Teatro, Teatrorecensione — 16/12/2014 at 22:10

Finale in musica

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PONTEDERA (Pisa) – La tre giorni dedicata a Jerzy Grotowski, al Teatro Era di Pontedera, si chiude con The Hidden Sayings – diretto e interpretato da Mario Biagini e dal gruppo dell’Open Program. Interessante lavoro di ricerca su alcuni testi sacri o semi-sacri per la religione Cattolica, dal canto 77 del Cantico dei Cantici (“Io dormo, ma il mio cuore veglia…”) a Isaia 55,1-3 (“O voi tutti che avete sete, venite alle acque…”), dal Vangelo apocrifo di Tommaso (“Ha detto: ‘Questo cielo passerà e la terra passerà’…” e altri) a Matteo 8, 20 (“Le volpi hanno le loro tane…”), innestati su ritmi spiritual in stile Roll, Jordan roll (ascoltato recentemente nello struggente 12 years a slave di Steve McQueen).
Canto a cappella, momenti corali, frasi che si ripetono in loop, utilizzo di bastoni e campanelle per ritmare i crescendo. In tema anche i costumi, che rimandano dichiaratamente alla schiavitù nei campi di cotone del Sud degli Stati Uniti, e le coreografie che riprendono più volte la forma a croce, quasi a indicare anche visivamente i rimandi biblici e alla sofferenza umana. Nel complesso, quindi, un lavoro riuscito, ottimamente eseguito e che, in alcuni momenti, coinvolge il pubblico che, forse, non essendo nella situazione più rilassata, fatica a lasciarsi andare e a compartecipare battendo le mani e accompagnando a tempo i performer.

pontedera

L’unico dubbio è relativo all’evoluzione della ricerca dell’Open Program in sé. Da I’m America a The Hidden Sayings sembra che nel sottotesto e nell’esecuzione non vi siano differenze – tranne la mancanza, nel secondo, dell’ausilio di strumenti musicali. La mimica e la gestualità appaiono cristallizzate in forme lente, orientali, quasi Tai Chi Chuan, tranne nella scena della corsa sul posto e in quella in cui Felicita Marcelli utilizza una panca per battere il tempo. Sembrerebbe che l’allenamento grotowskiano impedisca ormai ai corpi di esprimersi più liberamente, di lasciarsi andare. Manca quel movimento sporco, sudato, scorretto ma espressivo che dia al canto di uno schiavo la forza per esprimere una sofferenza autentica e non di maniera. Al contrario, qui ci troviamo di fronte a un prodotto perfetto, rarefatto, di rara grazia. Ma l’umana sofferenza non è graziosa: la schiavitù, anche oggi, è dolore, sangue, fame e miseria.

(Ha collaborato Luciano Uggè)
 Visto al Teatro Era di Pontedera (Pisa) domenica 14 dicembre
The Hidden Sayings (Le Parole Nascoste)
Open Program, diretto da Mario Biagini
con Mario Biagini, Lloyd Bricken, Robin Gentien, Agnieszka Kazimierska, Felicita Marcelli, Ophelie Maxo, Alejandro Tomás Rodriguez, Graziele Sena da Silva, Suellen Serrat

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