PERGINE (Trento) – In procinto di varare l’edizione 2018 il Festival di Pergine esprime il desiderio di coinvolgere la comunità attraverso tre progetti che invitano i cittadini a essere protagonisti: un atlante di persone, un progetto europeo sul tema lavoro e felicità, una performance che invita un gruppo di adolescenti di sesso femminile coraggiose a salire sul palco. Sarà la città, con le sue strade, le sue piazze, la sua comunità al centro della 43 esima edizione del Festival Pergine Spettacolo Aperto in programma dal 6 al 15 luglio prossimi.
La direzione artistica di Carla Esperanza Tommasini, e un percorso intrapreso negli ultimi anni, garantiscono al Festival un nuovo volto che abiterà la città facendone al tempo stesso palcoscenico e centro della sperimentazione artistica e il coinvolgimento dei cittadini, i veri protagonisti.
Tre i progetti che più degli altri invitano gli abitanti a mettersi in gioco: A Manual on Work and Happiness, il progetto europeo sul rapporto tra lavoro e felicità; Atlas Pergine, un atlante di scatti della fotografa trentina Elisa D’Ippolito; Le ragazzine stanno perdendo il controllo. La società le teme. La fine è azzurra, creazione firmata da Eleonora Pippo che porterà sul palco un gruppo di adolescenti di Pergine in una riflessione sull’adolescenza.
A Manual on Work and Happiness è un progetto internazionale nato dalla collaborazione tra sei organizzazioni europee. Il risultato: uno spettacolo che nasce di volta in volta nei territori dei partner del progetto (finora nelle municipalità di Alcobana e Montijo in Portogallo e Patrasso in Grecia) e che coinvolge direttamente la comunità locale che generosamente condivide il tempo per riflettere sul futuro del lavoro e mettere in discussione i limiti della felicità per creare una performance divertente e provocatoria. Agli abitanti di Pergine e dintorni l’invito a partecipare ad un’esperienza teatrale guidata dalla compagnia portoghese mala voadora, che si svolgerà tra il 19 giugno e il 6 luglio, finalizzata alla realizzazione dello spettacolo di apertura del 43 esimo Pergine Festival.
Atlas Pergine. Un progetto fotografico che prende spunto dall’idea che la comunità è un’unità viva e complessa e che si pone l’obiettivo di esplorare la mappatura umana della città, scomponendola e ricomponendola, attraverso incontri con le persone e le associazioni. Sarà questo Atlas Pergine: un vero e proprio atlante umano che restituirà alla comunità di Pergine un’immagine di se stessa, scomposta in ritratti e ricomposta in una mostra.
Le ragazzine stanno perdendo il controllo. La società le teme. La fine è azzurra. Un nuovo progetto teatrale ideato e diretto dalla regista friulana Eleonora Pippo. Il lavoro prende ispirazione dall’omonimo teen-drama, vincitore del Premio Micheluzzi come Miglior Fumetto al Napoli COMICON 2015, che racconta l’amicizia tra due ragazzine delle scuole medie.
Si tratta di un progetto people-specific e prevede la formazione di una compagnia locale temporanea composta da ragazze tra i 13 e i 18 anni, che in sette giorni (dal 6 al 13 luglio) lavoreranno insieme alla regista alla creazione di una performance originale. Il risultato sarà sempre diverso e imprevedibile: le stesse adolescenti saranno parte del processo di creazione, portando sul palco, ognuna con le sue caratteristiche e peculiarità, qualcosa di originale e unico. Al centro dell’indagine artistica c’è l’adolescenza: le emozioni, i sentimenti, la spinta verso la crescita, la ricerca dell’identità.
Per maggiori informazioni sulle modalità di partecipazione e iscrizione ai diversi progetti: ufficio@perginefestival.it