un’epoca favorevole alla costruzione di nuove forme spettacolari di valore: per allestire gli spettacoli scelse l’ampia area dei parchi di Nervi, dove si svolse il primo festival dall’8 luglio all’8 agosto 1955. La kermesse trasformò Genova in un punto di riferimento non solo per danzatori, coreografi e compagnie di balletto di fama, ma soprattutto per il pubblico italiano, europeo ed internazionale. Porcile portò nella incantevole cornice de i Parchi, in molti casi per la prima volta in Italia, danzatori come Margot Fonteyn, Rudolf Nureyev, Vladimir Vassilev ed Ekaterina Maximova, Yvette Chauvirè, Erik Bruhn, Louis Falco, Alvin Nikolais, Alvin Ailey, Carolyn Carlson.
Tra gli ospiti della presentazione, condotta da Ginni Gibboni, vi erano la ex prima ballerina dell’Arena di Verona Lia Musarra, Maurizio Tamellini, ex danzatore solista, tra gli altri, di Roland Petit ed attualmente direttore artistico del dipartimento danza del Teatro Alfieri di Castelnuovo Garfagnana e Stefano Giannetti coreografo, maitre de ballet di fama internazionale, già Direttore del Northern Ballet: tutte figure di spicco della danza di allora e di oggi e che hanno voluto essere presenti per ricordare insieme all’autrice, i grandi della danza da Carla Fracci a Rudolf Nureyev, la loro bravura, ma anche i loro caratteri certamente non facili. Ogni artista ha portato qualche aneddoto da raccontare che riguardava l’esperienza avuta a Nervi e con Mario Porcile sia sul palco che dietro le quinte .
“E’ bello lasciarsi andare a i ricordi, ha spiegato Francesca Camponero, ma questa non deve essere una commemorazione, bensì uno stimolo a fare conoscere ai giovani quello che è stato affinché sia da esempio per arrivare a fare lo stesso, se non meglio”. La presentazione si è conclusa con un appassionante video di una decina di minuti che mostrava brani storici tratti da alcuni celebri balletti di repertorio.