RUMOR(S)CENA – OPERAESTATE – Operaestate Festival Veneto 2020 compie 40 anni: da luglio a settembre, 80 appuntamenti live, con interpreti nazionali del teatro, della musica, della danza, nuove produzioni con giovani artisti, creazioni originali pensate l’anniversario del festival, e oltre 100 serate di cinema. Un’edizione che capitalizza e fa sintesi della sua storia, della sua identità, e rilancia sul futuro, attraverso pratiche artistiche che hanno un impatto generativo sulla vita delle persone, attraverso il coinvolgimento delle comunità anche nella coprogettazione di drammaturgie originali, assumendo infine la “responsabilità” verso il sistema dello spettacolo dal vivo e verso gli artisti in particolare. Con i quali, in molti casi, il Festival si è trovato a ripensare e co-progettare nuovi processi per dare forma a nuove creazioni.
Patrimonio/Futuro erano e rimangono le parole guida di questa edizione che invitano a ripercorrere la lunga storia del Festival, così come a guardare avanti, facendo tesoro di un presente inaspettato che ci spinge a ridisegnare la coreografia della socialità e a riconsiderare il concetto di “benessere” sotto tutti i punti di vista. Per primo, quello della partecipazione attiva alla vita culturale, condizione fondamentale per il benessere dei cittadini e delle comunità. Il programma 2020 segna anche la rinascita di un intero territorio dopo il lungo lockdown, insieme e di concerto con le molte attività che lo animano, e con i responsabili delle quali il festival ha condiviso anche in questo tempo, difficoltà e caparbietà, desiderio di ripartenza e nuovi scenari. Un dialogo continuo e tanta cura delle relazioni con le diverse comunità: degli artisti, dei sostenitori, con le città palcoscenico, con i partner nazionali ed internazionali, per continuare ad attivare proposte artistiche e per riflettere, insieme, sul cambiamento in atto e su quelli a venire.
Inaugurazione il 20 luglio con Uto Ughi insieme ai Solisti Veneti, con un programma che prevede musiche di Bach, Rossini, Albinoni e Tartini nel 250 esimo dalla sua scomparsa Il 5 agosto il trombettista Paolo Fresu e la Clacson Small Orchestra diretta da Maurizio Camardi. Il 10 agosto i Ghost Horse, sestetto che spazia dal free jazz all’hip hop, al blues.
Appuntamento con la lirica, disciplina fondante del festival, l’11 agosto con l’Orchestra di Padova e del Veneto con il quartetto di solisti : il soprano María José Siri, il tenore Azer Zada; il baritono Simone Piazzola e il mezzosoprano Annalisa Stroppa. La fusione tra musica e teatro con Marco Paolini, il violoncellista Mario Brunello, la cantante Sara Anglana e la Venice Baroque Orchestra diretta da Andrea Marcon. Il 21 e 22 luglio, un omaggio per i 40 anni di Operaestate: musica, canto e narrazione sul tema dei confini. Il 5 settembre Toni e Peppe Servillo con il Solis String Quartet.
In prima nazionale l’1 agosto la cantautrice e musicista Cristina Donà e il coreografo Daniele Ninarello, con la collaborazione del compositore Saverio Lanza. Il progetto Campus delle Arti, dal 19 giugno al 23 agosto propone in diretta sui social dieci incontri on line per affrontare diversi aspetti legati alla musica colta. Gran Galà Classico, in prima nazionale il 28 luglio un’antologia di brani dal balletto classico sul tema dell’amore.Guest star Luciana Savignano.
Mario Perrotta, con Un Bès, tormentata e poetica figura del pittore Antonio Ligabue (26/7). In prima nazionale il 13 agosto il nuovo lavoro di Stivalaccio Teatro con Cèa Venessia, un filò agrodolce sull’odissea di migranti veneti verso l’Australia. Giuliana Musso, conDentro. Una storia vera, se voleteche indaga il tema degli abusi familiari e della loro censura.
Lella Costa, ( 1 settembre) che raccoglie l’invito di Franca Valeri, (100 anni nel 2020), e interpreta La vedova di Socrate, da lei stessa scritto e interpretato nel 2003. La compagnia Anagoor (7 agosto) con Mephistopheles – eine Grand Tour, grandioso viaggio per immagini, quelle raccolte dalla compagnia tra il 2012 e il 2018, musicato in un live set sinfonico da Mauro Martinuz.
Il Festival diffuso
Il lavoro di rete con i comuni delle Città palcoscenico sta attivando processi di comunità da cui scaturiscono nuove drammaturgie e la messa in scena di progetti pensati e costruiti appositamente per i luoghi, le comunità, i paesaggi, le storie delle città coinvolte. Grazie anche al progetto triennale sostenuto da Fondazione Cariverona: Comunità/Patrimonio/Cultura che ha al centro proprio i processi culturali di comunità.
A Colceresa la Compagnia Gli Omini in scena con Posto di Sblocco (25 luglio)un progetto scaturito daincontri, saperi, paesaggi e memorie del territorio dopo una residenza a stretto contatto con i cittadini del nuovo Comune. A Mussolente Carlo Presotto e Paola Rossi ne La voce degli alberi (1 agosto)), un racconto dedicato alla capacità di abitare un luogo e a trasformarlo in bene comune, nato anch’esso da un percorso di narrazione collettiva con la comunità locale.
A Lusiana Conco (14 agosto) Diego Dalla Via in Come fossili nel presente prosegue il suo dialogo con la comunità che definisce: influencer di origini cimbre che camminano su fondali d’oceano divenuti montagne. A Enego, lungo il Sentiero degli Dei, dove i Fratelli Dalla Via si riuniscono e accompagnano il pubblico, con il loro stile ironico e disincantato, a “guardare” il panorama dalla cima delle montagne, in PanoramiX – punti di osservazione sul presente. Prima nazionale (16 agosto).
A Feltre il Comune apre al pubblico le ex Prigioni cinquecentesche di Palazzo Pretorio, tra corridoi sotterranei e anguste celle, è ambientato Al-Jahim, in arabo le “pene dell’inferno”, (6 settembre). Un progetto site-specific di teatro immersivo tra le reclusioni contemporanee e la Commedia dantesca. A Nove Paola Rossi in collaborazione con il Museo della ceramica ha ideato un percorso di narrazione radioguidato lungo le vie della cittadina, vero museo a cielo aperto. A Col Campeggia per il progetto Terre Graffiate musiche di Mendelsshon e Čajkovski, eseguite dal Quartetto Maffei (26 luglio). A Isola Vicentina Andrea Pennacchi con la musica di Giorgio Gobbo,porta in scena, in prima pazionale (29 luglio ) Una banda de foresti e selvadeghi: Venetkens l’antico popolo dei veneti citati per la prima volta in una stele di pietra rinvenuta in questo Comune.
A Valbrenta, Il Camminante, di e con Mirko Artuso, un viaggio lungo la Brenta, dalle sorgenti alla foce. Narrazioni e musiche nel Bosco delle Fontane di Cismon (8 agosto) accompagnato da Massimo Cirri e dalla musica di Sergio Marchesini in Pescatori di frodo, racconti di paesaggi di terra e di acqua, e delle genti che li preservano, e da quelli che li distruggono. Lungo il Brenta di Campolongo Fili d’acqua (9 agosto) accompagnato da Patrizia Laquidara, Sergio Marchesini e Francesco Ganassin in un racconto tratto da Marco e Mattio di Sebastiano Vassalli. A Montebelluna Chiara Frigo in prima nazionale lo spettacolo di danza Blackbird: dieci performer, ognuno nella sua propria area, un privé in mezzo alla gente, inizia un incontro dal vivo, facendo tesoro del virtuale appena sperimentato.
Minifest e Cinema
Il Minifest, con 15 spettacoli di teatro per l’infanzia, a Bassano e nelle città palcoscenico, dal 9 luglio al 2 agosto. Pensato per bambini a partire dai 3 anni, tutti in spazi all’aperto e in massima sicurezza.
CineFestival di Operaestate: a Bassano tutte le sere dal 6 luglio al 30 agosto nell’ arena del Giardino Parolini. Dal 2 al 5 luglio nei Giardini di Villa Ca’Erizzo Luca, la rassegna di 4 film dedicata ai temi dell’ambiente e del paesaggio e che prende il titolo da uno dei film in programma: Il sale della terra di Wim Wenders, sull’opera del fotografo brasiliano Sebastiao Salgado.
Al Parco della Poesia dedicato ad Andrea Zanzotto di Riese Pio X con 15 serate dal 31 luglio al 28 agosto; Dueville nel Busnelli Giardino Magico da fine giugno a metà settembre (lunedì, mercoledì e sabato) e nell’anfiteatro del Palazzo Toaldi Capra di Schio dal 30 giugno al 25 agosto 31 film in programma.
Da sempre B.Motion è privilegiato punto d’incontro a livello internazionale per la scena emergente delle arti performative; consolidatosi grazie a una progettazione densa di spettacoli, incontri, residenze, approfondimenti. Non fa eccezione quest’anno, in cui si intensifica il sostegno agli artisti italiani e del territorio, e in cui le modalità di coinvolgimento e dialogo con la scena internazionale evolvono in uno spazio digitale di scambio e condivisione, per valorizzare la ricerca artistica e continuare a promuovere i valori del confronto e del sostegno.
B.Motion Danza 2020 porta la danza negli spazi urbani e nello spazio digitale. I processi creativi di Masako Matsushita, Sara Sguotti, Marigia Maggipinto con Silvia Gribaudi e Chiara Frigo, coinvolgono circa 200 cittadini del territorio che hanno collaborato con le artiste e contribuito alla drammaturgia delle nuove creazioni, durante i mesi di lockdown, utilizzando tutte le possibilità offerte dallo spazio virtuale. Con processi di trasmissione digitale le coreografe Yasmeen Godder (Israele) e Nora Chipaumire (Usa/Zimbawe), rendono possibile la presentazione dal vivo delle loro creazioni, danzate da artisti italiani. Le creazioni di Alessandro Sciarroni per CollettivO CineticO, di Siro Guglielmi e Rosa Brunello, e del collettivo M_I_N_E completano il programma di spettacoli dal vivo, a cui si aggiungono le produzioni digitali coprodotte con Aerowaves, e una selezione di film sulla danza da Asolo Art Film Festival.
Ma oltre alle performance dal vivo, non mancheranno, anche per e con il pubblico internazionale che nelle passate edizioni invadeva a Bassano per questo segmento del festival, una densa programmazione che si dipanerà lungo l’arco delle cinque giornate. In streaming con meeting, workshop, spettacoli e video promo della città, per restare connessi con il pubblico, gli operatori, i numerosi partner internazionali con il quale il festival negli ultimi anni ha intessuto importanti relazioni.
B.Motion Teatro dal 26 al 29 agosto, quasi totalmente in presenza, presenta novità ed eccellenze della nuova scena italiana: i Babilonia Teatri con un’indagine sulla censura con i più esperti sul tema, i bambini; Marta Cuscunà con il dietro le quinte del suo nuovo lavoro teatrale, Marco d’Agostin con una lettera personale a Nigel Charnock, straordinario performer e coreografo che l’artista incontrò proprio a Bassano, con un assolo potente, al confine tra performance teatrale e coreografia. È un invito a un percorso personale nei libri, invece, quello di Trickster-p in Book is a book is a book; mentre il gioco online di Campsirago Residenza invita lo spettatore a trovare l’Amleto nascosto in ciascuno di noi. Indaga l’amore la Piccola Compagnia Dammacco, tra tragedia e umorismo, tra prosa poetica e danza e che, come la Compagnia Oyes con il suo Vivere è un’altra cosa ispirato a Oblomov di Gončarov, ricrea la nuova produzione in chiave post-pandemia. Un dialogo sulla morte e sulla musica si intreccia ne Lo Psicopompo di Scena Verticale, mentre la Compagnia Beraldi Casolari invita a una riflessione sul “vedere” affiancata da un coro composto da persone non vedenti. Dalla selezione In-box infine, la compagnia Ferrara Off con Futuro Anteriore che immagina prospettive di vecchiaia alternative.
Conclusione con B.Motion Musica (dal 2 al 4 settembre) nel segno della musica più nuova, tra elettronica e tradizioni inesplorate. Un programma tutto italiano, che riunisce sonorità magiche come quelle di Ongon (progetto di Antonio Bertoni con Stefano Pilia e Paolo Mongardi), a suite musicali cui contribuiscono anche oggetti inaspettati, come nel progetto di Roberto Fega. Il sax che incontra una regia elettroacustica, nella live performance del musicista Antonio Raia insieme al compositore Renato Forito.