CERRETO GUIDI – L’Unesco tra le proprie perle può da pochi mesi annoverare anche la Villa medicea di Cerreto Guidi. Patrimonio Mondiale posta in una zona invidiabile e per questo scelta dalla famiglia dei Medici per il suo panorama a trecentosessanta gradi che dominava il panorama toscana, le verdi foreste dell’intorno, le distese di natura dove correvano le loro aree di caccia e giochi. Adesso, da due stagioni, grazie alla Soprintendenza al patrimonio storico e artistico e all’Associazione Amici della Villa Medicea, rivive con lo spirito di un tempo, fare da centro di aggregazione, da polo di incroci, punto di riferimento culturale dove miscelare la Storia con la maiuscola con le tante altre storie che riempiono le nostre esistenze e farle coesistere, tutte degne di essere raccontate.
“La Villa è il vero genius loci della comunità e del territorio – spiega la soprintendente Cristina Acidini – villa di un pregio al di fuori della media”. Quella di Cerreto si inserisce all’interno di un percorso, per la verità ancora virtuale e sulla carta, cioè manca un vero e proprio collegamento, formato da quattordici ville medicee, tra le quali quella di Boboli, Castello, La Petraia, Poggio a Caiano, ma anche Serravezza, Montelupo o Artimino. “L’inserimento nella lista Unesco non dà benefici immediati né alcun tipo di finanziamento o introito ma è un controllo costante che esige un miglioramento permanente, e così come si è entrati in questa ristretta cerchia così se ne può uscire. E’ un obbligo morale a fornire accoglienza, servizi, ricezione e qualità dei luoghi ogni anno migliori rispetto all’annata precedente”.
I dati danno ragione: se nel 2011 i visitatori erano stati 15.000, nel ’12 19.000, lo scorso anno 25.200. Il programma che va da giugno a fine dicembre è composta da concerti di musica classica (21 giugno), la prima Conferenza, sulle erbe mediche, (28 giu), le Notti dell’Archeologia (dall’1 al 10 luglio), la proiezione nel magnifico giardino del film restaurato “Cabiria” (3 lug) esempio di set ricostruito tra lo storico e l’archeologico, aperitivi in Villa a rimirar le stelle (10 ago), cene rinascimentali (27 sett), la mostra “A caccia con Cosimo I” (ottobre) dove verrà esposto l’arazzo della caccia al cinghiale con l’archibugio oltre alle tante armi dell’epoca, il teatro (15 nov), la seconda Conferenza sulle “vedute a volo d’uccello” (29 nov) ed infine il concerto di fine anno (13 dic). Importante, nell’ottica di una documentazione delle attività, anche la pubblicazione del volume “Conversazioni in Villa” (Mazzafirra editrice, Bibbiena) con le relazioni integrali delle conferenze dello scorso anno.