MILANO – Dario De Luca ha vinto come miglior regia il “Premio per il Teatro e la Drammaturgia Tragos – in ricordo di Ernesto Calindri” con la messa in scena de “Il Vangelo secondo Antonio“, spettacolo prodotto dalla compagnia Scena Verticale. De Luca ha ritirato il riconoscimento mercoledì 22 febbraio scorso al Piccolo Teatro di Milano durante la manifestazione di premiazione per la XIII edizione del Premio Tragos. Scritto e diretto da Dario De Luca, in scena con Matilde Piana e Davide Fasano è stato premiato “per il tema trattato, inerente all’impotenza e alla sofferenza di chi vive accanto ai malati di Alzheimer, trattato con delicatezza e intensità, con commozione e malinconia, che lasciano nello stesso tempo un ben dosato spazio anche a situazioni comiche e ironiche che ci sorprendono con un sorriso. Per la toccante interpretazione degli attori in una scena che ricrea la casa/chiesa di Don Antonio dove il naturalismo (scena – costumi – interpretazione) viene interrotto da brevi momenti simbolici (la perdita della propria personalità) in cui si svela ‘uno spazio oltre’, descritto dal minimalismo di luci led”.
ll Premio Tragos nasce nel 2000 da un’idea di Maria Gabriella Giovannelli, con il sostegno del Comune di Milano e di un gruppo di operatori del settore teatro/spettacolo, per rendere omaggio alla memoria di Ernesto Calindri, attore di teatro, cinema e televisione, e contemporaneamente per promuovere la drammaturgia contemporanea a livello nazionale ed internazionale. Con questa XIII edizione il Premio Tragos ha aperto due nuove sezioni: una dedicata alla regia ed ai settori ad essa collegati, scenografia e costumi, rivolgendosi quindi anche alle compagnie di teatro, ed una riguardante la saggistica e le tesi di laurea.
Il Vangelo Secondo Antonio di Dario De Luca in tournée
11 e 12 Marzo – Teatro Sybaris di Castrovillari (CS)
19 Marzo – Teatro Comunale di Novafeltria (RN)
24 Marzo –Teatro San Faustino di Sarezzo (BS)
La recensione dello spettacolo visto al Teatro La Ringhiera di Milano
“Il Vangelo” di un malato di Alzheimer nell’ottima interpretazione di Dario De Luca