LONDRA
Barbican
Obsession Adattamento del film “Ossessione” diretto nel 1943 da Luchino Visconti. Con Jude Law nella parte di Gino, Halina Reijn in quella di Hanna, Robert de Hoog e altri attori del gruppo olandese Tonelgroep di Amsterdam. Regia di Ivo van Hove che ha eliminato i riferimenti neorealistici e puntato all’essenza teatrale. “E’ un’analisi brutale dell’amore passionale – dice il regista rivoluzionario che a Londra ha trionfato con gli scespiriani “Kings of War” e “Roman Tragedies” – riguarda i desideri primari, ieri come oggi, e così sembra un mistero antico”. Nel suo modo di lavorare recitazione, scene, musiche si creano in contemporanea perché “il teatro è un mondo sovversivo e uno spazio sicuro dove puoi fare quel che non faresti nella vita reale” (dal 19/4 al 20/5)
TORINO
Teatro Gobetti
Ritratto d’Italia “L’Italia è un paese dove non si discute pacatamente, ma si offende l’interlocutore, una terra dove non c’è convivenza civile, ma forzata; una società in cui ci si sbrana anziché collaborare al bene comune; un paese senza amor proprio, dove lo scherno dell’avversario prevale su tutto…”, così scriveva Giacomo Leopardi nel 1824. Questo appassionato e amaro Ritratto d’Italia va in scena con Fabrizio Falco, regista e interprete, e Sara Putignano. Lo spettacolo guarda alla funzione originaria del teatro, quella di assemblea, perché la riscoperta e l’affermazione di questa funzione possano contribuire a far nascere una società nel senso più autentico della parola (dal 18 al 23/4)
OSLO
Opera House Den Norske Opera
Carmen Con la sovversiva regia di Calixto Bieito è in scena l’opera di Bizet che esalta la bellezza e lo spirito ribelle di una donna, la voglia di sedurre e soprattutto di essere libera di amare chi, come e quando vuole. Per questo Don José pazzo di lei la ucciderà quando la vede accanto al torero Escamillo. Bieito ne ha fatto anche la storia di gente che vive ai margini della società, ai confini tra la vita e la morte. Si è ispirato al cinema per creare un dramma contemporaneo ambientato alla fine degli anni ’70 nella Spagna dopo la dittatura franchista, restituendo tutta la fisicità della musica, diretta da Eun Sun Kim, sorpassando ogni precedente versione romantica. Nel ruolo del titolo si alternano: Alessandra Volpe, Katarina Bradic, Tone Kummervold (fino al 23/4)
ROMA
Teatro Argentina
Emilia L’amore incondizionato. Scritto e diretto da Claudio Tolcachir, nel ruolo del titolo Giulia Lazzarini, e con Sergio Romano, Pia Lanciotti, Paolo Mazzarelli, Josafat Vagni. Da esperienze autobiografiche, il regista argentino mette al centro la figura di una ex bambinaia che ritrova il suo pupillo uomo fatto e si inserisce nella sua complessa relazione familiare e nella disconnessione tra lui e il figlio. Passato, presente e futuro sono vissuti contemporaneamente, perché Emilia rivive e racconta al pubblico la sua storia di dedizione totale che ha resistito al tempo e allo spazio. “E’ proprio il fatto che qualcuno abbia bisogno di lei che la mantiene in vita”, spiega Tolcachir (fino al 23/4)
PISTOIA
Al Funaro
Blake Eternallife Show Il concerto/spettacolo è una produzione del Teatro del Carretto con le voci di Elena Nenè Barini, Elsa Bossi, Giacomo Vezzani, anche alla tastiera, e Fabio Pappacena, anche alla chitarra. Uno spettacolo multidisciplinare che unisce poesia, musica rock ed elettronica, teatro e videoarte. Trae origine da un album e un radiodramma, esplorazioni precedenti di Pappacena e Vezzani, nel panorama visionario del poeta e pittore londinese William Blake che a inizi ‘800 scrisse: “Se le porte della percezione fossero purificate, tutto apparirebbe all’uomo come in effetti è: infinito”. Dopo due anni di lavoro e la residenza artistica al Funaro, l’indagine artistica diventa un live (dal 18 al 21/)
LUGANO
LAC
Ballet Zurich La prima coreografia, Rituals from another when, è del ballerino italiano Jacopo Godani che, erede dal 2015 della Forsythe Company, la dirige come Dresden Frankfurt Dance Company. La seconda, Kammerballett, creata nel 1995 dall’olandese Hans van Manen e montata su un mix musicale di John Cage, Domenico Scarlatti e Kara Karayev, combina distacco e eleganza, umanità e umorismo. Infine, Quintett che William Forsythe creò nel 1993 per la moglie morente, la ballerina Tracy Kai-Maier. In contrappunto alla musica di Gavin Bryars, i ballerini scatenano un’energia che muta in un vortice, un flusso ininterrotto di duetti, assoli e terzetti che combinano la complessità con l’euforia (il 22/4)
MILANO
Teatro Elfo Puccini
Lear La riscrittura della tragedia scespiriana ad opera del grande drammaturgo britannico Edward Bond riflette sull’indissolubile rapporto tra uomo e potere. Una parabola della violenza, dell’orrore, delle guerre disseminate nel mondo e dei rapporti di forza, pubblici e privati, che la regia di Lisa Ferlazzo Natoli, con Elio De Capitani nel ruolo del titolo, traduce in scena come una grande favola nera dalle dimensioni imponenti, con violenza tragica ed esplosiva, da teatro elisabettiano. Nella vicenda tutto gira intorno a un muro, la scena somiglia alle rovine di un palazzo sontuoso che lascia visibile l’anima di ferro in cui sono rimaste impigliate porte, finestre, sedie ed è avvolto da suoni disturbanti (dal 18 al 23/4; dal 26/4 al 7/5)
claudia.provvedini@gmail.com