MODENA – Va in scena al Teatro Storchi di Modena in prima assoluta dal 7 al 10 maggio “Ti regalo la mia morte, Veronika di Federico Bellini e Antonio Latella, liberamente ispirato alla poetica del cinema fassbinderiano. Regia di Antonio Latella. Con Monica Piseddu e Valentina Acca,Massimo Arbarello, Fabio Bellitti, Caterina Carpio, Sebastiano Di Bella, Nicole Kehrberger, Candida Nieri, Fabio Pasquini, Annibale Pavone, Maurizio Rippa. Scene Giuseppe Stellato, costumi Graziella Pepe, suono Franco Visioli, luci Simone de Angelis, ombre Altretracce, assistente alla regia Brunella Giolivo. Produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione nell’ambito di Progetto Prospero.
Il lavoro di indagine sulla drammaturgia contemporanea, che Emilia Romagna Teatro Fondazione persegue da anni, segna oggi una nuova tappa nel suo percorso grazie alla prossima messa in scena di Antonio Latella. Latella consolida il suo rapporto con lo stabile regionale dell’Emilia-Romagna dirigendo Ti regalo la mia morte, Veronika, lavoro che il regista di origine napoletana ha riscritto con il drammaturgo Federico Bellini ispirandosi liberamente alla poetica del cinema fassbinderiano. La collaborazione tra ERT e Latella si declinerà anche in Santa Estasi corso di alta formazione per giovani attori che Latella coordinerà nel settembre 2015.
Latella prosegue la propria analisi nell’universo femminile con uno spettacolo che rilegge i miti del cinema occidentale e ne indaga le icone che essi hanno regalato alla memoria collettiva, senza dimenticare Francamente me ne infischio, personale rilettura di ‘Via col vento’ che ha recentemente impegnato il regista nel confronto con un film chiave della storia popolare del cinema occidentale.
Latella ritrova qui la poetica di Rainer Werner Fassbinder a distanza di quasi dieci anni: era infatti del 2006 la sua rilettura teatrale di Le lacrime amare di Petra von Kant. La base di questo nuovo lavoro non è però un testo teatrale dell’autore bavarese, ma parte dell’opera cinematografica che Fassbinder ha dedicato alla rappresentazione e all’analisi della donna. Partendo dalla rievocazione della vicenda di Veronika Voss, ultima tra le protagoniste del suo cinema, lo spettacolo incontra alcune tra le figure femminili grazie alle quali il regista ha consegnato forse una grande, unica opera, una lavoro il cui sguardo cinematografico e biografia personale tendono inevitabilmente a coincidere.
Una corsa folle, senza protezioni, una prolungata allucinazione dove realtà e finzione diventano quasi indistinguibili. Entriamo così nella mente di Veronika, diva sul viale del tramonto e vittima della morfina somministrata da medici senza scrupoli, dove i ricordi e i personaggi rievocati diventano apparizioni in bianco e nero, il nero come forma perfetta che fagocita gli altri colori e il bianco della purezza ma anche del lutto. E, inevitabilmente, il bianco della morfina che trasforma le memorie in gratificazioni, deforma ogni percezione fino a rendere accettabile la morte come possibilità, o liberazione. Un viaggio in cui Veronika e le altre eroine del cinema fassbinderiano regalano il proprio sacrificio al loro ideatore, il regista, il medico ma anche il carnefice Fassbinder, a sua volta, probabilmente, personaggio del suo stesso dramma.
059 2136021 dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 13
Teatro Storchi
Largo Garibaldi, 15 – tel. 0592136021
martedì dalle ore 10 alle 14 e dalle 16.30 alle 19.00; dal mercoledì al venerdì dalle ore 10.00 alle 14.00; sabato dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle ore 16.30 alle 19.00
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