VIENNA
Wiener Staatsoper
Falstaff Il grande baritono Ambrogio Maestri torna come protagonista del titolo verdiano che lo ha reso celebre nel mondo: Falstaff, vestendo ancora una volta – sono oltre 250 – i panni di Sir John, in una nuova produzione diretta da Zubin Mehta, regia di David McVicar. Dice Maestri: “Falstaff per me è come un compagno di vita, uno specchio nel quale vedo riflessa la mia crescita umana e artistica. Un personaggio che rappresenta la mia coscienza e mi accompagna per il mondo, una sorta di alter ego”. Il baritono sarà impegnato nello stesso titolo dal 2 febbraio al Teatro alla Scala di Milano, regia di Damiano Michieletto, una produzione Festival di Salisburgo 2013 (fino al 15/12)
PARIGI
Théâtre de l’Odéon- Atelier Berthier
Daria Deflorian e Antonio Tagliarini Dopo “Ce ne andiamo…” legato all’esperienza in Grecia, presentano “Il cielo non è un fondale” che diventa “Le ciel n’est pas une toile de fond”, in cui protagonista è il paesaggio urbano. “Viviamo in un secolo in cui la nostra specie, per la prima volta nella sua storia, abita soprattutto gli spazi urbani. Dopo due anni di ricerche i due attori sono approdati a questo spettacolo, avvicinandosi agli studi di Annie Ernaux e Sophie Calle, per arrivare a chiedersi che cosa vuol dire abitare o non avere un’abitazione oggi, a come far rientrare in teatro il paesaggio esterno, in una serie di immagini folgoranti (fino al 18/12)
BOLOGNA
Teatro Comunale
Werther Dopo Les Huguenots, Michele Mariotti dirige per la prima volta il Werther di Jules Massenet, una storia d’amore impossibile resa tale anche dall’incapacità dei protagonisti, Werther e Charlotte, di vivere la loro vita e di affrontare la realtà. La regia è di Rosetta Cucchi e Juan Diego Florez ricopre il ruolo del titolo. Il tenore peruviano – impegnato nelle recite del 15, 18 e 21 alternandosi con Celso Abelo – affronta Werther per la prima volta sulla scena in una nuova produzione con le scene di Tiziano Santi, i costumi di Claudia Pernigotti e le luci di Daniele Naldi. Nel ruolo di Charlotte si alternano Isabel Leonard e José Maria Lo Monaco (dal 15 al 23/12)
MILANO
Teatro Franco Parenti
La beatitudine Di Fibre Parallele, regia di Licia Lanera. Gli attori si presentano sulla scena secondo le loro vere identità: Licia Lanera, Giandomenico Cupaiuolo, Lucia Zotti e Danilo Giuva a riproporre la fatica, e l’inutilità, di separare realtà e finzione. Le due coppie, una che accudisce un bambolotto di plastica e l’altra formata da una madre che assiste il figlio paraplegico, sono alla ricerca di una beatitudine che li porterà a sbranarsi a vicenda. Artefice di queste due storie parallele che si avvicinano verso la catarsi finale, è un mago pastore che illude gli uomini che la fantasia possa risolvere i problemi della realtà (fino al 18/12)
ALGHERO
Centro storico cittadino
XIV Festivalguer di performing arts Aprono l’11 la performance di Romina De Novellis Bella ciao! per donna sola travolta da una valanga di patate, e il duo di Claudio Zanotto e l’asina Geraldina per narrare fiabe e leggende. Il 17 Giancarlo Cauteruccio crea il progetto “La città” attraverso le possibilità offerte dalle nuove tecnologie digitali per una nuova visione del luogo e un nuovo senso di appartenenza dei cittadini, non più solo spettatori passivi ma protagonisti dell’azione, immersi nella luce dinamica del laser, del video e nella musica elettronica. Chiudono i suoni ancestrali degli strumenti popolari dei Bottari di Portico Ensemble guidati da Enzo Avitabile (dall’11 al 18/12)
ROMA
Teatro India
To be or not to be Roger Bernat La Conferenza-spettacolo di Fanny & Alexander, partendo dalla figura dell’Amleto scespiriano, porta in scena un’indagine sull’identità, il ruolo dell’attore, l’impatto dell’arte nella nostra memoria collettiva. In scena Marco Cavalcoli inizia doppiando l’”essere o non essere” recitato in spagnolo dalla voce di Roger Bernat, regista catalano esponente di spicco del teatro partecipato contemporaneo. Col passare dei minuti questo “ladro d’identità” sarà travolto e modificato profondamente nei gesti e nelle posture, finchè il pubblico ne comanderà movimenti e vocalismi. Regia di Luigi De Angelis, drammaturgia Chiara Lagani (dal 13 al 18/12)
MILANO
CRT/Teatro dell’Arte
Festival Exister Dedicato alla libertà nella danza con “Dance Freedom”. Apre Inside, spettacolo per corpo e video di Matteo Bittante che traspone in danza le anime di due naufraghi attratte da un varco al loro interno che li porta a specchiarsi, ripercorrendo i nodi dell’esistenza. Dopo la coppia di duetti del coreografo Philippe Saire, Neons e Vacuum, Enzo Cosini presenta Estasi seconda tappa della trilogia “sulle passioni dell’anima” che indaga il tema del desiderio e dei suoi aspetti più profondi generati oggi nella società contemporanea. Un viaggio dentro l’antico tema di eros e thanatos, esplorato con humor, che si apre a paesaggi grotteschi e violentemente pop (dal 13 al 18/12)
claudia.provvedini@gmail.com