Culture — 13/04/2016 at 22:36

“Rappresentazione e visioni dionisiache”: teatro e filosofia di Fersen

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GENOVA – Il Teatro Akropolis e  la Fondazione Alessandro Fersen, in collaborazione con il Museo Biblioteca dell’Attore presentano Venerdì 15 aprile nella sede del Museo Biblioteca dell’Attore il convegno “Rappresentazione e visioni dionisiache”:  un evento culturale di altro profilo che coglie l’ occasione per invitare alcuni importanti studiosi italiani intorno a temi che hanno ispirato il lavoro teatrale e filosofico di  Alessandro Fersen. Partecipano  il filosofo Carlo Sini, il poeta e filologo Angelo Tonelli, la curatrice e ricercatrice in performing art Silvia Mei. Alla giornata di studi saranno presenti, inoltre, la figlia di Alessandro Fersen, Ariela Fajrajzen, e Marco Colli, figlio del filosofo Giorgio Colli, che porterà una testimonianza del forte legame che univa Colli e Fersen.

Il tema proposto ai relatori è quello della rappresentazione, uno degli elementi fondamentali della riflessione sull’opera d’arte e sulla sua natura. Nel caso del teatro esso è connaturato all’idea stessa di messa in scena (si parla comunemente di rappresentazione teatrale), e più in generale allo sviluppo dei processi creativi. Si rappresenta ciò che può essere visto, e ogni rappresentazione nasce dalla visione che ne fornisce l’esperienza d’origine. Al tempo stesso la rappresentazione dà vita ad una nuova visione offerta a coloro per cui viene realizzata. La cifra irriducibilmente vitale di questi rapporti è, in questa occasione, messa in relazione e confronto con la spinta dionisiaca che sta alla base di ogni procedimento genuinamente artistico.

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Nel corso dell’incontro verrà presentato al pubblico il Centro Studi Alessandro Fersen, fondato da Teatro Akropolis e dalla Fondazione Alessandro Fersen, e il volume Gioco e sapere. Forme di un teatro senza scena, a cura di Clemente Tafuri e David Beronio, che raccoglie gli interventi di Gerardo Guccini, Roberto Cuppone, Roberto Pellerey ed Enrico Pitozzi tenuti durante la giornata di studi organizzata durante la scorsa edizione di Testimonianze ricerca azioni.

Carlo Sini
Carlo Sini

Relatori:
Carlo Sini – filosofo
Angelo Tonelli – filologo e poeta
Silvia Mei – ricercatrice in performing arts

Ospiti:
Ariela Fajrajzen – presidente della Fondazione Alessandro Fersen e figlia di Alessandro Fersen
Marco Colli – regista e sceneggiatore, figlio di Giorgio Colli

Modera l’incontro:
David Beronio – codirettore artistico di Teatro Akropolis

Rappresentazione e visioni dionisiache

Programma
Ore 14.30
Saluti e apertura dei lavori
Clemente Tafuri e David Beronio, direttori di Teatro Akropolis

Ore 15.00
Presentazione del Centro Studi Alessandro Fersen
Ariela Fajrajzen

Ore 15.15
Risalendo a Dioniso. Conversazione con Giorgio Colli
Introduzione al testo di riferimento per la giornata di studi,
attraverso una testimonianza sul rapporto tra Giorgio Colli e Alessandro Fersen.
Marco Colli

Ore 15.45 – 18.30
Carlo Sini – Maschere e voci di Dioniso
Angelo Tonelli – Intrecci di vita possibile e impossibile
Silvia Mei – Il lutto dell’oggetto, l’apocalisse dell’immagine

Carlo Sini, filosofo, ha insegnato Filosofia teoretica all’Università di Milano. È stato membro per molti anni del Collegium Phaenomenologicum di Perugia, del Direttivo Nazionale della Società Filosofica Italiana e dell’Institut International de Philosophie di Parigi. Ha pubblicato molti saggi, tra cui Il sapere dei segni (Jaca Book, 2012), Del viver bene (Jaca Book 2011), Il gioco del silenzio (Mimesis 2006), Etica della scrittura (Mimesis 2009). Insignito nel 1985 del Premio della Presidenza del Consiglio dello Stato italiano, ha ricevuto nel 2002 la Croce d’onore per la Scienza e l’Arte dallo Stato austriaco.

Angelo Tonelli, poeta, performer, autore e regista teatrale, noto in Italia e all’estero, è tra i maggiori studiosi e traduttori italiani di classici greci. I sui numerosi lavori sui tragici sono raccolti in un unico cofanetto di 1750 pagine: Tutta la tragedia greca (Marsilio 2007). Tra le raccolte poetiche figurano Canti del Tempo (vincitore premio Eugenio Montale – Crocetti 1988); Dell’Amore (Abraxas 1994); Dall’Ade (Abraxas 1995); Poemi per l’era dell’Acquario (Abraxas 1996); Della morte (Abraxas 1997); Canti di apocalisse e d’estasi, con appendice di traduzioni in inglese, tedesco, ungherese, latino (Campanotto 2008, vincitore assoluto Premio Città di Atri).

Silvia Mei, curatrice e ricercatrice in performing art, è docente presso la Scuola del Teatro Stabile di Torino, diretta da Valter Malosti, per il corso di Teoria e Storia del teatro, dove svolge attività di ricerca presso il Centro Studi. La sua ricerca, condotta secondo una prospettiva transdisciplinare e comparatistica, insiste sulla costruzione e definizione dell’identità d’attrice tra Otto e Novecento, sulla pedagogia teatrale e le prassi sceniche tra le due guerre, guardando al fenomeno di travaso culturale tra continente e USA.

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