RUMOR(S)CENA – PRIMAVERA DEI TEATRI – CASTROVILLARI (Cosenza) – “The Night Writer – Giornale Notturno” di Jan Fabre, autoritratto, spettacolo confessione, svelamento appassionato e impudico di un artista che attraversa il mondo e le arti, apre la ventesima edizione di “Primavera dei teatri” 2019. Non senza passione, non senza fatica, il primo dei festival della stagione estiva richiama a Castrovillari turisti e “gente di teatro” curiosi e desiderosi di “nuovi linguaggi della scena contemporanea”. Di spettacoli ad offerta ampia, secondo il ventaglio di proposte e poetiche che Saverio La Ruina, Dario De Luca e Settimio Pisano, mettono insieme da vent’anni. Buon compleanno e meritati auguri. Un bel inizio con la poesia, questa volta particolarmente duro ma appassionante con Jean Fabre, affidata però all’umore di Lino Musella, un attore capace d’impadronirsi, mascherarsi, trasformarsi, nascondersi, nelle sue parole cariche d’ansia e furore.
«Quando ero più giovane me lo dicevano tutti i giorni con un dito ammonitore/ «Tu vivi sul filo del rasoio… Sei una candela che brucia da sotto e da sopra…», recita Lino Musella, offrendo il corpo, la voce, il gesto alla storia di un giovane di provincia che si da al mondo. Vent’anni e sino alla maturità d’artista, per un racconto fatto di sussulti e visioni laceranti. Racconto per tappe che restituiscono allo spettatore gli scritti di “La reincarnazione di Dio”,“l’Angelo della morte”,“Io sono sangue”,“La storia delle lacrime”, “Io sono un errore”, “Corpo, servo delle mie brame, dimmi…”, “Drugs kept me alive”, brani per il teatro e pagine dei diari personali che in Italia sono stati pubblicati dall’Editrice Cronopio con il titolo “Giornale Notturno”. Fabre firma scene e regia dello spettacolo; la drammaturgia è di Miet Martens e Sigrid Boussete; traduzione di Franco Paris; le musiche di Stef Kamil Carlens. Una produzione di ampio respiro geografico e culturale di Troubleyn/Jan Fabre e Aldo Grompone, con FOG Triennale Milano Performing Arts, LuganoInscena-LAC, Teatro Metastasio di Prat, TPE-Teatro Piemonte Europa, Marche Teatro e Teatro Stabile del Veneto.
Si andrà avanti fino all’1 giugno, con spettacoli, incontri, laboratori e qualche “anteprima” di grande interesse. Come quella di “Psicopompo” di Dario De Luca in scena insieme con Milvia Marigliano, uomo e donna del nostro tempo a discorrere della morte e del desiderio di morte.
Gli altri spettacoli in programma sono: “La nave fantasma” (prima nazionale) di Maxi Obexer diretto da Teatro della Maruca / Anomalia Teatri, “Contro la libertà” (prima nazionale) di Esteve Soler, diretto da Divina Mania, “The speaking machine (in prima nazionale) di Victoria Szpumberg, “Alfonsina Panciavuota”, scritto e interpretato da Fabio Marceddu, “Immagina un paesaggio eroico” (prima nazionale) con regia di Vassilis Noulas, “La ragione del terrore” di Michele Santeramo per la regia di Salvatore Tramacere, “Noi non siamo barbari” (prima nazionale) di Philipp Löhle con regia di Andrea Collavino, “La classe. Un docupuppets per marionette e uomini” di Fabiana Iacozzilli con scene e marionette di Fiammetta Mandich, “Sangue del mio sangue” di Riccardo Spagnulo, liberamente ispirato a “Io, Pierre Rivière, avendo sgozzato mia madre, mia sorella e mio fratello…” di Michel Foucault, “Il problema” (prima nazionale) di Paola Fresa, “Menelao” di Davide Carnevali, “Per il tuo bene” di Pier Lorenzo Pisani, testo vincitore del 12 esimo Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli”, “Aldilà di tutto” (prima nazionale) di e con Valentina Picello e Chiara Stoppa con drammaturgia di Carlo Guasconi, “Patruni e sutta – peripezie della libertà e dell’illibertà” (prima nazionale), adattamento da “L’isola degli schiavi” di Marivaux di Giuseppe Carullo, Cristiana Minasi, Gaspare Balsamo, Monia Alfieri, “Sêmi. Senza infamia e senza lode” (prima nazionale) di Marco Zoppello, “Tutt’intera” “prima nazionale) di Guillaume Poix, regia e interpretazione Tamara Bartolini e Michele Baronio, “In exitu” (prima nazionale) adattamento, interpretazione e regia di Roberto Latini dall’omonimo romanzo di Giovanni Testori e “Miracolo” scritto e diretto da Giuseppe Massa.