CATANIA – Non uno spettacolo concluso, non il disegno di una coreografia, ma la messinscena di un processo (ancora) aperto, la ricerca in atto di una forma che possa dispiegarsi dalla ricerca di un equilibrio e dalla scoperta e dall’esplorazione di una o più possibilità di relazione. Parliamo di “Inside and outside” la performance di danza che la viennese Tanz Company Gervasi, diretta da Elio Gervasi, ha presentato in anteprima a Catania, dopo un periodo di residenza creativa, sul tappeto di Scenario Pubblico il 22 e 23 novembre 2014, nell’ambito di un progetto di scambio artistico con Zappalà Danza. Più specificamente sono di Elio Gervasi il concept, la direzione coreografica e la scelta musicale di questo lavoro con l’assistenza di Nicoletta Cabassi e i costumi di Maiko Sakurai Karner, mentre sulla scena danzano Yukie Koji, Nanina Kotlowski, Hannah Timbrell, Leonie Wahl, Clarissa Omiecienski e Risa Larsen.
Ma si diceva equilibrio e relazione: sono queste le due coordinate all’interno e all’ esterno delle quali si muove la performance. L’equilibrio di ciascuna danzatrice/performer che, soggettivamente, ricerca o smarrisce una propria dimensione nello spazio e la relazione che ciascuna danzatrice prova, o è costretta, a stabilire con le altre. In entrambi i casi si tratta di esplorare un mistero di alchemica composizione: la soggettività non può darsi senza relazione con l’altro (è interessante notare come siano rispettate e rese evidenti le caratteristiche autonome del gesto di ciascuna danzatrice) mentre la relazione con l’altro (il confronto reciproco, l’ascolto e il silenzio, il reciproco accogliersi, il colmarsi e mai riempirsi, l’allontanarsi e il ritrovarsi, il mistero dei rapporti di potere) non può realizzarsi se non a partire da una consapevolezza della propria individualità e dei limiti di essa, limiti oggettivi, fisici, spazio-temporali (e, perché no, anche sociali e politici). Il movimento resta però sempre binario: entrare in sé stessi e uscire da una relazione, entrare in una relazione e uscire da sé stessi, oppure anche scoprire sé stessi entrando nella dialettica di una relazione o smarrire sé stessi uscendo dalla dialettica di una relazione. Il tutto posto a respirare nel contesto di un paesaggio sonoro, astratto, allusivo, di grande fascino che sembra spostare questa ricerca di senso da un’ iniziale e vaga eco di rumori naturali (vento, mare) all’eco di voci urbane e suoni lontanissimi che ne sottolineano la drammaticità e comunque il legame con la realtà. Questo studio coreografico insomma, pur nella sua eleganza rarefatta e misteriosa e pur tenendosi giustamente lontano da ogni tentazione di banalizzazione simbolica, appare concentratissimo nell’indagare queste interessanti traiettorie di senso ma, complessivamente, non convince: non convince perché per gran parte del suo dispiegarsi la danza appare eccessivamente trattenuta da una esasperato intellettualismo che la depotenzia fin quasi a renderla afasica.
Tanz company Gervasy, Inside and outside
Concept, direzione coreografica e scelta musicale: Elio Gervasi
Assistente alla Coreografia e drammaturgia: Nicoletta Cabassi
Costumi: Maiko Sakurai Karner
Danza e coreografia: Yukie Koji, Nanina Kotlowski, Hannah Timbrell e Leonie Wahl,Clarissa Omiecienski, Risa Larsen
Catania, Scenario Pubblico, 22 e 23 novembre 2014