RUMOR(S)CENA – TRENTO – “ Allo studio d’arte Andromeda di Trento si inaugura sabato 1 aprile 2023 alle ore 18:00 la mostra Il filo d’Arianna realizzata dalle artiste Maria Alessandrini e Patrizia Calovini
Il filo di Arianna è un espediente, un escamotage risolutivo in una difficile circostanza, un elemento che conduce alla soluzione di una situazione complessa. E Arianna, in questa accezione, non è più la dolce fanciulla della leggenda minoica che la vede aiutante dell’eroe ateniese Teseo nell’ardua impresa di uccidere il terribile Minotauro, mostro dal corpo umano e dalla testa di toro, che abita il labirinto del palazzo di Minosse. La figlia del re cretese diviene qui, più estensivamente, l’emblema del principio vitale e conservatore fatto di creatività, leggerezza e praticità che assiste l’essere umano attraverso le sue peregrinazioni terrene. Spirito guida che nei labirinti della vita, attraverso un aiuto solo in apparenza semplice e discreto, ed invece chiaro e saldo, sa condurci verso la salvezza fornendo le necessarie certezze grazie alle quali è possibile esprimere il coraggio di uscire dagli schemi, guardare al futuro e gettare il cuore oltre l’ostacolo.
Così nelle opere delle autrici, Annamaria Alessandrini e Patrizia Calovini, grazie alle qualità tecniche delle loro mani sapienti, si affacciano soltanto le vestigia del mito, declinato invece nella risolutiva capacità femminile di fronte alle avversità e agli ostacoli.
Tra i soggetti dell’Alessandrini, che emergono stagliandosi su sfondi neutri, ecco palesarsi proprio un gomitolo, elemento cardine del mito cretese, che qui è da intendersi come groviglio del nostro essere, al pari del foglio di carta stropicciato e appallottolato. Eppure in ambo i casi, nel pieno della complessità,grazie alle linee-filo sottostanti, sono simbolicamente suggerite le possibili soluzioni alle quali tendere e le direzioni da seguire; quegli stessi garbugli si schiudono passando dal foglio aperto ma spiegazzato, finendo poi per trovare una via risolutiva nel foglio bianco costellato di lettere casuali. D’altra parte all’enigmatico volto che si erge su di una rigida struttura costrittiva quadrangolare, fanno da contraltare gli sguardi distesi, aperti e accoglienti delle donne offerenti, che concludono il corpus presentandoci doni rossi, come la passione e l’ardore: una mela, delle ciliegie, una rosa.
I volti della Calovini colgono invece il conflitto interiore che precede l’attimo risolutivo, sono donne dagli sguardi intensi, immagini stesse dei sentimenti e delle emozioni mescolate al passato che sembra riemergere, epidermico, in tatuati tasselli colorati. Tanto nel profondo dell’iride dei close-up monumentali quanto nei piccoli ritratti femminili, i moti dell’anima sono qui eternati da sottili, impercettibili variazioni che sostengono la tensione interiore volta a rivendicare piena autenticità. Sliding doors che si affacciano sulla tela evidenziandosi nei volti in secondo piano come un Giano bifronte. Non a caso, questa vasta enciclopedia emotiva è accompagnata dagli arcani maggiori dei tarocchi, simboli primi di un destino che a tratti sembra ineluttabile e che si sostanzia di elementi simbolici e magici. Una carta, una scelta, sono espressioni di volontà pur nell’imprevedibile corso del nostro destino.
Nicoletta Rosetti
“Il filo che legava Teseo ad Arianna può essere da noi compreso come la fondante possibilità di avere un legame, un rapporto, che ci sorregga durante il nostro percorso di sviluppo individuale: non esiste vita se non c’è quel filo, mitologico ma anche fisiologico (si pensi al cordone ombelicale), che ci tiene uniti all’esterno da cui ci nutriamo e che alimenta la nostra fiducia nel mondo e il nostro coraggio di vivere”
Aldo Carotenuto, L’anima delle donne, 2001
Inaugurazione:
Sabato 1 aprile 2023 – Ore 18:00 Date: Dall’1 al 20 aprile 2023
Orario dal lunedì al sabato – 17:00 / 19:00
Sede: Studio d’Arte Andromeda Via Malpaga 17, Trento