RUMOR(S)CENA – REDAZIONE – Il titolo del XXII incontro promosso dalla Rivista Europea Catarsi-Teatri delle Diversità “Teatri e processi di liberazione: pratiche maieutiche”, in programma a Urbania il 6 e 7 novembre 2021, richiama la figura di Marco Cavallo, alla quale è dedicato il manifesto dell’evento, divenuto appuntamento di riferimento a livello internazionale per il Teatro Educativo, Sociale e di Comunità. Il cavallo azzurro, realizzato in cartapesta e legno nel 1973 all’interno del manicomio San Giovanni di Trieste da un’idea di Giuliano Scabia, Giuseppe Dell’Acqua, Dino Basaglia, Vittorio Basaglia è un’ opera collettiva realizzata nei laboratori artistici creati all’interno della struttura da Franco Basaglia, allora direttore dell’Ospedale Psichiatrico. La scultura, divenuta simbolo della chiusura dei manicomi grazie alla “Legge 180” del 1978, è diventata in seguito simbolo di tutti i processi di liberazione.
“Il cavallo di Giuliano è il ricongiungimento di tutto (compresa la follia) con la volontà di trasformazione della società, con lo spostamento della logica della salute oltre le abitudini correnti” (sono parole di Claudio Meldolesi, storico del teatro, pronunciate introducendo Scabia nel 2008 alla Ottava edizione del Convegno della Rivista). Leggi di più…
Informazioni più dettagliate, programma preliminare e iscrizioni in www.teatridellediversita.it
Il Convegno si svolgerà in presenza, nel rispetto dei protocolli di sicurezza imposti dalle Autorità competenti. Potranno accedere coloro che saranno muniti di Green Pass o di tampone negativo effettuato nelle 48 ore.
Email di contatto aenigma@uniurb.it
(foto di Franco Deriu)