MODENA – La nona edizione del Festival Periferico, Alto Fragile Urgente, si svolgerà dal 26 al 28 maggio, tra le officine in disuso e le imprese del Villaggio Artigiano di Modena Ovest. «Questo luogo è nato nel 1953 da una coraggiosa intuizione politica, a partire dalle tensioni sociali ed economiche del dopoguerra – spiega la curatrice Federica Rocchi – ed è il primo villaggio artigiano nel nostro Paese: un territorio tra campagna e città che teneva insieme vita e lavoro, saper fare manuale e impresa, filiera produttiva e appartenenza di comunità. Il Festival Periferico avviene in in luoghi urbani non-teatrali, in aree degradate della città o in spazi pubblici poco valorizzati». La direzione artistica è affidata al collettivo Amigdala di Modena che inaugura l’avvio di un nuovo polo culturale della città di Modena, curato e diretto insieme all’ Archivio Cesare Leonardi, che avrà sede nella ex officina #OvestLab grazie alla collaborazione con il Consorzio Attività Produttive: «Alto Fragile Urgente nasce a partire da questa continuità – spiega l’illustratrice Sara Garagnani – e si fonda sul desiderio di condividere alcune domande con i cittadini: come l’arte e gli artisti possono entrare in relazione con questo territorio, con i suoi abitanti, con le officine dismesse e con quelle ancora attive, con gli artigiani, con gli operai e con gli imprenditori? Qual è il posto dell’arte in un quartiere da sempre votato alla produzione artigianale e industriale?». Gli artisti più qualificati della ricerca performativa nazionale sono stati invitati per tentare, attraverso le loro opere e i loro atti di pensiero, di rispondere a queste domande: tra questi la Compagnia Abbondanza/Bertoni, Muta Imago (in prima assoluta con The River), Claudia Catarzi, Isabella Bordoni, OHT – Office For A Human Theatre, Filippo Tappi,
«Abbiamo convocato un gruppo di artisti non tanto (o non solo) per portare una replica di un loro lavoro di repertorio – spiega Meike Clarelli, anima musicale del collettivo – ma soprattutto per interrogarsi assieme a noi. Abbiamo chiesto loro di produrre nuove domande sotto forma di azioni, di performance o di percorsi nel quartiere, esplodendo il più possibile il Festival in spazi diversi: officine dismesse, negozi, strade, ex tracciati ferroviari, prati incolti». Il, drammaturgo e scrittore: «Tre parole-chiave ci guidano in questo percorso: sogno, inteso come capacità dell’arte di lavorare sull’invisibile; intimità, come specifica qualità di una pratica artistica volta a ricostruire legami affettivi tra le persone e i luoghi; camminare, come pratica di esplorazione del paesaggio che si focalizza sul rapporto tra corpo, paesaggio e visione».
Programma venerdì 26 maggio
17 – 22.30 FILIPPO TAPPI, Con tendenza a perdere | installazione, partenza da OvestLab
17 – 21 AMIGDALA, La disobbedienza dell’acqua | ex officina Cavallini Radiatori
18.00 FILIPPO ANDREATTA (Office for a Human Theatre), conversazione | LUOGO, partenza da OvestLab
19.30 ISABELLA BORDONI, Adiacenze | per le strade del quartiere | partenza da OvestLab – performance itinerante
21.30 ABBONDANZA BERTONI – Le fumatrici di pecore | Ovestlab – spettacolo
22.30 Ceci n’est pas un dj set | OvestLab
Sabato 27
10.30 Inaugurazione progetto “Un Community Hub al Villaggio Artigiano” (a cura di Amigdala e Associazione Archivio Architetto Cesare Leonardi)
10 alle 23 FILIPPO TAPPI, Con tendenza a perdere | installazione, partenza da OvestLab
16 -20 RADHARANI PERNARCIC, Skin-deep prayer | performance, OvestLab
16.00 LEONARDO DELOGU, conversazione | cortili del quartiere, partenza da OvestLab
17 alle 21 AMIGDALA, La disobbedienza dell’acqua | ex officina Cavallini Radiatori
17.30 ORME | visite guidate nelle imprese e case del Villaggio Artigiano | partenza da OvestLab
19.30 ISABELLA BORDONI, conversazione | cortili del quartiere, partenza da OvestLab
21.30 OFFICE FOR A HUMAN THEATRE, JA | Ex officina via Cesare Della Chiesa | partenza da Ovestlab
22.30 MUTA IMAGO, Bartleby | videoracconto, OvestLab
23.00 Ceci n’est pas un dj set | cortile di OvestLab
Domenica 28
10.30 Visite Laboriose a cura di ERT – Emilia Romagna Teatro Fondazione nell’ambito del progetto “Un bel dì saremo”. Narra BEPPE MANNI legge SIMONE FRANCIA | cortile di Ovestlab
12.00 Geo Esplorazione condotta da ANTONIO CANOVI (geostorico) fino al Laboratorio Tric e Trac e pranzo conviviale (a cura di Associazione Trame 2.0) | partenza da Ovestlab
16 – 20 RADHARANI PERNARCIC, Skin-deep prayer | performance, Ovestlab
17 – 21 – AMIGDALA, La disobbedienza dell’acqua | ex officina Cavallini Radiatori
15.00 CLAUDIA SORACE (Muta Imago), conversazione | cortili del quartiere, partenza da OvestLab
16.30 CLAUDIA CATARZI, 40.000 cmq | Ex officina via Cesare Della Chiesa | partenza da Ovestlab – spettacolo
18.00 ENRICO GABRIELLI, Conversazione Musica tradotta e tradita | OvestLab
19.45 ILARIA GRAZIANO E FRANCESCO FORNI, Concerto | partenza da Ovestlab
21.30 MUTA IMAGO, The river | OvestLab | videoracconto
22.30 Ceci n’est pas un dj set | OvestLab
Installazioni
Venerdì 26, sabato 27, domenica 28 dalle 10 alle 24
LJUD, Streetwalker | Installazione per le strade del quartiere
FILIPPO TAPPI, Non un manifesto | Installazione per le strade del quartiere e della città
CESARE LEONARDI, Paesaggi Domestici (a cura di Archivio Architetto Cesare Leonardi) | Ovestlab
Venerdì 26 e sabato 27 dalle 16 alle 20
ANGELO FANTONI, Casa/studio aperta | via Rinaldi n. 81
Domenica 28 dalle 16 alle 21
FEDERICO LOMBARDO, Identità artificiali | installazione, Bianco Creative Studio Design, viale Emilio Po n. 111
Biglietti a pagamemto Amigdala (prenotazione obbligatoria), Isabella Bordoni, Abbondanza/Bertoni, Muta Imago, OHT – Office for a human theatre
Geo-esplorazione curata da Trame e Laboratorio Tric e Trac
Ingresso gratuito:
Filippo Tappi, Radharani Pernarcic, Forni e Graziano; tutte le installazioni permanenti; tutte le conversazioni.
Festival Periferico. State in ascolto. Associazione Culturale Amigdala
www.amigdalaperiferico.wordpress.com 349.7795031 info@perifericofestival.it