RUMOR(S)CENA – CAGLIARI – Sguardi sul contemporaneo con la Stagione 2021-2022 de La Grande Prosa al Teatro Massimo di Cagliari organizzata dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna: il sipario si apre su Un Poyo Rojo, travolgente spettacolo di physical theatre con regia e coreografia di Nicolás Poggi, Luciano Rosso (anche protagonista sulla scena insieme con Alfonso Barón) e Hermes Gaido che racconta un incontro tra due uomini in una palestra, tra sfida e giochi di seduzione (dal 26 al 30 ottobre).
Si prosegue con The Red Lion di Patrick Marber, con due artisti del calibro di Nello Mascia e Andrea Renzi accanto al giovane Simone Mazzella con la regia di Marcello Cotugno, per un’indagine sul mondo del calcio dilettantistico tra passione e cinismo (dal 3 al 7 novembre). Il fascino pericoloso del Tartufo di Molière nella mise en scène firmata da Roberto Valerio, con Giuseppe Cederna e Vanessa Gravina, in cui l’ambiguo protagonista si rivela “un profeta anticonformista” o un moderno “guru” che irrompe come “un angelo oscuro” in una famiglia borghese (dal 14 al 18 novembre).
Focus sulla tragedia della Shoah con Se questo è uomo, uno spettacolo di Valter Malosti ispirato all’opera di Primo Levi: «volevo creare un’opera che fosse scabra e potente, come se quelle parole apparissero scolpite nella pietra» rivela l’attore e registe, che ha immaginato una “installazione d’arte visiva” impreziosita dal progetto sonoro di Gup Alcaro (dal 24 al 28 novembre). Federico Buffa narra un incontro tra Gigi Riva, il leggendario “Rombo di Tuono” e Fabrizio De André, il cantautore genovese che ha saputo dar voce agli ultimi e agli emarginati in Amici Fragili in prima nazionale a Cagliari (dal 1 al 5 dicembre).
Un affresco del Belpaese con I soliti ignoti – trasposizione teatrale del celebre film di Mario Monicelli – con la regia di Vinicio Marchioni, anche protagonista in scena con Giuseppe Greco e un affiatato cast, tra le disavventure di una banda di ladri nel clima del dopoguerra (dal 15 al 19 dicembre). Teatro e cinema si intrecciano anche in Arsenico e Vecchi Merletti di Joseph Kesserling con Anna Maria Guarnieri e Rosalina Neri per la regia di Geppy Gleijeses: una scoppiettante commedia “nera” in cui due amabili signorine si rivelano improbabili angeli della morte, con finale a sorpresa (dal 26 al 30 gennaio). Alessandro Gassmann firma la regia de Il Silenzio Grande di Maurizio De Giovanni, con Massimiliano Gallo, Stefania Rocca, Monica Nappo e Paola Senatore, per un inedito ritratto di famiglia «dove le verità che i protagonisti si dicono, si urlano o si sussurrano, anche nei momenti più drammatici, possano trasformarsi in risate, come accade nella vita» (dal 2 al 6 febbraio).
Sotto i riflettori Umberto Orsini e Franco Branciaroli, protagonisti di Pour un oui ou pour un non di Nathalie Sarraute con regia scene e costumi di Pier Luigi Pizzi per una vertiginosa sfida sul significato nascosto delle parole e l’interpretazione delle intonazioni e dei silenzi, con cui si può distruggere un’amicizia (dal 2 al 6 marzo). Infine L’Attesa di Remo Binosi, nell’interpretazione di Anna Foglietta e Paola Minaccioni dirette da Michela Cescon (dal 6 al 10 aprile) per una riflessione sul ruolo e sulla condizione delle donne, attraverso la vicenda di una nobildonna e una popolana costrette a condividere una immeritata “clausura” nel “secolo dei lumi”, tra giochi di potere e ansia di libertà.