Il “Teatro che contiene i Teatri”.
NAPOLI – E’ stato presentato al Teatrino di Corte di Palazzo Reale il programma del Napoli Teatro Festival, edizione 2017, la prima firmata dal nuovo direttore artistico Ruggero Cappuccio drammaturgo, sceneggiatore e attore napoletano, con la presenza anche del presidente della Fondazione Campania dei Festival Luigi Grispello . Il Festival avrà luogo dal 5 giugno al 10 luglio con un programma che vede la partecipazione di Peter Brook, Nekrosius, Tomi Janezic , Papaioannou, Angelica Liddell , Jan Fabre, Stefano Massini, Cristina Comencini, Fabrizio Gifuni, Alfonso Santagata, Antonio Capuano, Enzo Moscato, Sandro Lombardi, Mimmo Borrelli, Roberto Herlitzka, Licia Maglietta, Ascanio Celestini, Ennio Fantastichini, Iaia Forte, Roberto Andò, Isabella Ferrari, Luca Barbareschi, Alessandro Preziosi, Luca Zingaretti, Antonio Capuano,Laura Curino, Simone Derai, Sara Bertelà, Elena Bucci.
Napoli con le sue storie, con le sue trame urbane, con i suoi autori, è comunque, protagonista assoluta: “Napoli – sottolinea Ruggero Cappuccio – è la terra di Vico, di Croce, di Caccioppoli, di Roberto De Simone, e di tanti ancora. Non esiste altro luogo al mondo in cui autori di altissimo livello sono stati anche indimenticabili attori, come Viviani, Eduardo, Petito. È il Teatro che contiene i Teatri. La decima edizione del Festival sarà un viaggio intorno alle culture teatrali di Napoli, dell’Italia e del mondo, una ricerca della necessità di consapevolezza che presiede all’arte della scena. Per approfondire quanto il valore del sapere antico trovi la sua più affascinante gemmazione nella instancabile capacità di rinnovamento e di rinascita”.
Nei giorni del Festival si alterneranno nuove produzioni, workshop, collaborazioni trasversali tra teatro, cinema, arti visive, reading, concerti (con Enzo Avitabile, Franco Battiato, Peppe Servillo, i Solis String Quartet, l’Orchestra di Piazza Vittorio). Infine, la sezione Osservatorio che darà spazio e visibilità a compagnie giovani e non più giovani, che trovano difficoltà nell’avvio del processo produttivo e la sezione SportOpera che racconterà della passione dei grandi scrittori per il tema dell’agòne. Il direttore del Festival Ruggero Cappuccio sottolinea la novità della molteplicità dei luoghi di spettacolo, con al centro la Casa del Festival presso la Reggia borbonica di Piazza del Plebiscito per dare vita a un’idea di festival diffuso. La scelta, oltre a rappresentare un presidio di assoluta centralità logistica nella città, si pone l’obiettivo di avviare un processo di valorizzazione tra teatro e beni architettonici. Altro presidio non meno rilevante sarà costituito presso la periferia di Napoli denominata San Giovanni a Teduccio, dove opera il gruppo di artisti facente capo al teatro Nest, vocato ad una preziosa pedagogia dedicata soprattutto alla fascia sociale dei giovani a rischio. Il teatro Politeama, il teatro Bellini, il teatro San Carlo, Villa Pignatelli e Palazzo Cellamare, sono alcuni degli spazi prescelti per presentare l’intero programma del Festival.
Particolare attenzione verrà riservata ad alcuni dei luoghi più rappresentativi della regione Campania: Salerno sarà associata al tema dell’acqua, Benevento a quello del fuoco, Caserta a quello dell’aria, Avellino a quello della terra. Una declinazione attiva come un principio di identificazione dei luoghi prescelti rispetto alla loro identità storica. Il mare inteso come viaggio, mito e comunicazione; il fuoco inteso come energia spirituale; l’aria intesa come spazio che accoglie le linee architettoniche e la terra come tradizione rituale opposta al mondo della globalizzazione, rappresentano gli incipit di una ricerca teatrale che potrà spaziare tra i rapporti inerenti tradizione e modernità.
Tra i progetti speciali del NTFI 2017 le provocazioni di “Attori in vetrina”, la coproduzione di “Afghanistan: il grande gioco” diretto da Ferdinando Bruni ed Elio De Capitani per il Teatro dell’Elfo, il “Bellini Globe” che trasforma in teatro elisabettiano gli spazi del Teatro Bellini di Napoli per accogliere sei titoli di Shakespeare diretti da Andrea De Rosa, Giuseppe Miale Di Mauro, Gabriele Russo, Francesco Saponaro, Serena Sinigaglia, Emanuele Valenti, ed ancora, un “Anfiteatro Urbano di Periferia” a San Giovanni a Teduccio per mettere in scena la commedia “Gli onesti della banda” liberamente tratta da testi di Mario Scarpetta ed Age e Scarpelli , ed infine un convegno, “Quartieri di Vita”, sul ruolo del teatro nelle aree del disagio.
Cappuccio ha voluto puntare anche sull’alta formazione, attraverso l’incontro tra i Maestri e Giovani talenti: Eimuntas Nekrosius, Peter Brook, Tomi Janezic, saranno a Napoli per condividere la loro tecnica, la loro modalità artistica con giovani artisti della regione. Anche Antonio Biasiucci, Brunello Leone, Maurizio Capone, Laura Curino, Le Belle Bandiere, Spiro Scimone avvieranno i loro laboratori con giovani allievi italiani e stranieri, così da favorire “il vitale corto circuito tra saperi provenienti da mondi diversi”. La grafica d’arte per il Festival: il catalogo e programma sono firmati dal maestro Mimmo Paladino.
Il programma completo è pubblicato sul sito www.napoliteatrofestival.it.