RUMOR(S)CENA – CAGLIARI – Focus sulla drammaturgia contemporanea con la Stagione 2020-2021 de La Grande Prosa firmata CeDAC Sardegna: sei titoli in cartellone tra aprile e giugno al Teatro Massimo di Cagliari e al Teatro Comunale di Sassari per una coraggiosa “ripartenza” sull’onda dell’annunciata riapertura dei teatri dal 27 marzo nella Giornata Mondiale del Teatro. La direttrice artistica è Valeria Ciabattoni. Un’ardua sfida tra le molte incertezze legate all’andamento della pandemia – con il rischio di improvvisi passaggi dalla zona gialla alla zona arancione o rossa – e le limitazioni imposte dai DPCM, a partire dal contingentamento dei posti, che riduce drasticamente il numero degli spettatori, con una moltiplicazione delle repliche e una diminuzione degli incassi, oltre ai costi per la sanificazione e le nuove modalità di accesso, a fronte di cachet che restano invariati.
«A un anno dal primo blocco degli spettacoli, il bilancio per il teatro è gravissimo» – sottolinea Antonio Cabiddu, presidente CeDAC -. «Un intero sistema è in crisi. Migliaia di artisti, tecnici e collaboratori sono rimasti senza lavoro e sono numerose le piccole Compagnie che rischiano di non farcela. Il 27 marzo è una data simbolica, di buon auspicio. Ma non basta dire “riapriamo le sale”. Il teatro è una macchina complessa. Tuttavia, alla luce delle dichiarazioni del ministro Franceschini e tenuto conto delle risorse stanziate nel FUS per il sostegno dello spettacolo in questo particolare momento di difficoltà, riteniamo doveroso realizzare il programma di “ripartenza” a Cagliari e a Sassari, per non tradire le aspettative del numeroso pubblico che da anni ci segue con assiduità e passione».
La Sardegna – tuttora in “zona bianca” – si pone così in prima fila per la riapertura dei teatri con una programmazione – più volte ripensata e rimodulata – che spazia tra classici e nuovi autori, con suggestivi intrecci fra teatro, cinema e letteratura.
Ouverture in giallo l’11 e 12 aprile a Sassari e dal 13 al 18 aprile a Cagliari con La camera azzurra di Georges Simenon nell’adattamento di Letizia Russo, un dramma tra eros e noir con Fabio Troiano e Irene Ferri, per la regia di Serena Sinigaglia: una vicenda torbida e inquietante sullo sfondo della tranquilla provincia francese.
Mimì. Da sud a sud sulle note di Domenico Modugno è lo spettacolo del “cantastorie” siciliano Mario Incudine, per la regia di Moni Ovadia e Giuseppe Cutino (25-26 aprile a Sassari e dal 27 aprile al 2 maggio a Cagliari) ispirato alla figura del grande artista, conosciuto e amato al di qua e al di là dell’oceano, simbolo del riscatto dei giovani del Meridione che ancora sognano di Volare.
Francesca Reggiani è la protagonista – accanto a Massimo Olcese e Francesco Leineri – di Souvenir – La fantasiosa vita di Florence Foster Jenkins di Stephen Temperley, nella versione di Edoardo Erba (2-3 maggio a Sassari e 4-9 maggio a Cagliari), su una dama dell’alta società che aspira a cantare alla Carnegie Hall.
Il mondo di Jane Austen rivive sulla scena in Orgoglio e Pregiudizio, nella mise en scène di Arturo Cirillo con Valentina Picello e Riccardo Buffonini (11-16 maggio Cagliari e 17-18 maggio Sassari) tra atmosfere ottocentesche e riti di passaggio in uno stupendo affresco della società.
S’intitola Misericordia il nuovo spettacolo di Emma Dante, «una favola contemporanea che racconta la fragilità delle donne, la loro disperata e sconfinata solitudine» interpretata da Italia Carroccio, Manuela Lo Sicco, Leonarda Saffi e Simone Zambelli (25-30 maggio Cagliari e 31 maggio e 1 giugno Sassari): ritratto di famiglia in un in(f)erno con la pièce scritta e diretta dalla drammaturga e regista siciliana, una delle voci più intense e originali della scena italiana contemporanea.
Infine una storia di sport con The Red Lion di Patrick Marber, nell’adattamento di Andrej Longo, con Nello Mascia e Andrea Renzi accanto al giovane Simone Mazzella, con la regia di Marcello Cotugno (1-6 giugno Cagliari e 7-8 giugno Sassari): il calcio dilettantistico diventa metafora della vita per «una riflessione amara e profonda sulla lealtà e il senso di appartenenza».
La “ripartenza” del CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna inizia da Cagliari e Sassari – dove la “sospensione” della stagione dura da più di un anno, dopo il primo DPCM del 4 marzo del 2020, data l’impossibilità di riaprire le sale e l’assenza di spazi adeguati, ma anche di ospitare in teatri da 100 o 200 posti i 500/800 abbonati dei vari turni se non triplicando o quadruplicando le recite – onde il necessario ricorso ai rimborsi e ai voucher. La Stagione de La Grande Prosa 2020-2021 vuol essere un segnale di speranza, un primo tentativo di ritorno verso una auspicata “normalità” per restituire al teatro il suo ruolo fondamentale e irrinunciabile nella società.