RUMOR(S)CENA – TSB – BOLZANO – È stata presentata al Teatro Studio del Comunale di Bolzano “L’unica vera illusione” la nuova stagione del Teatro Stabile di Bolzano 2018/2019. Il direttore Walter Zambaldi che ha scelto questo curioso e singolare titolo per caratterizzare il cartellone, ha svelato i nomi degli artisti che compongono il programma che vedrà da quest’anno dividersi tra più palcoscenici. Oltre al Comunale di Piazza Verdi, una selezione di spettacoli verranno ospitati dal Comunale di Gries (già sede storica dello Stabile). Paolo Fresu, Anna Bonaiuto, Moni Ovadia, Marta Cuscunà, Michele Placido, Ascanio Celestini, Marco Paolini, Franco Branciaroli, Mario Perrotta, Fausto Russo Alesi, la Compagnia del Teatro dell’Elfo, Rezza-Mastrella, Danio Manfredini, Arianna Scommegna e Natalino Balasso sono alcuni dei protagonisti delle stagioni “Piazza Verdi” e “Gries” proposte dal Teatro Stabile a Bolzano. A completare l’offerta teatrale, due spettacoli internazionali: Slava’s Snow Show, il successo planetario di Slava Polunin, unanimemente riconosciuto come il miglior clown al mondo, proposto eccezionalmente in sette repliche, dal 3 al 7 aprile e la Turandot interpretata dall’Opera Nazionale di Pechino.
Il cartellone 2018/2019 si compone di dieci spettacoli al Teatro Comunale di Piazza Verdi, di sei appuntamenti al Teatro Comunale di Gries e di alcuni appuntamenti nell’ambito della rassegna “Wordbox-Parole per il teatro”. Per lo Stabile di Bolzano, riconosciuto dal MIBAC come uno dei 20 Teatri di Rilevante Interesse Culturale in Italia, fare teatro significa coinvolgere persone e personalità artistiche in progetti ad ampio raggio, dare spazio alla sperimentazione, accogliere le sfide produttive, dialogare con il pubblico.
L’inaugurazione (dall’8 all’11 novembre) con il Tempo di CHET. La versione di Chet Baker produzione del Teatro Stabile di Bolzano scritta da Leo Muscato e Laura Perini, nata dalla fusione e dalla sovrapposizione tra scrittura drammaturgica e partitura musicale. Uno dei miti musicali più controversi e discussi del Novecento rivive grazie alla musica di Paolo Fresu e un cast di attori di eccellenza in un unico flusso organico di parole, immagini e musica per rievocare lo stile lirico e intimista di questo jazzista tanto maledetto quanto leggendario. Leggendaria e oscura è anche Macbeth, la tragedia più misteriosa scritta da Shakespeare che debutta il 15 novembre. Ma Macbeth e Lady Macbeth sono davvero simboli del male assoluto? La regia di Serena Sinigaglia si pone questa inquietante domanda, nella produzione interpretata da Fausto Russo Alesi, Arianna Scommegna e dagli attori della Compagnia Regionale.
Moni Ovadia, artista e intellettuale poliedrico, porta nuovamente in scena il compagno Rabinovich, il carattere più celebre dell’umorismo ebraico-sovietico nello spettacolo Dio Ride. Nish Koshe, in scena dal 6 al 9 dicembre. Affiancato musicalmente dalla Moni Ovadia Stage Orchestra, torna a far rivivere l’antica cultura yiddish e l’Europa dell’Est. Un confronto teatrale tra Asia ed Europa è la Turandot che viene presentata dal 10 al 13 gennaio. La favola per antonomasia dall’esotismo orientale vede per la prima volta Marco Plini, regista italiano, confrontarsi con la tradizione dell’Opera Nazionale di Pechino in una coproduzione italo cinese. Dal 24 al 27 gennaio Anna Bonaiuto e Michele Placido sono i protagonisti di Piccoli crimini coniugali, una commedia nera di Èric-Emmanuel Schmitt, il drammaturgo d’oltralpe più rappresentato in Europa. Lisa e Gilles sono una coppia come tante, unita da quello che sembra un ménage matrimoniale sereno. Basterà un piccolo incidente domestico per innescare tra i coniugi un sottile e implacabile gioco al massacro…
Una sterminata, meravigliosa sinfonia umana: dal 31 gennaio al 3 febbraio, Franco Branciaroli è il protagonista di un vero e proprio colossal teatrale, I Miserabili di Victor Hugo, riadattato per il teatro da Luca Doninelli e diretto da Franco Però.
Dialoghi taglienti come lame, battute che si susseguono a getto continuo, «sparate» da personaggi che sono spietate marionette, eleganti, annoiate, opportuniste e benpensanti: la lettura registica che Ferdinando Bruni e Francesco Frongia del Teatro dell’Elfo hanno scelto per L’importanza di chiamarsi Ernesto di Oscar Wilde, restituisce dal 28 febbraio al 3 marzo tutta la graffiante irriverenza di questa “commedia frivola per gente seria”.
Lirico e perdutamente malinconico, dal 7 al 10 marzo Il Gabbiano, intramontabile classico di Anton Cechov trova nuova interpretazione grazie alla compagnia del Teatro Stabile di Genova diretto da Marco Sciaccaluga.
La Bancarotta di un mercante calata tra i problemi dell’Italia di oggi è il tema della produzione che debutterà il 9 maggio a Bolzano, una nuova avventura registica per Serena Sinigaglia, nonché il primo spettacolo interpretato da Natalino Balasso per lo Stabile bolzanino. Vitaliano Trevisan, autore veneto, riscrive un testo poco frequentato di Carlo Goldoni con il suo stile pungente e sincopato, implacabile e sarcastico.
Poetici e folli, surreali e profondi, dal 4 dicembre 2018 al 2 aprile 2019 Ascanio Celestini, Mario Perrotta, i “leoni d’oro” Antonio Rezza e Flavia Mastrella, Marco Paolini, Marta Cuscunà e Danio Manfredini presentano i loro spettacoli nell’ambito della stagione al Teatro Comunale di Gries.
Abbonamenti in vendita al Teatro Comunale di Bolzano di Piazza Verdi 40 dal martedì al venerdì dalle 11.00 alle 14.00 e dalle 17.00 alle 19.00, il sabato dalle 11.00 alle 14.00 (Tel 0471 053800).
Le riconferme degli abbonamenti annuali sono acquistabili fino al 9 ottobre.
Fino all’11 novembre è possibile ritirare gli abbonamenti triennali ed acquistare nuovi abbonamenti annuali e triennali.
Da martedì 6 novembre è possibile acquistare gli abbonamenti a Turno fisso alla Stagione – Piazza Verdi anche online sul sito www.teatro-bolzano.it.