editoria, racconti, poesie, Recensioni — 29/08/2024 at 09:31

Jean-Paul Philippe, il Poeta dello Spazio

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RUMOR(S)CENA – PARIGI – SIENA – Un gran bel libro quello della Casa Editrice Sillabe di Livorno, dedicato al trentennale del Site Transitoire (1993-2023), fra Asciano (Siena), dove il poeta dello spazio Jean-Paul Philippe ha il suo studio La Bottega e La Roque d’Anthéron in Provenza e da un anno anche spazi esterni a lui dedicati all’aeroporto Charles de Gaulle a Parigi.Ilvolume (144 pagine patinate), è statocurato da Alessandra Rey. Corredato da un contributo di Antonio Prete,con  interviste dell’Autriceallo scultore francese e ad Alessandro Griccioli che ha curato la parte ricchissima   dellasezione fotografica del volume. L’opera è una produzione della Associazione Site Transitoire con il sostegno della Galleria Jeanne Bucher Jaeger, dell’Associazione Patrimoine Art et Culture.

Il volume, di notevole eleganza editoriale, intercetta intellettualità artistiche quali la eccezionale virtuosità dello Scultore dello spaziocosì definito dal poeta Tahar Ben Jelloun: Jean-Paul Philippe,che ha vissuto e vive fra Parigi e le crete senesi dove ha ancora  Bottega ad Asciano, borgo toscano dove l’artista di spazio visivoha creato la scultura: Site transitoire, appunto. Si trattadi una struttura pensata architettonicamente dall’artista Jean-Paul Philippe,che nasce come pittore a Parigi per innamorarsi dell’Italia dove ha trascorso molto tempo, per poi passare alla scultura, alle grandi opere.  JP Philippe ha costruito in pietra un monumento che ha le dimensioni di una finestra con due lati verticali marmorei e uno spazio verticale al centro, per dare la possibilità al visitatore di immergersi in un luogo denso di emozioni a tutto tondo dove, fisicamente, si può ammirare il solstizio d’estate la sera del 21 Giugno, quando il sole tramonta esattamente nello spazio-finestra dell’opera, immersi fra le crete e i paesaggi mozzafiato senesi.

L’esperienza, cinestesica, può far provare al visitatore, una esoterica sorta di incantamento, che sboccia quasi istintiva in chi frequenta queste zone che sia turista americano o giapponese o europeo (il senese e la vicina Val d’Orcia, come la montagna amiatina sono luoghi di attrazione mondiale, il poeta Mario Luzi, fiorentino viveva nella non lontana Pienza). L’opera Sito Transitorio collocata “nel 1993 su una collina tra la località Leonina e il Borgo di Mucigliani, si trasforma in un gesto che per primo segna il ritorno della presenza umana”,così scrive la curatrice del volume Alessandra Rey. La scultura è stata infatti collocata in una zona di campagna abbandonata a pochi chilometri da Asciano dove l’artista parigino ha tuttora il suo Atélier. Sostenuta da scrittori quali Antonio Tabucchi, il poeta Bérnard Noel (a cui il volume è dedicato), Antonio Prete, poeta e già professore di Letterature comparate all’Università di Siena, autore di un  proprio intervento in questo libro.

Il luogo ha visto la realizzazione di spettacoli  annuali di teatro e di danza proprio in occasione del solstizio con la presenza di Lisbeth Gruwez,  belga, coreografa performer per la Compagnia di Jan Fabre,  performance di mimo, un lavoro teatrale per la regia di Paolo Pierazzini, notoartista e intellettuale  fondatore di Atélier Costa Ovest (Collesalvetti -Livorno) e Teatro Lux (Pisa), luoghi che hanno segnato profondamente  la cultura e le avanguardie teatrali in ospitalità europea e mondiale di questa parte occidentale della Toscana, prematuramente scomparso. Il volume è in doppia lingua, italianoefrancese, curate da Alessandra Rey e Marc Ceccaldi,e poiché la Francia è terra di nascita del grande scultore, il riconoscimento del Site transitoire a livello internazionale ha portato ad un gemellaggio fra il Comune di Asciano e il Comuneprovenzale di Roque d’Anthéron dove è stato realizzato un monumento in dialogo con Site Transitoire, denominato: Résonances, lìinaugurato nel 2022. Ne è ampia testimonianza fotografica ed anche amicale nel lungo periodo, il réportage  di foto e intervista a Alessandro Griccioli da parte di Alessandra Rey per il suo volume.

“Archeologia interiore” è stata così definita da Antonio Prete, la poetica di Jean Paul Philippe, come:“silenziosi passaggi di astri edi primi incontri con i visitatori”, formula feliceconiata da Rey, per rendere più esplicita l’ideazione artistica di Philippe. L’opera monumentale ideata e costruita dall’artista in Provenza prende forma da cave di travertino da Serre di Rapolano (Siena), e presenta richiami letterari a Albert Camus, al mito di Sisifo, è un omaggio allo scrittore amato. Un luogo da attraversare: Résonances sarà ciò che resta di un muro e di una porta, ma in cammino…(J.P.Philippe.). In sinergia solare, stellare e terrestre con la vicina Abbazia Silvacane e con  la poetica della condizione  dell’artista per  Camus: Solitaire/Solidaire.

Il volume ha una ampia rassegna fotografica, firmata da Alessandro Griccioli, giovane talentuoso fotografo senese, che ha seguito, fin da giovanissimo, le tappe di ideazione e realizzazione delle opere monumentali di Jean-Paul Philippe dalla Bottega di Asciano a La Roque d’Anthéron. Sono foto in bianco e nero. Raccontano la e le storie fra Asciano senese di Site Transitoire  e  la Roque d’Antéron provenzale. Raccontano e testimoniano in forma d’arte fotografica l’Opera di Jean-Paul Philippe Poeta dello Spazio

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