Danza — 26/06/2024 at 21:22

Il Lago dei Cigni danza nelle corsie dell’Ospedale dei Bambini Buzzi di Milano

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RUMOR(S)CENA – OSPEDALE BUZZI – MILANO – Un principe, una principessa e un uomo malvagio dal matello scuro, simile alle ali di un grande uccello minaccioso, hanno attraversato le corsie dell’Ospedale dei Bambini “Vittore Buzzi” di Milano, accolti dai sorrisi sorpresi e incantati dei giovani pazienti.

Roberto Bolle, accompagnato dall’Étoile della Scala di Milano, Nicoletta Manni e il maestro e ballerino Pierpaolo Ciacciulli, hanno danzato alcuni giorni fa per i bimbi dei reparti pediatrici su un insolito palcoscenico, ovvero le corsie del grande ospedale milanese, interpretando una versione abbreviata de “Il Lago dei Cigni” in forma danzata e recitata, coadiuvati dalla voce narrante di Stefano Accorsi. La performance è stata quindi replicata anche nell’Aula Magna dell’edificio, davanti agli occhi sgranati e increduli di pazienti e del personale sanitario. Una sorta di flash mob, che si inserisce nella vasta progettualità di Ondance – la grande festa evento permanente di Bolle per la danza che si svolge ormai da diversi anni a settembre in diversi  spazi pubblici della città di Milano, da Piazza Duomo alla periferia – che ha colto molti impreparati, ma è stata applaudita con grande entusiasmo da tutti i presenti, i quali si sono poi fermati con le Étoile per le foto e gli autografi di rito. 

Bollle, Ciacciulli e Manni

“Con OnDance abbiamo pensato di portare gioia e spensieratezza nei reparti dei bambini in difficoltà – ha detto Roberto Bolle in questa occasione – convinti che i sorrisi e lo stupore che la danza sa suscitare, possa essere di conforto per le loro sofferenze. Per farlo al meglio ho coinvolto amici come Stefano Accorsi che ha accompagnato con la sua voce i nostri passi, raccontando la storia de Il Lago dei Cigni. È stata un’esperienza bellissima e struggente insieme”.

Abbiamo chiesto al maestro di danza e ballerino Pierpaolo Ciacciulli, di raccontarci il dietro le quinte di questa iniziativa, che ha suscitato curiosità e commozione.

Come è stata l’esperienza di danzare in un lugo così insolito come un ospedale per bambini, con i costumi di scena e con la stessa intensità di quando si è su un palcoscenico in teatro?

È stata un’esperienza molto emozionante, non semplice, emotivamente forte. Vedevamo i bambini ricoverati sbirciare dalle camere e sorprendersi al nostro passaggio, poi nel salone conferenze dell’ospedale Buzzi, dopo la versione ridotta che abbiamo portato in scena, è stato veramente emozionante il calore dei bambini più grandi, di tutto il personale medico e dei genitori dei ricoverati che per un attimo hanno avuto l’opportunità di godere di un momento di serenità e di sogno!

Bolle, Ciacciulli e Manni

Una grande alchimia quella che si è creata tra lei, Roberto Bolle e Nicoletta Manni. Come ha conosciuto le due Étoiles?

Ho conosciuto Nicoletta Manni quando eravamo giovanissimi ovvero quando, dopo il diploma, eravamo entrambi a Berlino e iniziavamo le nostre carriere di ballerini.  È stato proprio lì che è nata una grandissima amicizia forte e indistruttibile che dura da oltre quindici anni! Il destino poi, ci ha portato entrambi a Milano dove abbiamo potuto condividere ancora esperienza e cementare la nostra amicizia creando un rapporto “di famiglia”. Ho conosciuto invece Roberto per la prima volta ad Amburgo tanti anni fa, quando era stato ospite per il balletto “la Dama delle Camelie” di Neumeier, l’ho sempre seguito in quanto è un’icona del balletto ed è sempre simbolo di eleganza e pulizia tecnica. Abbiamo poi approfondito la nostra conoscenza durante il “lockdown” Covid quando ho avuto l’occasione di dare proprio a lui delle lezioni di danza per mantenere la forma fisica privatamente. Da quel momento è poi nata la nostra collaborazione per OnDance, che dura fino ad oggi.

Ci può raccontare un po’ di lei e della sua carriera?

Attualmente sono docente di danza classica e insegno all’Accademia Ucraina di Balletto da sei anni. Sette anni fa, a causa di un infortunio, ho dovuto lasciare il Teatro per il quale lavoravo in Germania ed ho cominciato ad approfondire lo studio dell’insegnamento. Ho studiato da ragazzino al Teatro dell’Opera di Vienna, dove mi sono diplomato prima di iniziare una carriera da ballerino professionista, ho danzato per quindici anni in Teatro prima di aprire un nuovo capitolo della mia vita, l’insegnamento. Amo insegnare danza moltissimo, stare a contatto con i giovani e per me è una grande fortuna poterlo fare in una accademia professionale. Caterina Calvino Prina, la direttrice dell’Accademia Ucraina di Balletto, ha creduto in me sin dall’inizio  e mi ha dato spazio creativo da subito  sia in accademia, sia per le coreografie che portiamo in scena al Teatro degli Arcimboldi di Milano.  Danzo ormai saltuariamente solo per spettacoli che mi interessano particolarmente al Teatro alla Scala e al Teatro degli Arcimboldi a Milano, ma ho ancora sempre grandi soddisfazioni.

Visto all’Ospedale Buzzi il 18 giugno 2024

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