Teatro, Teatro recensione — 05/12/2015 at 11:35

Mad in Europe: un mosaico di suoni e parole “ansiose”

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MILANO – Più che babele di lingue è un mosaico di suoni e parole, corrispondenti perfettamente al loro significato, ma spesso corrette e corrotte da una forma di nevrosi o di ansia da prestazione per distribuirle e farle comunque confluire nei principali idiomi europei. “Mad in Europe” è appunto il titolo dello spettacolo – che ha debuttato il 28 novembre al Teatro Litta di Milano vincitore del Premio Scenario 2015 – giusto come una comunicazione pubblicitaria.

E trascinante, autoironica ne è l’interprete factotum, Angela Dematté (Premio Riccione 2009 per “Avevo un bel pallone rosso” sulla storia di Mara Cagol fondatrice delle Brigate Rosse, messo in scena al Teatro Stabile di Bolzano con la regia di Carmelo Rifici e Andrea Castelli nel ruolo del padre) qui anche autrice e regista. Forse proprio ad uno stringente montaggio – che elimini del tutto l’impressionismo dalla narrazione-azione – un poco sfugge la performance di Ella, deambulante protagonista. E’ una donna incinta e folle che circola al Parlamento di Strasburgo (simbolo della crisi dell’utopia europea?). In tutti i modi che conosce, parole e gesti, e in una sua personale, talora esilarante koiné, Ella vuole comunicar-si nel senso non solo di comunicare ma anche di ricevere un segno divino di accettazione, tramite però la Madonna, anzi per grazia di una assai kitsch madonnina di Lourdes che lei porta in giro su una sorta di passeggino come fosse un bimbo o un animale caro, magari randagio.
Nato da un input della presidenza della Commissione Ue per la scrittura di un testo legato all’Europa, il nuovo lavoro di Angela Dematté (una drammaturgia decisamente al femminile) trasporta in quello stato confusionale che a volte si prova e si deve assolutamente superare incrociando vari interlocutori stranieri, senza potersi identificare in una lingua materna se non nelle cuciture di un patchwork di fattura più o meno casalinga.  Ma c’è un secondo livello, profondo, e fortunatamente solido, nella “Mad”: quello dell’essere lei, sulla scena e nella vita, una donna madre nel tentacolare tentativo di avere cura di tante persone e cose, non potendo, non sapendo a che cosa rinunciare, su che cosa concentrarsi.

Visto al Teatro Litta di Milano, debutto del Premio Scenario il 29 novembre 2015

Mad in Europ Premio Scenario 2015 Angela Demattè , crediti foto di Gloria Severini
Mad in Europ Premio Scenario 2015 Angela Demattè , crediti foto di Gloria Severini

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