Rovereto apre alla scena contemporanea. La città della Quercia ospita, all’interno della stagione teatrale di prosa, (Assessorato alla Contemporaneità al Comune di Rovereto in collaborazione con Office for a Human Theatre) la rassegna “Altro Palco”: una contaminazione di nuovi linguaggi che il teatro di ricerca e di sperimentazione è in grado di proporre. Proposta inserita nelle iniziative di promozione delle attività culturali e dello spettacolo, nata in seno ad un contesto culturale già ricco, grazie alla presenza del Museo d’arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto.
Teatrino Giullare, i Muta Imago, Macelleria Ettore, Teatro Sotterraneo, Klaus Obermaier. Alcune tra le più interessanti realtà performative del teatro “altro” che operano in Italia, sono state scelte per proporre i loro lavori performativi che uniscono drammaturgia, danza, multimedia, in modo innovativo, eterogenee tra di loro. L’inizio è riservato ad una delle migliori compagnie che operano sulla scena contemporanea: Teatrino Giullare e il suo pluripremiato Finale di Partita da Samuel Beckett, in scena venerdì 11 novembre alle ore 20. 45 al Teatro alla Cartiera. Un allestimento da “scacchiera per pedine e due giocatori” Premio Speciale Ubu, quello Nazionale della Critica, e il Premio Speciale della Giuria al 47esimo Festival internazionale“Mess” di Sarajevo. La Compagnia Teatrino Giullare è stata fondata e diretta dagli attori e registi Giulia Dall’Ongaro ed Enrico Deotti, orientando la propria ricerca teatrale verso l’idea di un attore artificiale capace di esplorare il limite fisico dell’espressività. Dal 2005 è impegnata nel progetto sperimentale “L’artificio in scena”, sfociato nella realizzazione di Finale di Partita. Attraverso una partita a scacchi tra attori-giocatori che muovono le pedine e pedine-personaggi, si assiste ad una delle storie più significative ed enigmatiche della drammaturgia del Novecento: una sinfonia di mosse e contromosse, botte e risposte, pause, riflessioni, sospiri, rinunce.
In questo particolare allestimento che si avvale delle scene e figure di Cikuska e le maschere dei fratelli De Marchi, il celebre testo di Beckett è stato adattato attraverso le possibilità di movimento di due pedine da scacchi, la tensione e la partecipazione dei due giocatori. Il titolo è ispirato al modo in cui viene chiamata l’ultima parte di una partita a scacchi, quando sulla scacchiera non sono rimasti che pochissimi pezzi. Beckett era famoso per essere un appassionato di questo gioco ed il rifiuto di Hamm (uno dei due protagonisti cieco) di accettare la fine, può essere paragonato a quello dei giocatori dilettanti che continuano a giocare non accorgendosi dell’inevitabile sconfitta, mentre i professionisti, di fronte ad una chiara situazione di svantaggio, si arrendono terminando la partita. Hamm è il re in questa partita a scacchi persa fin dall’inizio. Nel finale fa delle mosse senza senso che soltanto un cattivo giocatore farebbe. Un bravo giocatore avrebbe già rinunciato da tempo.Sta soltanto cercando di rinviare la fine inevitabile. ( S. Beckett)
“Altro palco” proseguirà in gennaio con Lev dei romani Muta Imago, premiato in Italia e in medio Oriente, al Festival di Teheran, sarà a Rovereto ad “Altro Palco” il 28 gennaio 2012 , Elektrika creazione di Macelleria Ettore (Milano – Trento) 10 Febbraio Dies Irae del Teatro Sotterrano (11 Aprile) e The concept of… (here and now) di Klaus Obermaier (27 Aprile) in scena presso l’Auditorium Fausto Melotti
Altro Palco è organizzato dal Comune di Rovereto – Assessorato alla Contemporaneità
In collaborazione con Office for a Human Theatre
www.altropalco.org
Ufficio cultura e Teatro Rovereto
www.comune.rovereto.tn.it
www.oht.name