BOLZANO – Sabato 3 marzo alle 20:30 al Teatro Comunale di Gries di Bolzano per la Rassegna Arte della Diversità-Corpi eretici va in scena la Compagnia Abbondanza Bertoni candidato al Premio UBU 2018 per la danza: “La morte e la fanciulla”, spettacolo di danza contemporanea che segna il ritorno della Compagnia di Rovereto alla coreografia pura, al gesto e al movimento come unico strumento narrativo. L’andamento dello spettacolo segue i quattro movimenti del quartetto d’archi in re minore di Franz Schubert “Der Tod und das Mädchen”.
In scena ne “La morte e la fanciulla”: un brano musicale con il quartetto in re minore “La morte e la fanciulla” di Franz Schubert; un inserto fisico: l’essere umano nell’eccellenza delle sue dinamiche, e la sua componente spirituale-filosofico: il mistero della fine e il suo continuo sguardo su di noi. “Der Tod und Das Mädchen” è dedicato ad una “comune amica” dell’uomo, la Morte. Il Lied è stato scritto da Schubert nel 1824, all’età di 27 anni dopo lunga malattia e aver capito che era più vicino alla morte di quanto non volesse credere. E’ un esempio di musica che aspira all’infinito e accompagna l’ascoltatore oltre un’idea razionale, verso l’ignoto e il trascendente.
Michele Abbondanza e Antonella Bertoni hanno cercato di capire, di sezionare, come chirurghi, il corpo della scrittura per scrutarne i vuoti, gli spazi cavi e mai come questa volta comporre è assomigliato a un eterno precipitare, a un fuggire da ogni fine, da ogni senso, come un procedere verso la morte senza mai morire. La danza e la musica di Schubert appartengono al mondo della “Fanciulla”. Sul palcoscenico orizzontale la coreografia, una sorta di stenografia bruciante, segue rigorosamente, fino all’evidenza e all’eccesso, gli impulsi musicali: ottocenteschi e romantici. In questa direzione troviamo i corpi nella loro essenza: privi finanche di quell’ultima copertura possibile, fisica ed emotiva. Nudi, come al cospetto della morte. Nei video viene data l’immagine che “la Morte” ha di noi. E’ uno sguardo sul contemporaneo: sfalsato e distorto, che ci restituisce un presente virtuale in antitesi con l’accadimento “live” della coreografia. Sul palcoscenico verticale (lo schermo), l’occhio della videocamera riflette la visione invadente e sempre presente dell’antagonista delle fanciulle. Il suono è quello silente del velato e inquietante respiro della morte, sospesa tra i quattro movimenti del quartetto d’archi. Lo spettacolo “La morte e la fanciulla” è in programma all’interno della Rassegna Arte della diversità – Corpi eretici 2017/18 organizzata da Lebenshilfe Südtirol con la direzione artistica ed organizzativa del Teatro la Ribalta-Kunst der Vielfalt. Sabato 3 marzo ore 20.30 al Teatro Comunale di Gries-Bolzano. Biglietti alla cassa del Teatro dalle ore 20. 00
La morte e la fanciulla
regia e coreografia Michele Abbondanza Antonella Bertoni
con Eleonora Chiocchini, Valentina Dal Mas, Claudia Rossi Valli
musiche Franz Schubert
Luci Andrea Gentili
Video Jump Cut
Produzione Compagnia Abbondanza/Bertoni
Rassegna “Corpi eretici” 2017-18
Il teatro e la danza nel contemporaneo
Bolzano, Teatro Comunale di Gries & T.RAUM
Prossimi appuntamenti:
13-18/03/2018 su prenotazione T.RAUM via Volta 1b, MEDEA PER STRADA Teatro dei Borgia
16/03/2018 h 20.30 T.RAUM via Volta 1b, CANTI PER LA VITA QUOTIDIANA Principio Attivo Teatro
20/04/2018 h 20.30 T.RAUM via Volta 1b, RADIO PINOCCHIO Vasco Mirandola