Arte — 10/03/2011 at 11:16

Tony Cragg. In 4D dal fluire alla stabilità

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Un umanesimo dell’arte in perenne evoluzione, metamorfosi di una poetica nobilitata come missione sociale. La scultura di , ospite della cornice espositiva di Merano Arte è un omaggio a uno dei protagonisti assoluti della scultura contemporanea, capace di infondere vitalità e dinamismo nelle sue creazioni svincolate da intenti puramente autoreferenziali. Un potenziale dialettico di raffinata sintesi, in grado di emanare alla presenza dell’essere umano, sensazioni emotive che s’irradiano nello spazio. Le sue mani sono capaci di plasmare i più diversi materiali eterogenei. Forgiano il bronzo, il legno, la fibra di vetro, il ferro, affidando alla scultura, il ruolo di portavoce di un’estetica traducibile in stupore denso di significati.

 

Le opere di Cragg paiono sospinte da motori pulsanti alla base di un ideale creativo, al quale l’artista da vita, teso a mantenere una continuità con il passato. Un legame con il classicismo, naturale matrice originaria della sua vocazione, cui l’artista si rifà con assoluta fedeltà d’intenti. Sono opere volumetriche, avvolgenti, trasformative e rigeneranti, liberate da una staticità che imprigionava la linfa vitale di cui sono dotate. La laicità alla base della sua ricerca, che potremmo definire un’indagine scientifica sulle forme naturali primordiali, è filtrata da un’operazione di scavo in profondità.

 

 

Tony Cragg in 4 D. Dal fluire alla stabilità.
Merano Arte- Fondazione Musei Civici di Venezia.
In collaborazione con le Gallerie Michele Rizzo e Caterina Togno.
Catalogo Edizioni Marsilio, Venezia 2010.
A cura di Silvio Fuso, John Wood, Valerio Dehò.
13 febbraio-29 maggio 2011.

 

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