RUMOR(S)CENA – TEATRO NAZIONALE DI GENOVA – Dopo cento giorni di silenzio il palcoscenico del Teatro Nazionale di Genova ha ri-aperto il proprio sipario. Anche se era divenuta ormai una consuetudine calpestare quelle assi per raggiungere le postazioni a sedere, sistemate appunto sul palco per lo svolgersi della conferenze stampa, un nuovo e vecchio brivido è corso lungo la schiena.
Ottima occasione per fare la conoscenza del neo-eletto direttore Davide Livermore, già noto come regista d’opera e di prosa. Ad inizio anno aveva varcato la soglia del Teatro Nazionale per intraprendere la sua avventura genovese, ed ha dovuto attendere ma ora esordisce: “… Come dopo un silenzio radio, il primo segnale che arriva è quello che caratterizza le trasmissioni successive. Così questa riapertura significa fare scelte precise. Anziché presentare spettacoli preconfezionati diamo spazio alle nuove produzioni con la Rassegna di Drammaturgia Contemporanea, per raccontare la nostra attualità e aprire ai giovani, mettendoli nelle condizioni di lavorare degnamente. Allo stesso modo abbiamo a cuore le condizioni di accoglienza del nostro pubblico. Ci siamo attivati in tutti i modi per fare sì che i nostri spettatori possano assistere in sicurezza agli spettacoli che proporremo, sia all’interno dei teatri che all’aperto”.
Curata da Giorgio Gallione e Andrea Porcheddu, la Rassegna di Drammaturgia Contemporanea, giunta alla venticinquesima edizione, si articolerà in due fasi, con tre spettacoli proposti dal 1 al 25 luglio e altri due previsti in autunno, a completamento del progetto originario.
Si parte il 1 luglio al Teatro Gustavo Modena con Fly Me to the Moon (repliche sino a sabato 11 luglio), regia di Carlo Sciaccaluga, protagoniste Alice Arcuri ed Eva Cambiale. Il testo dell’autrice nord-irlandese Marie Jones, rappresentato con grande successo anche a Broadway, è una commedia ricca di colpi di scena.
Ispirata a fatti realmente accaduti, la pièce Io amo la morte, come voi amate la vita dello scrittore franco-algerino Mohamed Kacimi, diretta da Barbara Alesse, è invece un drammatico confronto tra due giovani uomini musulmani francesi, interpretati da Alessio Zirulia e Lorenzo Satta. Alla Sala Mercato dall’8 al 18 luglio.
Il terzo spettacolo in programma, Per le parti di lei che sono mie, al Teatro della Corte Ivo Chiesa dal 15 al 25 luglio, si basa su tre racconti di Maurizio de Giovanni, in cui l’autore rilegge con la sua immaginazione tre celebri casi di cronaca nera. La regista Mercedes Martini dirige Federica Granata, Lisa Lendaro e Lucia Fontanelli.
Esordiscono inoltre due nuove iniziative.
Il ciclo di letture comiche Homo Ridens, reading seriamente comici, in collaborazione con la fondazione Palazzo Ducale, a cura di Luca Bizzarri e Giorgio Gallione, inaugurato il 25 giugno e che si protrarrà fino alla fine del mese: pillole comiche tratte dalle opere, tra gli altri, di Umberto Eco, Marco Presta, Stefano Benni, David Sedaris.
In collaborazione con il Teatro Carlo Felice, Regione Liguria e Comune di Genova il programma Tir – Teatro in rivoluzione: un progetto di rete che trasporterà su di un camion-palcoscenico, autonomo ed indipendente, gli spettacoli attraverso il territorio regionale, al fine di sostenere più che mai durante questa estate, lo spettacolo dal vivo nei borghi liguri, che altrimenti dovrebbero rinunciare a proposte di intrattenimento culturale in favore dei cittadini e dei turisti.
Dal 29 luglio, per tutto il mese di agosto e parte di settembre TIR – Teatro in Rivoluzione si snoderà attraverso una serie di appuntamenti ancora in fase di definizione, che vedranno la partecipazione di diversi artisti liguri e compagnie teatrali. “E a fine settembre inaugureremo la nuova stagione con un grande evento”, conclude Livermore con un entuasiasmo che ha contagiato tutti i presenti.