BOLZANO – La musica country per voce, armonica e chitarra di un medico che ama i cavalli e suona per beneficenza. Giovedì 8 dicembre alle 20 Gianni Pontarelli in arte Johnny Ponta si esibisce al Teatro Comunale di Gries – Bolzano in un concerto dal titolo “Maval“, tratto dall’ominimo album che ha inciso un anno fa. Un’esibizione a scopo benefico per sostenere e festeggiare i 50 anni dell’Associazione ANFAS che si dedica alle persone con disabilità fisiche. Ad accompagnare il cantautore che presenterà tre cower di Johnny Cash, tradotte in italiano e due brani inediti, Chris Kaufmann (chitarra e arrangiamenti), Andreas Marmsoler (basso e voce), Manuel Thoma (Batteria) e Fabio Gazzini (tastiere e voce). Il concerto è patrocinato dal Comune di Bolzano e da Radio Italia. Prenotazioni presso Associazione Aias via Piacenza 2/a 0471 204477
Cosa unisce la medicina, la musica e l’equitazione per chi di professione fa il medico, il musicista per passione e lo sportivo di reining? (una disciplina dell’equitazione americana). La domanda la poniamo a Gianni Pontarelli in arte Johnny Ponta: « Provo un forte legame tra tutte le cose che faccio, il medico per aiutare le persone, con la musica è lo stesso. L’amore per i cavalli è una passione che ho da sempre. Sono cresciuto con un’asina che era come una compagna di giochi e dopo aver gareggiato con i cavalli mi sono dedicato all’ippoterapia che aiuta molto i disabili.» Dopo aver conseguito la laurea in medicina e chirurgia, esercita la professione in un ambulatorio di base a Bolzano ma ha lavorato anche negli ospedali di Innsbruck e Merano. Nel suo tempo libero si dedica alla musica country (di cui è un grande appassionato) suonando la chitarra e ha pubblicato di recente il suo primo album “Maval”, (nato a Valle Maio in provincia di Frosinone, le iniziali al contrario formano il titolo), ed è autore anche dei testi. Ha composto la sua prima canzone a dieci anni (“scrivere una canzone è come partorire: prima o poi viene fuori”); la prima poesia l’ha scritta a soli sei anni. La passione per la musica country emerge prepotentemente quando sulle tracce della vita del nonno Carmine, morto nel 1967 in America, crea in lui i presupposti per avvicinarsi alla cultura musicale americana, e in particolare alla musica country.
«Mio nonno ha vissuto negli Stati Uniti per quarant’anni nell’Indiana. Durante il viaggio in America che ho fatto con la mia famiglia nel 2015 ho scoperto di avere dei parenti e sono rimasto affascinato dalle atmosfere che respiravo a Nashville e nelle diverse città dove si suona il country. Devo ringraziare anche Paolo Conci, un amico che mi ha fatto conoscere Johnny Cash e il mio desiderio è stato quello di suonare questo genere musicale in italiano. Ricordo che da bambino mio padre che era appassionato di musica, mise in vendita un agnello che aveva e con il denaro guadagnato mi comprò un’armonica a bocca. Lo vidi piangere quando io la suonai per la prima volta».
Le nove canzoni di “Maval” che ha composto a soli 15 anni, album registrato in uno studio di Roma sono state scelte sia dal suo repertorio e altre composte appositamente. «Il country che io suono ha delle influenze che derivano dalla tradizione della tarantella, il ritmo naturale della vita all’aria aperta, dove si può ritrovare lo spazio, il senso e il ritmo primordiale, come c’è nelle canzoni del sud. La stessa cosa la si può ritrovare nella funzione dell’ippoterapia che ha un contatto primordiale». Gianni Pontarelli possiede anche due cavalli di razza Quarter Horse americana e tre cani di razza pastore australiano, che vivono con lui, la moglie e i figli, dove gestisce un piccolo centro ippico a Salorno (in provincia di Bolzano) in cui si svolgono delle sedute di ippoterapia per le associazioni Aias e Lebenshilfe. Porta lo stesso nome dato al suo album che contiene nove brani: “Country man, Love forever, Johnny il pistolero, Maval, Crazy man, Marie Louise, Jack il leggendario, Sulle rive del fiume, Canzone d’amore”. Alcuni di questi brani sono stati trasmessi dalla radio ICN di New York da Anthony Pasquale.
Il country è il risultato dell’unione di forme popolari della musica americana sviluppatasi nel sud degli Stati Uniti. Viene spesso identificato come un genere musicale a sé stante. Si è diffuso grazie agli influssi della musica tradizionale del sud dell’America (in cui predomina il violino e banjo, anche chiamata Old Time Music), dei tradizionali duos, i gruppi musicali formati da fratelli (e caratterizzati dalla presenza di chitarra, mandolino e di notevoli doti vocali) e della musica folk che fa veniva suonata dagli immigrati anglo-irlandesi
L’ascolto dell’album Maval riporta a quelle atmosfere originali tipiche del country music, in cui si innesta una personale interpretazione dell’autore. Suggestioni narrative autobiografiche dove Johnny Ponta descrive i viaggi intrapresi, le strade percorse, le città attraversate. Un peregrinare che lo ha condotto alla fine ad approdare con il suo cavallo a Maval, il suo rifugio dove può coltivare le sue passioni: la musica come fonte di gioia da condividere, l’amore per i cavalli, aprendo le porte a tutti coloro sentano il desiderio di conoscerlo. Suonare per Gianni Pontarelli significa trasmettere dei valori che fanno parte di un linguaggio universale che non ha bisogno di essere tradotta, ed è per questo che parla all’anima. Non è una questione di talento o di bisogno di affermazione artistica, ma di sincerità che rispecchia le sue emozioni e il suo stato d’animo, e li permette di dedicarsi agli altri con dedizione, suonano la chitarra, curando i malati, montando a cavallo.