RUMOR(S)CENA – TEATRO DELLA TOSSE – GENOVA – La Fondazione Luzzati Teatro della Tosse quest’anno non si ferma e dopo la rassegna “La Tosse d’estate” appena conclusasi a Genova, prosegue la propria programmazione anche durante il mese di settembre, con la presentazione di due prime assolute nazionali e tre co-produzioni.
Il 3 settembre all’interno del Festival Asti Teatro, in prima nazionale assoluta, verrà presentata la nuova produzione ART di Yasmina Reza, diretta da Emanuele Conte che doveva debuttare in prima nazionale a Genova lo scorso 26 marzo. Gli interpreti sono Graziano Sirressi, Enrico Pittaluga e Luca Mammoli e tre attori del collettivo Generazione Disagio. ART è una commedia crudele e divertente sull’amicizia, tradotta in oltre trenta lingue, che ha vinto il Premio Moliére in Francia nel 1994. Sempre in prima assoluta debutterà il 21 settembre alla Biennale Teatro di Venezia, Teatro Piccolo Arsenale, I RIFIUTI, LA CITTA’ E LA MORTE di Rainer Werner Fassbinder, nuovo lavoro di Giovanni Ortoleva, produzione Fondazione Luzzati Teatro della Tosse in co-produzione con Theater Discounter, in collaborazione con Barletti/Wass e ITZ Berlin. Il testo, scritto da Fassbinder per concludere la sua esperienza come direttore del Theater am Turn di Francoforte nel 1975, fu oggetto di uno dei più violenti casi di censura del secondo Novecento. Il 4 settembre andranno in scena due co-produzioni in contemporanea.
Ad Asti Teatro I FIGLI DELLA FRETTOLOSA, ultimo lavoro della compagnia Berardi Casolari con Gianfranco Berardi, Premio UBU 2018 come miglior attore: in co-produzione con Sardegna Teatro e Teatro dell’Elfo. Al Politeama Rossetti di Trieste, nell’ambito di ESOF (European Science Open Forum) verrà presentato LE ECCELLENTI, uno spettacolo di Marcela Serli con Cinzia Spanò, Noemi Bresciani e Marcela Serli, cinque ricercatrici e tre musiciste del Conservatorio Tartini, in co-produzione con Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia e Fattoria Vittadini. Al Festival Armunia Inequilibrio – Teatro Nardini, il 5 settembre prosegue la tournée di BACCANTI, Βάκχαι da Euripide, uno spettacolo di Leviedelfool, protagonista Simone Perinelli, che firma anche il testo e la regia: co-produzione Teatro del Carretto.
Abbiamo chiesto ad Amedeo Romeo, direttore della Fondazione Luzzati Teatro della Tosse, una riflessione circa il presente ed il futuro del Teatro da lui diretto. «Avevamo bisogno di ricominciare a fare teatro, dopo più di quattro mesi di chiusura, e con gli spettacoli estivi appena conclusi abbiamo avuto la riprova che anche il nostro pubblico desiderava tornare in sala. In questo periodo cosi delicato è stato necessario, e lo è ancora, ricostruire il rapporto con gli spettatori, incontrarli di nuovo, rimettendoli al centro del nostro lavoro, nel segno della cura e della fiducia. Normalmente, l’attività del Teatro della Tosse a settembre rallenta, vista la grande importanza che per noi hanno sempre avuto gli spettacoli estivi, che impegnano tutta la struttura fino ad agosto inoltrato. Ma quest’anno non vi sarà un’interruzione. Molto teatro italiano sta ripartendo dai festival, spesso all’aperto, proprio per ricucire il legame con il pubblico in luoghi più protetti e sicuri, in attesa di poter tornare in sala. Abbiamo scelto di essere presenti con due debutti nazionali per noi molto significativi, con la tournée di una co-produzione e con la partecipazione, in qualità ancora di coproduttori insieme ad altri partners, a due progetti artistici che debutteranno, rispettivamente, all’ESOF di Trieste e ad Armunia Inequilibrio. Portando avanti il nostro lavoro sulla drammaturgia contemporanea, sui nuovi linguaggi della scena, continuando a parlare del presente nel presente. I registi di queste due nuove produzioni rappresentano in modo forte la cifra che caratterizza il lavoro della Tosse: Emanuele Conte, regista residente e Giovanni Ortoleva, giovane regista che sosteniamo con fiducia, e con il quale continua la collaborazione per il secondo anno, con in mano completa autonomia di scelte. Tutti questi elementi caratterizzeranno anche la ripresa della nostra attività autunnale, che sarà centrata sia sulle produzioni, anche per garantire continuità al lavoro delle persone che costituiscono il nostro nucleo artistico, tecnico ed organizzativo; sulla drammaturgia contemporanea e sia sull’apertura ai diversi linguaggi del palcoscenico. Così come testimoniato dal grande spazio che ricoprirà la sesta edizione della rassegna di danza Resistere e Creare, che si svolgerà come sempre a cavallo tra novembre e dicembre».