MILANO – Il Teatro Sala Fontana propone per la stagione 2015/16 13 titoli di prosa, tre nuove produzioni, 8 weekend per le famiglie, 19 proposte per i ragazzi, giovani generazioni alla prova, 8 ospitalità di compagnie della scena contemporanea oltre ad un focus sulla danza , gli appuntamenti musicali con il Festival Go Over! e con la poesia, gli incontri di approfondimento pre-spettacolo a cura di Renzo Francabandera e di Michela Mastroianni. Un Teatro riconosciuto dal Ministero come Centro di Produzione Teatrale.
Lo spettacolo Premio Hystrio alla vocazione 2015 Amletofoxdi Gabriele Paolocà – Compagnia Vico Quarto Mazzini (in scena il 4 maggio) – che attraversa il classico shakespeariano riversando con esplosiva ironia, in un monologo aspro e divertente, commovente e disarmante, tutte le contraddizioni di questi anni bui, collocando il personaggio nel novero dei “devastati” miti d’oggi.
Si compone così la sezione Shakespeare Files a cui appartengono, oltre a Riccardo III, Amletofox, Re Lear o il passaggio delle generazioni di Teatro Popolare d’arte , Il Mercante di Venezia – produzione Elsinor targata Idiot Savant/ Ludwig con la regia di Filippo Renda (10-26 giugno) – e Otello di Davide Lorenzo Palla (15-16 marzo).
Quella di Filippo Renda è una riscrittura che ha l’ambizione di confrontarsi con un gigante della tradizione, alla maniera di Max Richter, riscrittore di “Le Quattro Stagioni” di Vivaldi. Questa versione parte da presupposti non dissimili e vuole andare alla radice degli oblii contenuti nell’opera, liberandola da tutte le grazie che i posteri hanno preteso da Shakespeare per metterne in scena l’ironia feroce e il decadentismo osceno, lontano dalla serietà reazionaria e dal rispetto austero degli “amatori” della tragedia.
Otello di Davide Lorenzo Palla, spettacolo per un attore/mattatore che in poche mosse si trasforma in tutti i personaggi della tragedia, sviluppando con leggerezza un rapporto fedele col testo e recuperando la dimensione più orale del lavoro shakespeariano.
Il Teatro Stabile dell’Umbria, in scena dal 10 al 13 marzo con A scatola chiusa di Georges Feydeau, con la regia di Danilo Nigrelli, Una rilettura interessante e non scontata di uno dei più grandi autori della commedia francese (post Molière), spruzzata di atmosfere frizzanti e glamour in stile Anni Venti.
Si sconfina nella tragedia greca con Archiviozeta, per la prima volta a Milano con Edipo Re di Sofocle, dal 14 al 17 aprile. Gianluca Guidotti ed Enrica Sangiovanni, testimonial di un teatro di parola e sperimentatori del teatro in mezzo alla natura (in particolare nel Cimitero militare germanico della Futa) per questo Edipo, tragedia per eccellenza, coniugano la ricerca filologica attenta con la contemporaneità della nuova traduzione di un giovane studioso dell’Università di Bologna, Federico Condello. Ne risulta una sorta di partitura jazz dove musica e suoni accompagnano lo spettacolo, intrecciandosi alla parola e creando nuove suggestive risonanze.
Personaggi e storie al femminile nella sezione Pro-Creazioni: Le Difettose, ovvero il racconto della fecondazione assistita come metafora della vita. Monologo per sette personaggi e un’attrice, è uno spettacolo allegro, disperato, trasversale e vitale. Tratto dall’omonimo romanzo di di Eleonora Mazzoni e prodotto da Corte Ospitale/Emanuela Grimalda, è in scena dal 4 al 7 febbraio con Emanuela Grimalda e l’impianto registico di Serena Sinigaglia.
Maternità numero one ovvero il Big Bang mette a fuoco ipocrisie, luoghi comuni e convenzionalità del lieto evento, oltre ai pensieri scuri che spesso lo accompagnano. Annamaria Guerrini si cimenta in una prova d’attrice dal 4 al 6 marzo.
La Monaca di Monza di Giovanni Testori, con la regia di Yvonne Capece e di Walter Cerrotta (8-10 aprile) e Le Intellettuali di Molière dal 16 al 28 febbraio con la regia di Monica Conti. Protagonista del primo spettacolo è un personaggio che riesce — come poche altre figure — a rappresentare il binomio fede/peccato, ribellione/pentimento in un testo dove la parola assume un valore carnale e sacro. Il taglio interpretativo e registico sul testo di Molière, invece, pone l’accento sulla “mobilità” estrema del potere, sul continuo cambio di prospettive, sulla coralità priva di “grandi personaggi” che rendono quest’opera particolarmente interessante e contemporanea.
Per il secondo anno consecutivo tornano il critico Renzo Francabandera e la professoressa Michela Mastroianni con i loro incontri “FuoriTempoMassimo”: un ciclo di appuntamenti programmati prima dell’inizio di alcuni spettacoli selezionati, pensato nella prospettiva di fornire allo spettatore utili strumenti di lettura del linguaggio teatrale. Prossimo incontro: Venerdì 5 febbraio ore 19.00: “Le difettose”
La Poesia e la Fontana, un progetto a cura di Davide Rondoni e Laura Piazza
Dopo gli omaggi della passata stagione a Mario Luzi, Dino Campana, Clemente Rebora e Michelangelo, da gennaio, La Poesia e la Fontana celebrerà William Shakespeare, tra poesia e teatro, in occasione dei 400 anni dalla sua morte, e dedicherà i successivi appuntamenti a temi e ad altre grandi figure (in luce o in ombra) della poesia.
Il Festival Platform è una vetrina di teatro creata per gli studenti delle scuole secondarie di I grado, risultato di percorsi di laboratorio condotti nelle scuole da attori e registi. I grandi classici della letteratura per la gioventù, da Omero a Stevenson, da Shakespeare a Kipling, vengono portati sulla scena del Teatro Sala Fontana dai giovanissimi interpreti. In scena dal 16 al 19 maggio 2016 presso il Teatro Sala Fontana.
– In co-docenza con attori/registi di altri paesi europei si articolano i progetti internazionali: un vero e proprio network tra teatri dall’Inghilterra al Portogallo, alla Germania, all’Olanda, alla Repubblica Ceca, alla Norvegia, alla Finlandia, all’Estonia che ha permesso, in aggiunta alle azioni derivanti dai progetti comuni, di stabilire continuative occasioni di collaborazioni concretizzatesi recentemente in sette learning weeks a Londra, York, Monaco rivolte a studenti delle scuole medie superiori e finanziate dalla Regione Lombardia.
Progetto speciale Boomerang – Documents of poverty and hope
Elsinor è capofila di Boomerang, uno dei 12 progetti approvati dall’Unione Europea per il “Cooperation project with Third Countries – European Culture Funding Stream”.Boomerang riunisce 3 Teatri dall’Europa (Italia, Portogallo, Gran Bretagna), 2 dal Canada e 1 dall’Australia, per creare nuove pièce teatrali a partire da storie di immigrazione ed emigrazione raccolte fra i giovani. Boomerang creerà 7 coproduzioni intercontinentali, lavorando su documentary e verbatim theatre in connessione con lo specifico stile delle singole compagnie. Il tutto, a partire da percorsi educativi legati al teatro nelle scuole. Insieme a colleghi da diverse parti del mondo si rifletterà su uno dei temi chiave della società dei nostri tempi e sull’impatto che esso ha sui giovani nei vari continenti. Nella stagione dedicata al teatro ragazzi debutterà, infatti, I Wish…(Vorrei…) spettacolo realizzato da Elsinor nell’ambito del progetto con la regia dei canadesi Kim Selody e Linda A. Carson.