VOLTERRA (Pisa) – Va in scena giovedì 28 luglio alle ore 18 al Teatro Persio Flacco di Volterra Amleto + Die Fortinbrasmaschine di e con Roberto Latini e la Compagnia Fortebraccio Teatro, musiche e suoni di Gianluca Misiti, luci e tecnica di Max Mugnai, drammaturgia di Roberto Latini e Barbara Weigel, movimenti di scena di Marco Mencacci, organizzazione di Nicole Arbelli, foto di scena di Fabio Lovino. Produzione Fortebraccio Teatro, in collaborazione con L’ arboreto – Teatro Dimora di Mondaino, ATER – Circuito Regionale Multidisciplinare – Teatro Comunale Laura Betti, Fondazione Orizzonti d’Arte.
Amleto + Die Fortinbrasmaschine è la riscrittura di una riscrittura. Alla fine degli anni ‘70 Heiner Müller componeva un testo che era liberamente ispirato all’Amleto di Shakespeare.Oggi – spiega Roberto Latini – tentiamo una scrittura scenica liberamente ispirata a Die Hamletmaschine di Heiner Müller. Lo facciamo tornando a Shakespeare, ad Amleto, con gli occhi di Fortebraccio, con l’architettura di Müller, su un palcoscenico sospeso tra l’essere e il sembrare. Intitoliamo a Fortebraccio il nostro sguardo sul contemporaneo, la caccia all ’inquietudine nel fondo profondo del nostro centro, per riscriverci, in un momento fondamentale del nostro percorso. Ci siamo permessi il lusso del confine e abbiamo prodotto da quel centro una deriva. Una derivazione, forse; alla quale riferirci nel tempo, o che probabilmente è il frutto maturo di un tempo che già da tempo è il nostro spazio. Di Heiner Müller conserviamo la struttura, la divisione per capitoli o ambienti e componiamo un meccanismo, un dispositivo scenico, una giostrina su cui far salire tragedia e commedia insieme.Die Hamletmaschine è modello e ispirazione: Album di Famiglia;L’Europa delle donne;Scherzo;Pest aBuda Battaglia per la Groenlandia;Nell’attesa selvaggia ,Dentro la orribile armatura,Millenni.Ci accostiamo alla potenza della sua intenzione trattandolo come un classico del nostro tempo. La riflessione metateatrale e quindi culturale e quindi politica che ci ha sempre interessato, la capacità del teatro di rivolgersi a se stesso, alla sua funzione, alla sua natura, per potersi proporre in forme mutabili, mobili, è la voce dalla quale vorremmo parlare i nostri suoni. L’Amleto è una tragedia di orfani, protagonisti e antagonisti di un tempo in cui i padri vengono a mancare. Anche “Die Hamletmaschine ”, ormai, da figlio è diventato padre. Questo ha a che fare con la nostra generazione, da Pasolini in poi,con la distanza che misura condizione e divenire, con il vuoto e la sua stessa sensazione. Siamo Fortbraccio, figlio, straniero, estraneo e sopravvissuto e arrivando in scena quando il resto è silenzio, domandiamo: “Where is this sight?”
Il programma del Festival prevede anche la Tavola rotonda Culture Durable, Progetto Europeo Pas-de-deux , con Cinzia de Felice, Armando Punzo Volterra Teatro, Rui Frati, Festival MigrActions, Felipe Caldeira, FratiRibeiro, Elisabetta Cosci, Angela Fumarola, Fabio Masi Festival Inequlibrio. Coordina Rossella Menna.
Teatro Persio Flacco ore 12
Fabio Francione presenta il libro Lo scandalo del cuore dedicato a Giovanni Testori
Teatro Persio Flacco ore 19
Marzio del Testa
Drums for Utopia
Gran concerto popolare di tamburi e percussioni
Piazza dei Priori ore 19.30
Ci scusiamo per il disagio
Gli Omini
Progetto T
Stazione Ferroviaria Saline di Volterra
ore 21.30
Teatro delle Ariette Tutto quello che so del grano
di Paola Berselli e Stefano Pasquini
Villa Ginori Castelnuovo V.C ore 21.30
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